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Dalla poesia all’uomo

 

Lo ammetto in partenza, il discorso non è utile ma è personale, forse sarebbe stato più fruttuoso un tutorial di make up, In ogni caso il fatto è questo: sto leggendo le poesie di Marco Coppe e le seguo, ne vedo la qualità ma ancora non riesco ad entrarci, c’è qualcos’altro qui vicino che fa fuoco fuochino e dal quale sono attirato. Seguo quel richiamo e capisco: quello che sto cercando nella poesia è la grandezza dell’uomo (“cercavo grandi uomini ed ho trovato solo le scimmie dei loro ideali” F. Nietzche), cerco specchi, cerco confronti, scontri. E lo so che il discorso continua a farsi banale

“…

è solo che siamo banali

e vorremo essere balene

bianche

in un oceano

che conosce il nostro destino

e che ci culla in grembo”

Gianluca Cappellazzo

ma una risposta alla mia esigenza inizio a trovarla: se cerco la raccolta di poesie Direzionidiverse su Google trovo molte sue poesie pubblicate in vari siti, trovo il suo sito e dentro a questo delle fotografie e poi ripenso al fatto che, anche se per vie traverse, sia stato lui a trovare me… ostinazione, caparbietà.

e rileggo ora le poesie, ora che l’uomo mi da fiducia, che conosco l’impegno e sento l’essersi buttato dal dirupo con poesie mature ma anche con quelle più acerbe, perché una vola partorite meritano di essere viste crescere. Ecco che lo scorgo, gli vado a presso e lo colgo: un legame stretto, indissolubile anche se sofferente, con la poesia, così come lo vorrei anche io, e sono felice di aver incontrato quest’uomo.

Amaro

La poesia

più non conquista l’animo

in questo deleterio mondo.

Ahimè io rimango

ancor ancorato ad essa,

fino all’ultimo respiro

trasudandone l’essenza

Marco coppe da Direzionidiverse

Sempre la poesia chiude il cerchio, e costringe il concetto dentro la sua botte, ci sono versi, come questi, che ti porti in tasca e quanto non te l’aspetti si aprono da soli.

[…]

Strappa da te la vanità,

Ti dico strappala.

Ma avere fatto in luogo di non avere fatto

questa non è vanità Avere, con discrezione, bussato

Perché un Blunt aprisse

Aver raccolto dal vento una tradizione viva

o da un bell’occhio antico la fiamma inviolata

Questa non è vanità.

[…]

Ezra Pound

Quando a muovere la ricerca artistica c’è un bisogno profondo e non la vanità allora il lettore/spettatore cessa di essere diffidente, quando Marco mi dice che trasuda l’essenza della poesia mi pone in mezzo ad un bivio, o la sua è una semplice iperbole poetica e per me ha poco valore, o è realtà o ci si avvicina molto, e allora posso accogliere la cosa con meraviglia, e tramite l’arte creare un ponte da me ad un altro uomo, con suoi problemi, i suoi dubbi e la sua forza: con la sua umanità

“No man is an island entire of itself; every man

is a piece of the continent, a part of the main”

John Donne

P.S. per chi volesse immergersi nella poesia e nelle immagini di Marco Coppe consiglio il suo sito http://www.coppemarco.it/

Gianluca Cappellazzo

[Immagini tratte da Google Immagini, opere di Magritte]

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