Giugno di libri, festival ed arte contemporanea

A giugno tra un tuffo al mare e una scorpacciata di ciliegie ci si può far stare qualche stimolante evento culturale. Anche perché questo è uno dei mesi più vivaci da questo punto di vista, e sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire alcune occasioni. Molte città italiane per esempio sono interessate da alcuni giorni di festival: Ragusa, Ivrea, Cagliari, Fano, Gavoi, Napoli, Viterbo Taormina sono solo alcune di esse; Rimini organizza un festival dedicato esclusivamente alla letteratura per ragazzi (Mare di libri), Fano avrà come protagonista la saggistica (Passaggi Festival) e a Lamezia Terme si valorizzano i libri che contribuiscono alla lotta contro le mafie (Trame). Per fortuna poi nel nostro Paese non mancano mai mostre d’arte davvero valide.

Vediamo allora insieme a voi quali sono le attività più interessanti da svolgere in città.

 

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SICILIA + TOSCANA | Festival del viaggio | Palermo 9-15 giugno, Firenze 7-11 giugno

La Società Italiana dei Viaggiatori vi invita a questa doppia immersione nel tema forse più dibattuto del mese di giugno: il viaggio! In questo festival, spiega il suo fondatore Alessandro Agostinelli, da sempre «si è messo il viaggio al centro della vita, cioè una visione plurale dei modi di viaggiare, convinti che tutte le modalità dello spostamento umano, delle civiltà dinamiche, abbiano una loro ragione». Gli eventi organizzati vogliono infatti stimolare non solo al viaggio ma anche alla riflessione sul suo senso, e sul suo essere promotore di condivisione culturale; si raggiungerà lo scopo attraverso gli incontri con grandi e piccoli autori, viaggiatori ma anche organizzatori di viaggi, nonché proiezioni, letture, workshop, visite guidate, mostre ed altre attività da svolgere in collettività. Entrambe le città hanno un interessante calendario, che vi invitiamo a consultare tramite questi link: Palermo e Firenze.

Maggiori informazioni qui.

 

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VENETO | Resistere. Rassegna letteraria di Palazzo Roberti | Bassano del Grappa, 16-18 giugno 2017

Palazzo Roberti, ovvero una delle librerie indipendenti più belle d’Italia, offre una rassegna culturale sotto il segno di grandi autori italiani contemporanei. Siamo solo alla seconda edizione ma molti sono gli incontri di interesse che si apriranno a metà mese nella cittadina del vicentino e che vedranno affiancarsi una coppia di scrittori, professionisti e studiosi tra cui Massimo Cacciari, Dacia Maraini, Luca Bianchini, Oscar Farinetti e Luciana Littizzetto. Un poetico omaggio al mondo dei libri ma anche a quello dei librai, spesso soffocati dalle nuove logiche di mercato: «Resistere, perché noi abbiamo resistito mettendocela proprio tutta, nei recenti anni in cui il libro pareva perduto» spiegano infatti le libraie di Palazzo Roberti, «Resistere, perché la vita prima o poi ti mette alla prova e tu devi resistere: fisicamente, psicologicamente o economicamente che sia. E i libri, e talvolta gli incontri con i loro autori, possono essere di grande aiuto. Resistere, perdurare nel tempo, come la parola scritta».

Maggiori informazioni qui.

 

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MARCHE | Le parole della filosofia. Festival del pensiero plurale | Ancona, marzo-giugno 2017

Per chi è in zona o passerà da quelle parti, vi segnaliamo il Festival del pensiero plurale organizzato annualmente dal comune di Ancona, all’interno del quale prende luogo la rassegna Le parole della filosofia, che raggiunge a giugno il suo ultimo appuntamento. Stando alle parole degli organizzatori, «la rassegna Le parole della filosofia 2017 vuole rispondere a una esigenza che oggi è particolarmente avvertita e che si potrebbe definire “riscoperta dei classici” con l’avvertenza che non si tratta di “ritornare ai classici” quanto di “ripartire dai classici”, facendone propria la lezione e traducendola per il nostro tempo».

L’ultimo appuntamento verterà sul tema della corporeità, insieme a Simona Lisi mercoledì 14 giugno al Teatro Sperimentale. Maggiori informazioni sulla rassegna qui.

 

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VENETO | Attorno a Tiziano. L’annuncio e la luce verso il Contemporaneo. Garofalo, Canova, Fontana, Flavin | Centro Culturale Candiani, Mestre | dal 14 aprile al 02 luglio 2017

La rassegna Cortocircuito porta al Centro Culturale Candiani di Mestre due giganti dell’arte italiana, Tiziano e Fontana. L’anello di congiunzione tra questi due artisti è il tema dell’Annunciazione – intesa come chiamata, illuminazione, ispirazione – soggetto di grande interesse nella storia dell’iconografia antica e nella sua concettualizzazione contemporanea. 

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LOMBARDIA | Tv 70: Francesco Vezzoli guarda la Rai | Fondazione Prada, Milano | dal 9 maggio al 24 settembre

Progetto concepito dall’artista Francesco Vezzoli e sviluppato in collaborazione con la Rai. Lo sguardo di Vezzoli esplora la produzione televisiva degli anni Settanta, focalizzandosi sulla forza di cambiamento sociale e politico della tv pubblica italiana, che in questo decennio assume il ruolo di potente macchina di produzione culturale e identitaria.

