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Il profumo di un ricordo

 

Quando più niente sussiste d’un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più fragili, ma più vivaci, più immateriali, più persistenti, più fedeli, solo l’odore e il sapore restano ancora a lungo come anime che ricordano, aspettano, sperano, sulla rovina di tutto il resto, che portano senza piegarsi, sulla loro gocciolina quasi impalpabile,l’edificio immenso del ricordo. Marcel Proust, À la recherche du temps perdu

Sveva camminava spedita verso l’università. Frettolosa, avvolta nei suoi indumenti di lana da cui spuntavano unicamente gli occhi e il naso. In ritardo, come al solito, pensava unicamente al fatto che avrebbe dovuto sedersi per terra, anche questa volta, perché tutti i posti sarebbero già stati occupati e le aule delle università italiane sono sempre troppo piccole per il numero di studenti che ospitano.

Sveva camminava senza guardarsi attorno, meccanicamente, un piede dopo l’altro, il più velocemente possibile. Camminava senza accorgersi della neve che timida e silenziosa iniziava a scendere. Senza accorgersi dei negozi che alzavano le saracinesche. Senza accorgersi di chi la salutava. Camminava energica e risoluta, come in una giornata qualunque. Camminava immersa nei rumori. Di motore, di clacson, di una sirena. Dello sferragliare del tram. Di una frenata improvvisa. Dell’abbaiare dei cani portati a spasso dai loro padroni. Di bambini che vanno a scuola e di anziani che urlano loro di stare attenti. Camminava immersa nei rumori di una città che si è svegliata già da un pezzo.

Camminava senza sentire niente, senza vedere niente. Camminava senza aspettarsi niente, Sveva.

Ma all’improvviso un odore. Un profumo. Una scia appena percettibile, nascosta tra l’odore di smog. E non è più tra i rumori, la folla e le cose da fare. Quell’odore, quel profumo l’ha colpita dritta al cuore e l’ha portata lontana verso un qualcosa che cercava di sopire. È successo questo a Sveva: ha sentito un odore, ha visto un ricordo. Le sue mani, il suo sorriso, la sua risata, la sua voce, il suo abbraccio. Il suo profumo, così caldo, così pulito, così suo. Ed è riemerso tutto per quella scia appena percettibile che le fa salire in gola quella tenera nostalgia per qualcosa che è stato e che non può più essere. Una scintilla che ha lasciato riaffiorare con tutta la dovizia di particolari possibile e con una forza prorompente quello che si era costretta a ricacciare nel fondo della sua memoria.

La memoria olfattiva, niente di più trascurato nella letteratura psicologica. Eppure l’olfatto è il più grande alleato della nostra memoria. Nessun altro input sensoriale è altrettanto memorabile quanto un odore. Nient’altro è così resistente all’oblio della memoria. Niente è altrettanto capace di rievocare il passato risvegliando al tempo stesso tutti gli altri sensi. I ricordi olfattivi sono tenaci, profondi e potenti, accompagnati sempre da una forte carica emotiva. I ricordi olfattivi sono invadenti, vanno al di là di ogni nostra volontà. I ricordi olfattivi sono imprevedibili e inevitabili. Bizzarri. Non è un caso che Kant definisse l’olfatto il senso “contrario alla libertà”. È per tutti questi motivi che l’olfatto è il senso che preferisco. È per questo che io volutamente respiro a fondo e creo ricordi. Perché un odore è quel “particolare immenso” – per dirlo con le parole di Bachelard – che riattiva i nostri ricordi autobiografici che danno i fondamenti alla nostra identità. Un odore è quel “particolare immenso” che ci permette di rivivere tutto quello a cui è associato suscitando in noi malinconia, nostalgia, gioia, a seconda del ricordo che riattiva. Un odore è quel “particolare immenso” capace di farci sentire vicino qualcosa o qualcuno che vicino non può più essere e di farcelo percepire reale, ancora per una volta.

E allora io vi consiglio di chiudere gli occhi, tapparvi le orecchie e respirare a fondo. Lasciatevi portare ovunque quell’odore vi voglia portare.

Lasciatevi andare all’edificio immenso del ricordo.

Giordana De Anna

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[Immagini tratte da Google Immagini]

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