La miopia umanista: Marchesini e il mito di Epimeteo

Etologo, antropologo e filosofo, Roberto Marchesini si inserisce nel filone del pensiero post-umanista in una maniera particolare: la sua ricerca e la sua riflessione s’improntano anzitutto sul rapporto che vige tra l’essere umano e l’animale e sulle caratteristiche del legame millenario che sussiste tra questi due mondi apparentemente distinti. Tale è la ricerca principale della […]

“African genesis”: Valentin Mudimbe e il problema della filosofia africana

Tra i maggiori esponenti della moderna filosofia africana, Valentin Mudimbe ha indagato le modalità discorsive con cui la ricerca occidentale ha plasmato l’immagine dell’Africa nel tempo. Ripercorrendo la storia delle esplorazioni, i diari dei conquistatori, le tavole illustrate, la geografia, ma soprattutto l’antropologia, Mudimbe ha ricostruito un’archeologia della cosiddetta «colonizing structure»1, un filtro cioè attraverso […]

Bataille e la perdita sacra: quel che l’Occidente ha dimenticato

Secondo Bataille, la continuità tra gli esseri si rivela nella dissoluzione. Nel momento in cui i confini cedono, le essenze, che sono verità, finiscono condivise tra tutte le cose. Stiamo qui concependo l’ostilità tra conservazione e perdita. La conservazione è l’atto che confina ed è indispensabile all’esistenza. Per esistere occorrono infatti dei riferimenti chiari e […]

“Tlön, Uqbar, Orbis Tertius”: Borges e l’apocalisse concettuale

Jorge Luis Borges fu un uomo che visse di libri. Dapprima catalogatore presso una biblioteca municipale, divenne poi direttore della Biblioteca Nazionale Argentina, professore di letteratura inglese all’Università di Buenos Aires e presidente dell’Associazione degli Scrittori Argentini. Era un uomo dalla cultura stratosferica. Viveva in migliaia di mondi diversi e conosceva bene lo smarrimento provocato […]

La T.A.Z. come tattica insurrezionale: Bey, i rave e le prove di liberazione

Un dizionario storico un po’ acritico chiamerebbe “insurrezione” quel moto di rivolta spentosi ancor prima di poter produrre qualche cambiamento. Una sorta di spasmo fuggiasco. Della “rivoluzione” direbbe invece che è un totale riassestamento dei volti della Storia, una febbre efficiente, qualcosa al limite del necessario. Se queste sono le definizioni però, un saggio che […]

Inconcludenza come paradigma della complessità: il potere poetico

Si è detto, nell’ultimo episodio, che l’inconcludenza, connaturata alla nostra essenza vivente, ci impedisce di esser liberi perché garantisce continuamente questa stessa libertà. Formulata così la questione è sicuramente più chiara. In un universo assurdo dove vige la fatalità (l’esserci nonostante tutto), una creatura intelligente non può che esser libera nelle condizioni che questa stessa […]

Leggere “Walden” di Henry Thoreau: il lago, il filosofo e l’eterno

Come nel misterioso lago in cima alle montagne peruviane, in cui una volta l’anno il re s’immergeva ricoperto di una polvere d’oro, esattamente al centro dello specchio, perché quella polvere calasse sul fondo a onorare la sorgente divina al di là del tempo1, nel lago di Walden, attorno al 1845, si immergeva ogni mattino uno […]

Inconcludenza come amore della condizione: un assaggio

L’inconcludenza è sostanzialmente il fastidio di essere infinito. Io mi rendo conto di essere in-finito, e per questo mi infastidisco. Non concluderò mai nulla perché la mia natura me lo impedisce. Essendo io libero nella mia essenza, non lo sarò mai per davvero. Se esuliamo dalla libertà civile e legale, la libertà diventa qualcosa di […]

La rivolta mancata: io censuro, dunque sono

Penso che nel nostro passato recente dovesse esserci una rivoluzione, e che invece non ci sia stata. Questo, ritengo, per via di una contraddizione radicata, che impedisce ogni soluzione. La contraddizione consiste nell’accettazione passiva di quello che normalmente condanniamo. Uno dei suoi aspetti più lampanti poggia sul fatto che, nonostante si deprechi l’omicidio e si […]

Albert Camus legge il mito di Sisifo: l’assurdo

Pare che Camus abbia scritto questo saggio mosso soltanto dall’urgenza. Anche lui era un altro viandante del deserto, smarrito sotto il cielo rimasto vuoto, e in quanto tale sentiva precipuamente il senso di estraneità che gli rinfacciava soltanto l’assurdo dell’esistenza. Questo infatti è il tema del saggio: l’assurdo; inteso come unico senso rimasto all’universo e […]

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