Il peso delle parole e il loro uso

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Non riflettiamo quasi mai sulle parole che scegliamo di utilizzare e su come lo facciamo ma, spesso, esse modificano la realtà e le relazioni

Filosofia-game. Cercasi beta tester

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Il linguaggio della filosofia risente di un vizio: parla poco al lettore. Sorprendentemente, i videogiochi potrebbero corre in nostro aiuto!

Neurath: una start-up filosofica?

Il terzo profeta filosofico dopo Socrate e Nozick è qualcuno che, oltre a vederci lungo, aveva cominciato direttamente a mettersi in proprio, dando vita a quella che oggi sarebbe verosimilmente pubblicizzata come una start–up filosofica: Otto Neurath. In tempi in cui la serietà dell’intelletto e il rigore della parola andavano per la maggiore, egli ebbe […]

Parole, parole, parole… la filosofia ha ancora qualcosa da dire?

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«La filosofia è fatta pressoché interamente in parole. Un diagramma occasionale può aiutare, e alcuni dicono (in parole!) che la musica, la danza, la pittura o la scultura senza parole possono esprimere idee filosofiche; ma per discutere propriamente il valore di quelle idee dobbiamo usare parole. Il linguaggio è il medium essenziale della filosofia»1. Quest’affermazione […]

Il cinema oggi: la comunicazione che va oltre i dialoghi

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Quando si parla di cinema, si parla di comunicazione a 360°: nei film, la combinazione di immagini, parole e suoni si traduce in un linguaggio visivo e sonoro ricco di significati che lo spettatore percepisce ed assimila, quasi automaticamente, scena dopo scena. Ma cosa succede quando una pellicola, che è essa stessa un tipo linguaggio, […]

Il non-luogo del linguaggio: le parole come atto di identità

Esiste una realtà mutevole – e talvolta relativista – in cui la sovranità appartiene alle parole, uno spazio impensabile: il non-luogo del linguaggio. Il linguista-filosofo Noam Chomsky, riconosciuto come il fondatore della grammatica generativo-trasformazionale1, attribuì al linguaggio una caratteristica nucleare che rende l’essere-nel-mondo, finalmente, umano. Descriviamo il mondo usufruendo di connubi lessicali. Ognuno così percorre la propria vita […]

La Cantatrice Chauve di Eugène Ionesco

Sessant’anni e qualche mese fa, l’11 maggio 1950, a Parigi, al Théâtre de Noctambules, veniva rappresentata per la prima volta la pièce di Eugène Ionesco (1909-1994) La cantatrice chauve composta nel medesimo anno – la pièce o meglio l’anti-pièce, come lo stesso autore la definisce, emblema di quel genere teatrale che va sotto l’etichetta di “teatro […]

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