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VENETO | Lost in Arcadia | Museo Luigi Bailo e TRA – Treviso Ricerca Arte, Treviso | fino al 26 giugno 2017

La mostra, a cura di Andrea Bruciati, prevede l’esposizione di una quarantina di opere di importanti artisti della scena internazionale di diverse generazioni, dislocate all’interno di due distinti spazi espositivi: le sale temporanee del Museo Luigi Bailo e Ca’ dei Ricchi.
La mostra si presenta come un omaggio allo scrittore Giovanni Comisso, e ai temi a lui cari della grazia dei sensi, dell’ ossessione per il tempo, della fuggevolezza del momento creativo e della precarietà di ogni valore.

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Buon giugno culturale a tutti i lettori!

Claudia Carbonari e Elena Casagrande

[Immagini tratte da Google Immagini]

 

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TRAME D’ARTE: L’ARTE DI MATTIA DE LUCA

<p>Mattia de luca, artista intervistato per la chiave di sophia</p>

Mattia De Luca, classe 1990, laureato con lode presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Così giovane ma già con un brillante curriculum: fra i vari premi e riconoscimenti è stato selezionato alla Biennale dell’Incisione Contemporanea di Bassano del Grappa. Attualmente ricopre il ruolo di docente di Arti Figurative e Storia dell’Arte e si occupa di critica d’arte.

L’Arte è sempre stata una delle sue grandi passioni, fin dalla tenera età ha sempre provato attrazione ed emozione per tutto ciò che riguarda le arti figurative; sebbene durante i suoi studi presso l’Istituto d’Arte di Vittorio Veneto abbia ricevuto pochi stimoli e questo avesse spento il suo entusiasmo, la grande passione di Mattia l’ha portato a frequentare l’Accademia di Belle Arti di Venezia, riscoprendola e avendo modo, grazie anche alla compagnia di figure professionali giuste e che quindi lo stimolavano, di crescere sia artisticamente che come persona. Quando Mattia dipinge afferma di provare una sorta di liberazione, tutti i pensieri negativi svaniscono e tutta la sua concentrazione ricade nell’esecuzione dell’operato.

Le sue opere, principalmente calcografiche (per chi non lo sapesse la calcografia è un sistema di stampa ad incisione), nascono da studi e analisi di correnti artistiche più affini alla sua visione, sebbene sia incuriosito dagli autori delle Avanguardie, anche se spesso le sue creazioni sono invenzioni date da impulsi del momento. Ultimamente Mattia si sta specializzando nelle tecniche pittoriche, pur avendo poco tempo per particolari studi dati i molti impegni lavorativi.

Con il suo stile particolarmente incisivo, realizza immagini metafisiche con l’obiettivo di trasmettere sempre un messaggio, spesso mascherato, come accade per la lussuria, uno dei temi spesso affrontati dal giovane artista; con le sue opere vuole comunicare in maniera “muta” l’estetica, un’estetica che va oltre alla bellezza che siamo abituati a cogliere ogni giorno, è un’estetica di pensieri e di anamorfosi della figura umana, spesso il tutto è rappresentato in chiave fashion.

La pagina Facebook di Mattia De Luca si chiama Trame d’Arte e non ci sono termini migliori per descrivere le sue opere; i suoi lavori, soprattutto quelli a china, danno davvero l’impressione di essere dei veri e propri pizzi, data la precisione con cui l’artista dipinge. Braccia e gambe disegnate con una sinuosità unica si incrociano in composizioni ricche di femminilità a cui è arrivato attraverso un percorso di ricerca, di analisi e di esplorazione dei diversi materiali e delle svariate tecniche grafiche. La trama del pizzo quasi diventa la protagonista delle opere del giovane che le disegna con l’accuratezza con cui solitamente viene ricamato, il tutto arricchito con una forte dose di sensualità,

De Luca per la chiave di sophia, arte, china

 

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Ho avuto modo di chiedergli cosa ne pensa del nostro Paese, dal punto di vista culturale e mi ha risposto dicendo di essere convinto che «l’Italia avrebbe delle notevoli potenzialità sotto il profilo artistico culturale, l’unico fattore che blocca questo settore è sicuramente, in parte, la crisi economica. Però c’è anche da dire che questo Paese, il bel paese, è debole di personale competente in materia. Nelle scuole primarie, come vengono inserite le materie quali religione, ginnastica e geografia, sarebbe doveroso e complementare far conoscere ai più piccoli la Storia dell’Arte considerando che gran parte di ciò che ci circonda è pura Arte. I bambini hanno bisogno di stimoli visivi per crescere bene e avere un gusto estetico più pregnante. Questo Paese non sa sfruttare in modo intelligente il proprio patrimonio». Come dargli torto? Ora che eliminano dalle scuole superiori la Storia dell’Arte è impensabile credere che la inseriscano negli istituti precedenti, ed è un errore enorme perché questo Paese è principalmente composto da Arte, abbiamo un patrimonio che tutto il mondo ci invidia, e non lo facciamo conoscere ai nostri stessi abitanti.

Per il futuro Mattia De Luca non ha progetti perché, per usare le sue stesse parole «in Italia è meglio pensare al presente» e quindi continua la sua carriera giorno dopo giorno senza pretese né illusioni.

Per seguirlo ecco la pagina FB: Trame d’Arte

Ilaria Berto

[Immagini concesse da Mattia De Luca, informazioni ottenute tramite intervista all’artista stesso]