Dalla tradizione ebraica e celtica al cinema: l’albero della vita

Elegante e rigoglioso, l’albero della vita è un simbolo ed un archetipo che accompagna molte religioni e credenze, soprattutto la Cabala e la tradizione celtica. L’albero della vita viene generalmente considerato come sorgente dell’esistenza stessa, luogo in cui ogni forma di vita trae la propria sussistenza, seppur con qualche distinzione tra una cultura e l’altra. È ciò che dona ossigeno e permette ad ogni forma di vita di avanzare nelle sue diverse fasi di sviluppo e crescita.

La vita viene rappresentata dai quattro elementi che compongono l’albero e ognuno di essi indica un particolare momento o aspetto dell’esistenza stessa. Le radici, ciò che è invisibile all’occhio, si snodano in profondità per essere ben salde. Rendono immutabile il legame che unisce l’albero alla terra, che lo nutre e lo fortifica. Il tronco, solido e resistente, è il sostegno dei rami e delle foglie. A questi ultimi, che si protendono verso il cielo, sono associate proprietà curative. I frutti, abbondanti solo in taluni periodi, sono preziosi, nutrimento per il corpo e per lo spirito. Intrecciando questi elementi, si crea l’auspicio per una vita basata su solide e nodose radici. Radici che, come la famiglia e gli affetti più cari, avvolgono la persona creando un rifugio e una rete di protezione e di sostegno. Le numerose e rigogliose foglie, invece, custodiscono l’augurio per una vita piena e ricca, la cui intensità si rivela nell’opportunità di cogliere istanti od occasioni, tanto preziosi quanto i frutti maturi.

Talvolta l’albero della vita assume anche il significato di albero della conoscenza, il quale svolge un ruolo di mediatore tra il mondo terreno e quello ultraterreno o spirituale. È a quest’ultimo significato che il film Un monstruo viene a verme si ispira. Diretto da Juan Antonio Bayona e tratto dal libro Sette minuti dopo la mezzanotte (titolo italiano) di Patrick Ness, il film mostra con chiarezza come non tutte le storie siano per bambini e, al contempo, come ci siano narrazioni che i bambini farebbero meglio a non conoscere. O a non sperimentare. Eppure, ecco che Connor, a soli dodici anni, si ritrova ad affrontare la malattia della madre, la solitudine ed il bullismo dei compagni di scuola. Si rifugia così in un mondo che solo apparentemente è fantastico in quanto privo di un lieto fine. Non vi è nessun chiarimento e nessuna panoramica circa la vicenda in cui il giovane fanciullo si trova a muoversi: ogni accadimento, anche quello più insignificante, è visto attraverso i suoi occhi.

Possiamo così scorgere quella che lentamente si modella come la sua verità: la condizione esistenziale di isolamento dettata dalla malattia della madre, dal rifiuto del padre a portarlo definitivamente con sé oltreoceano, dal rapporto conflittuale con la nonna e dagli scontri con i bulli. È alla sua personale verità che fa riferimento il mostro originatosi dal tronco di un tasso una notte, appena sette minuti dopo la mezzanotte. Questi gli racconterà tre storie, al termine delle quali Connor dovrà rivelargli la sua verità, la sua storia. L’albero gigante sembra minaccioso, pronto all’ira. Nei suoi tre racconti − quella della morte misteriosa di un re, di uno speziale e di un prete, di un bambino che nessuno vedeva − non c’è una morale scontata e assoluta, il lieto fine non esiste. La lezione che vuole insegnare è difficile tanto da spiegare quanto da comprendere. E Connor non può capire se quel mostro sia lì per aiutarlo.

Questo albero-mostro, che mostro infine non è, nelle sue nodosità cela la formula complessa dell’esistenza. Seguendo la Cabala ed il misticismo ebraico, esso, formato da dieci nodi interconnessi tra loro, custodisce il segreto della creazione, il cui flusso si muove dal Divino alla Terra e presuppone il ritorno al Divino stesso.

