Un inevitabile atto di generosità: Schopenhauer interpreta la morte
Che cosa accadrà al momento della morte, quando i nostri occhi si chiuderanno per sempre sugli spettacoli di questa vita? Precipiteremo in uno stato di ottenebramento assoluto, nel quale non vedremo né sentiremo più nulla? Oppure accederemo all’aldilà, magari dopo essere fuoriusciti dal nostro corpo e aver contemplato dall’alto il nostro cadavere, come testimoniano alcune […]
Nizza. La sofferenza e la domanda di senso
Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello.[…] Io chiedo quando sarà che l’uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare F. Guccini Parigi, Bruxelles, Istanbul, Dacca, Nizza: la spada di Damocle del terrorismo incombe sulle nostre esistenze. Posti di fronte a questi tragici eventi, dai cuori piangenti e dalle menti pensanti sorgono forti […]
Un Dostoevskij ancora attuale: la percezione del tempo
Il soggetto in questione vive un’esperienza tragica, il tempo è visto come un mostro che sta davanti alla porta della fine.
Tutto svanisce: parole come speranza, progetto, in generale la parola futuro non hanno più senso. Cosa può sperare un individuo che si trova nel braccio della morte sapendo che tra un mese, una settimana, due giorni morirà?