Intrudere ed estrudere: l’inaccettabile opposizione di Jean-Luc Nancy

Nel 1992 il filosofo francese contemporaneo Jean-Luc Nancy ha subito un trapianto di cuore. Ha raccontato questa estenuante esperienza nel libro L’intruso, edito da Cronopio e uscito nel 2000. Nancy basa la sua riflessione, breve ma densa, sulla coppia di sostantivi intrusione/estrusione, due termini che si oppongono ma che al contempo si richiamano cercandosi, abbinandosi, […]
Ascoltare Sé e ascoltare l’Altro

Quando si parla di relazioni nelle discipline sociali e umanistiche, oppure quando si affronta l’argomento con profondità nella vita quotidiana, si loda spesso l’ascolto dell’Altro, riferendosi sia al semplice tendere l’orecchio a chi sta conversando con noi sia al più complesso Ascolto Attivo, ossia un approccio – ben descritto dalla sociologa Marianella Sclavi in Arte […]
Quando il volto non riesce a raccontarsi: identità e corpo nell’esperienza del trapianto facciale

Alle ore cinque del mattino di sabato 22 settembre si è concluso il primo trapianto di faccia in Italia. Un intervento iniziato circa alle otto del mattino di venerdì e durato ventiquattr’ore, secondo quanto affermato dai medici dell’ospedale Sant’Andrea di Roma. Il ricevente è una donna di quarantanove anni affetta da una grave forma di […]
Elogio della (vera) solitudine

«Forse sarei più sola/senza la mia solitudine»1 recita una poesia di Emily Dickinson. I versi di questo splendido componimento, ci immergono prontamente nei fondamenti esistenziali della solitudine. La condizione ipermondana e iperteconologica dell’uomo del tempo presente, lungi dall’aver aumentato la solitudine nei singoli, ne ha aumentato l’isolamento e l’atomizzazione. L’isolamento, cifra caratteristica soprattutto delle giovani generazioni, […]
Il valore del tempo a partire dalla malattia

All’interno di un contesto in cui viene trasformata la percezione e l’organizzazione dello spazio e del tempo di vita, in cui i nuovi sviluppi, a causa dell’accelerazione, appaiono sempre di più senza identità o relazione, diventa sempre più difficile relazionarsi con gli altri e nella cura cooperare e ascoltare i problemi personali. Sempre meno infatti […]
Le metafore del corpo e dello spirito

Ogni uomo è utopia per sé stesso e per l’Altro; ogni uomo è sintesi di prese di coscienza del mondo e degli altri uomini che lo circondano. Uomini come cumuli di bisogni e desideri di trascendenza, come cumuli di dispiacere e di nuove volontà e desideri e bisogni sempre nuovi e sempre più sfuggenti. Un […]
Ascoltarsi: come la malattia diventa un alleato

L’incontro Ascoltaci, ascoltati e scegli: non alimentare la malattia, tenutosi presso Villa Fior di Castelfranco la sera del 23 novembre e organizzato da Rebellato Center, ha cercato di mettere al centro delle relazioni del dottore Mark Pfister e della dottoressa Federica Becherin, un aspetto focale della medicina contemporanea: il significato della complessità e, insieme, dell’unicità […]
Tra Aristotele e “Sliding Doors”: la teoria del caos

Da sempre ci interroghiamo sul nostro rapporto con il tempo, ci chiediamo se siamo davvero liberi, quale sia il rapporto tra le nostre scelte e quanto ci accade. Alla fin fine possiamo spremerci le meningi quanto vogliamo, ma le possibili risposte al nostro rapporto con il tempo e l’eziologia (questa parola si riferisce a tutti […]
Delle scuse che ci diciamo per non cercarci mai

Eccomi, volevi vedermi? Sì: ho un problema. Che problema? Mi sembri in forma; cioè non hai l’aria di un fiore appena sbocciato ma mi stupirebbe il contrario. A guardar bene, hai preso qualche chilo ma non t’abbattere: un po’ di palestra e va via tutto. Non ti ci mettere, non ho voglia di scherzare. Se […]
Il Narciso di caravaggio

La meravigliosa grandezza di quest’opera – che deriva direttamente dalla meravigliosa grandezza del suo autore- risiede soprattutto nell’opportunità che ciascuno di noi ha di riconsocersi in quel volto di giovane che, a metà strada tra l’unione e il distacco da sé, ancora forse non sa che potrà riabbracciare se stesso solo nell’abisso di quelle acque oscure; che per poter ritrovarsi, occorre dapprima perdersi.