Dal canto suo, il popolo celtico, nel suo stretto legame con la natura, definiva l’albero della vita come Crann Bethadh, composto da numerosi rami che si intrecciano, si avvicinano e si allontanano formando una trama complessa. Nella simbologia celtica, il tronco dell’albero della vita rappresenta il mondo in cui viviamo. Le sue radici sono la strada verso i mondi inferiori mentre i rami dell’albero rappresentano una guida verso i mondi superiori. I rami, che nel loro diramarsi indicano la complessa trama della vita, guardano ai propri nodi come ai diversi eventi che compongono l’esistenza e agli ostacoli che si frappongono lungo il cammino di ciascuno. Vi è un’intrinseca differenza tra i nodi e i rami. Mentre i nodi rappresentano gli ostacoli e le avversità che chiunque presto o tardi si troverà ad affrontare, il movimento e l’estensione dei rami denotano l’evoluzione spirituale della persona, la quale può elevare il proprio corpo e il proprio spirito dalle profonde radici fin dove l’aria diviene rarefatta ed ogni cosa cessa di essere tale.

L’idea di fondo, che il film fa propria, è dunque di un miglioramento della persona attraverso gli ostacoli da affrontare nella vita. È l’albero animato che, come coscienza universale, porta Connor a far nascere la sua stessa verità e, soprattutto, ad accettarla. Essa, come le tre storie precedenti, si struttura in perenne bilico tra gli umani compromessi, così estranei alla concezione fanciullesca fatta di dogmi precisi, di bianchi e neri, di assenza di grigi, di bene e male. Compromesso e contraddizione si annidano nel giovane animo di Connor, la cui verità altro non è se non la necessità di accettare quei sentimenti di dolore, collera e senso di colpa che richiedono lo sforzo maggiore: perdono e comprensione.

 

Sonia Cominassi

 

 

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Film selezionati per voi: maggio 2017!

Con il mese di maggio, la nostra rubrica Selezionati per voi si presenta a voi lettori carica di novità. Ebbene sì, complice la primavera (e un sempre più coeso lavoro di squadra) abbiamo deciso di rinnovare questo tassello della nostra attività editoriale, sperando in tal modo di soddisfare al meglio le vostre curiosità sul mondo dei libri e dei film.

Curiosi di scoprire il risultato delle nostre confabulazioni? Abbiamo scelto di ampliare il ventaglio delle nostre recensioni per proporvi un contenuto più curato e più ricco; per questo motivo è stato inevitabile disgiungere le recensioni bibliografiche da quelle cinematografiche. Per quanto riguarda i film, di mese in mese nel nostro articolo potrete trovare le consuete prossime uscite, arricchite da documentari, classici del cinema, film d’animazione serie tv. Per quanto riguarda invece i libri, vi rimandiamo all’articolo di questa mattina: eccolo!

Speriamo che la nuova veste di questa rubrica vi possa piacere! L’appuntamento dunque è sempre qui, vi aspettiamo ogni primo sabato del mese!

 

FILM IN USCITA

tanna la chiave di sophiaTanna − Martin Butler, Bentley Dean
Moderna e stravagante rivisitazione dell’intramontabile storia di Romeo e Giulietta, ambientata nei paesaggi incontaminati dell’arcipelago di Vanuatu (nel sud del Pacifico). Con una regia poetica e coinvolgente i registi Butler e Dean seguono le vicende degli innamorati Wawa e Dain senza mai scadere nella stucchevole retorica del mélo hollywoodiano. In quest’ennesima trasposizione cinematografica, la storia di Shakespeare mostra ancora una volta la sua eterna bellezza e adattabilità a ogni situazione temporale e scenografica. Un film di nicchia che vi regalerà emozioni inaspettate. USCITA PREVISTA: 4 MAGGIO 2017
 
la chiave di sophia a-monster-calls-2016-movie-posterSette minuti dopo la mezzanotte − Juan Antonio Bayona
Indiscusso trionfatore all’ultima edizione dei premi Goya, insieme a La vendetta di un uomo tranquillo, il nuovo film di Juan Antonio Bayona è un commovente manifesto della lotta contro il bullismo. Con un cast stellare che include Liam Neeson, Sigourney Weaver e Felicity Jones, il film merita una visione soprattutto per i suoi straordinari effetti visivi, curati da Mariano Alvarado e Eloy Cervera. Ogni giorno, sette minuti dopo la mezzanotte, una creatura gigante prende vita dai sogni del dodicenne Conor, vittima di bullismo a scuola, costretto a vivere con una nonna scontrosa. La Creatura inizierà a raccontare a Conor delle storie che aiuteranno il ragazzo nel suo percorso di crescita verso l’età adulta. USCITA PREVISTA: 18 MAGGIO 2017
 
