Anima, corpo; carne, spirito : Griffin

I Griffin (Family Guy nel titolo originale), stagione dodicesima, puntata dodicesima: Stewie (un bambino a dir poco anomalo, per chi non lo conoscesse) scopre improvvisamente di essere, al pari di ogni altro uomo, mortale; l’idea, fino ad allora, non lo aveva neppure sfiorato. È il suo cane, Brian (che nella serie ricopre il ruolo […]
Invece che questuare la politica

Sempre più spesso ci si affida alla politica per la risoluzione di problemi essenziali (addirittura a volte non semplicemente chiedendo ma pretendendo tale risoluzione) – sintomo di uno spaesamento generale che innalza la richiesta di pater familias. Ma una simile richiesta, pretesa, supplica è giustificata? La politica può e/o deve soddisfarla? Innanzi tutto, per avere […]
Al di là della logica classica

La logica, una bambina felice, perché no? come la natura, come la vita, una femmina. Matematica per i filosofi, filosofia per i matematici, ovunque sia, questa bambina gioca con il linguaggio. Il linguaggio naturale e il ragionamento non sono riducibili alla logica classica, altrimenti ragionamento e logica sarebbero la stessa cosa. La bambina impara, si […]
Rileggendo il Simposio: l’Altro che non uccide, ma fortifica

Quando Aristofane, nel Simposio1, tenta di spiegare la natura di Eros, lo fa elencando i tre casi nei quali questo può declinarsi. Il mito, infatti, narra l’esistenza di tre esseri umani e non unicamente due: la natura del primo, maschile, ebbe origine dal sole, quella femminile dalla terra, mentre il terzo, che condivideva dei caratteri […]
La nostra vita ridotta a codice html

siamo solo noi che non abbiamo più niente da dire dobbiamo solo vomitare siamo solo noi che non vi stiamo neanche più ad ascoltare Erano gli anni ’80 quando Vasco Rossi cantava questa canzone, inno di una generazione di ‘sconvolti’, di giovani che vivevano la vita appieno, anche esagerando, però sempre da protagonisti delle loro […]
Il machete, il ferroviere e l’ambiguità dello xenos

Dispiace vedere che la discussione sull’aggressione a colpi di machete di Milano ci porti nuovamente a dividerci tra chi sfrutta la paura per produrre consenso e chi invece si rifiuta di comprendere i fenomeni che stiamo vivendo minimizzando tutto come allarmismo. Dispiace che ancora una volta ci ritroviamo in balia di chi ragiona per 0 e 1, chi […]
Che fatica mediare

E’ con Hegel che diventa centrale il problema della mediazione. Se infatti si concepiscono le cose come l’estrema alterità non si capisce infatti come esse possano interfacciarsi. La soluzione arriva e si concretizza in un dispositivo: la dialettica. La dialettica diventa lo strumento con il quale Finito e Infinito e le altre categorie non stanno chiuse nei loro compartimenti stagni, ma all’interno di un complesso equilibrio dinamico.
Perché non abbiamo pensato subito alla mediazione in Filosofia? Perché mediare è dannatamente faticoso. Pensate a una riunione di condominio…quanto è difficile ascoltare le istanze di tutti? Comprendere tutti? Starli a sentire e comprendere le loro ragioni? Tantissimo! E’ molto più semplice mandarli tutti a quel Paese e tagliare corto. Questa non è una cosa dettata solo dalla maleducazione, ma da una qualche forma di economia che in effetti opta per la soluzione più semplice rispetto a quello che sembra uno sforzo immane, la pena che ne consegue è però quella di perdere il rapporto con gli altri e nel conflitto esasperato finire per non riuscire nemmeno a perseguire i propri stessi obiettivi.
Bisognerebbe recuperare la dialettica e l’arte della mediazione per salvare il nostro mondo ormai ammorbato dal solipsismo, perché è palese a tutti che in fondo la vita in comunità si sta disgregando fino alla sua unità fondamentale costituita dalla famiglia. Siamo tutti più soli.
C’è invece sempre più bisogno di mediazione, c’è bisogno di ponti e non di muri. Ponti che uniscono e non muri che dividono. Perciò la storia richiede in modo crescente l’arte della mediazione, momento arduo e atteso dell’educare le future generazioni. E penso alla valenza, nella nostra Italia, di ponti che la storia ci ha lasciato, pensate ad esempio a Venezia! In fondo Venezia non è che un insieme di isole con vecchi ponti che le uniscono. Oppure possiamo spostarci in Molise, alle porte di Campobasso si incontrano, alle rive di un ruscello, due paesi: Mirabello e Ferrazzano. Le due località erano collegate anche in questo caso da un vecchio ponte che le univa. La piena delle acque, molti decenni fa, finì per spazzare via il ponte rendendo impossibile attraversare il fiume che separava le due città. Da allora, la località, fu chiamata Ponterotto. La ragione è evidente. Gli abitanti ne soffrirono inizialmente, ma non si rassegnarono alle calamità naturali. Fu così ricostruito il ponte in un sito più sicuro. Gli abitanti del posto, però, vollero ricordare il triste evento dell’alluvione. E con intuizione felice costruirono una chiesetta, dedicata alla Madonna del Carmelo, memoria di dialogo tra cielo e terra, che la gente continua a chiamare “la chiesetta di Ponterotto”.
Dalla poesia alla filosofia

Quale la natura della poesia? Marie-Louise von Franz, allieva di Jung, in “Alchimia”, apre una parentesi interessante sul tema del linguaggio dell’inconscio, parlando infatti di sciamani, predicatori, e deliri psicotici riscontra una costante nell’utilizzo di un linguaggio retorico, ampolloso e legato ad immagini simboliche. A questa tipologia di comunicazione e di pensiero si avvicina la poesia. Già […]
Filosofia + Moda = Glamoursofia (Debora Dolci e Francesca Gallerani

La filosofia fa parte del quotidiano ed ha sempre influenzato tutti i settori del sapere e della vita, non da meno gli usi e i costumi delle varie epoche, tra cui la moda, elemento importantissimo nel corso dei secoli per designare le abitudini delle varie epoche. La moda è da sempre condizionata dal pensiero, dunque […]
Ode alla Natura

Le cose che si dicono essere per natura sono prodotte da un’arte divina, mentre quelle che sono costituite ad opera degli uomini sono prodotte da arte umana Platone, Sofista Il viaggio permette l’esplorazione. Osservare e contemplare sono i due verbi che metto sempre in valigia quando parto. Torno dalla Norvegia, il ricco Paese del Nord […]