Sperare è quasi sognare

La speranza sembra essere un elemento dominante nella nostra vita, ancora di più se pensiamo ai momenti deboli e difficili della nostra esistenza o alle situazioni incerte e instabili cui molto spesso siamo chiamati ad affrontare. In tempo di crisi e sconforto, la speranza sembra elevarsi all’unica roccaforte reale dalla quale ricavare sollievo e sicurezza.

La speranza connota e distingue l’uomo dagli altri esseri viventi, come altrettanto la ragione, la cultura, il linguaggio, l’arte ecc. Dal latino spes, la speranza è propriamente quel sentimento di attesa fiduciosa nei confronti del futuro; essa appartiene all’essere umano nelle sue radici più profonde poiché questi è un essere dinamico, in continuo movimento perché incompiuto, un essere teso sempre verso il futuro.

Da grandi ricercatori di sicurezze quali siamo, consideriamo la speranza quell’unico sentimento in grado di metterci al riparo dalle grandi incertezze che la vita ci sottopone, piccole e grandi che siano.

Tommaso nel definire la speranza la pone a confronto con un altro sentimento affine con il quale spesso facciamo confusione, il desiderare. Così come la speranza, anche il desiderio, per S. Tommaso, è quel movimento verso un oggetto o un qualcosa che ancora non possediamo; la speranza però si distingue dal desiderio sotto due aspetti: innanzitutto il desiderio può riguardare qualsiasi bene, mentre la speranza riguarda un bene arduo e difficile; secondo “il desiderio è rivolto a qualsiasi bene, indipendentemente dal fatto che sia possibile o impossibile; invece la spe­ranza è volta a un bene raggiungibile e im­plica una certa sicurezza di poterlo raggiun­gere

Per Ernst Bloch, scrittore e filosofo tedesco marxista, la speranza è intesa come desiderio, desiderio che non è, e non potrà mai essere, una virtù in senso trascendentale.

La speranza è una proprietà universalmente umana, basata sulla più universale proprietà umana, intendo dire il desiderio e, ad un livello superiore, la nostalgia

È propriamente quel desiderio di rendere presente il futuro, è quella possibilità di conferire una forma concreta a ciò che non è ancora e a ciò che sarà. La speranza è quella forza di voler definire la realtà in termini razionali quando, in verità, a caratterizzare la realtà è solamente il dubbio.

L’affetto dello sperare si espande, allarga gli uomini invece di restringerli, non si sazia mai di sapere che cosa internamente li fa tendere a uno scopo e che cosa all’esterno può essere loro alleato. Il lavoro di questo affetto vuole uomini che si gettino attivamente nel nuovo che si va formando e cui essi stessi appartengono 

Così come per Bloch, dobbiamo considerare la speranza una delle nostre più grandi risorse, ciò che ci sprona a vivere e affrontare positivamente ciò che il futuro riserva per noi e per le persone presenti nella nostra vita; attraverso la speranza riusciamo a guardare al domani con forza vitale e con fiducia.

La speranza è presente nella nostra quotidianità in molte forse diverse: a partire dai nostri sogni, nelle nostre aspirazioni e ambizioni, nelle aspettative che riponiamo ogni giorno, nella forza della nostra immaginazione. Sperare come sinonimo di credere, costruire, lottare.

La speranza è un sogno fatto da svegli.

Aristotele

Elena Casagrande

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