orecchie la chiave di sophia
 Orecchie – Alessandro Aronadio

Il film italiano più sorprendente di questa stagione (almeno fino ad ora) porta la firma del regista e sceneggiatore Alessandro Aronadio che, al suo secondo lavoro dietro la macchina da presa, è riuscito a confezionare un vero e proprio gioiello di comicità surrealista. Un uomo si sveglia una mattina con un fastidioso fischio alle orecchie. Un biglietto sul suo frigo recita: “È morto il tuo amico Luigi. P.S. Mi sono presa la macchina”. Peccato che lui non si ricordi proprio chi sia questo Luigi e per scoprirlo inizierà un’incredibile viaggio a piedi che lo porterà a incontrare un’incredibile galleria di personaggi indimenticabili. Presentato all’ultima Mostra del cinema di Venezia e finanziato da Biennale College, questo road movie pedestre in bianco e nero è il film da non perdere al cinema questo mese. USCITA PREVISTA: 18 MAGGIO 2017

 

UN DOCUMENTARIO

tutti-a-casa la chiave di sophia

Tutti a casa: Inside Movimento 5 stelle − Lise Birk Pedersen

Come apparirebbe la nostra situazione politica se a raccontarla sul grande schermo fosse un regista europeo? Se almeno una volta, prima d’oggi, vi siete posti questo interrogativo allora Tutti a casa: Inside Movimento 5 stelle è il documentario che fa per voi. Partendo dalle elezioni politiche del 2013 la regista danese Lise Birk Pedersen segue l’ascesa al potere del Movimento di Grillo raccontandone gli aspetti che l’hanno portato alla ribalta e le tantissime contraddizioni interne che lo caratterizzano ancora oggi. Una grande storia d’attualità raccontata in diversi momenti con un montaggio troppo retorico e invasivo ma che nel complesso, superati gli imbarazzanti stereotipi iniziali, ci fornisce un’analisi coerente e lucida di come si sia trasformata in pochi anni una delle realtà politiche più importanti della scena politica italiana.

 

UN CLASSICO

LA CHIAVE DI SOPHIa gioventu_bruciata_locandinaGioventù Bruciata – Nicholas Ray, 1955

Un breve spaccato della vita di Jim Stark, giovane ribelle diciassettenne; cresciuto tra violenza e problemi caratteriali, figlio di genitori privi di stimoli e che non sanno educarlo come dovrebbero. Il film si snoda tra risse e corse in auto, incontri d’amore e amicizia, arrivando ad una fine drammatica, simbolo di un brusco e simbolico passaggio dalla giovinezza all’età adulta. Uno dei film più iconici e mitici del cinema, ha consacrato James Dean nell’immaginario collettivo come ribelle senza tempo, simbolo di libertà emotiva nell’America degli anni ’50. Ancora oggi rappresenta l’inadeguatezza dei giovani, in un mondo che più di allora corre senza fermarsi.

 

UN FILM D’ANIMAZIONE

persepolis la chiave di sophiaPersepolis – Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud

Tratto dall’omonimo fumetto autobiografico scritto dalla Satrapi, Persepolis racconta la storia recente dell’Iran attraverso gli occhi della piccola Marjane, bambina energica e curiosa, cresciuta in una famiglia borghese di Teheran. La sua vita attraversa i periodi più bui del moderno Iran, dalla guerra con l’Iraq, alla fine del regime dello Scià, fino alla rivoluzione islamica che ha portato al potere l’ayatollah Khomeyni. Persepolis si presenta come un film d’animazione diverso: la scelta del bianco e nero sembra richiamare al teatro delle ombre; le figure morbide, disegnate con rotondità, cercano di smorzare la drammaticità della storia narrata, che attraverso lo sguardo vispo ed esuberante della piccola Marjane, diverte e fa sorridere in più di un momento. Ancora una volta l’animazione si rivela la scelta migliore per raccontare eventi di questo genere, riuscendo ad andare in profondità.

 

UNA SERIE TV 

413fcm26gql-_sy300_-chiave-di-sophiaHouse of cards – Stati Uniti d’America, 2013 – in produzione

Seguire le elezioni politiche è sempre avvincente… e da quando esistono le maratone Mentana ancora di più! Le elezioni americane poi hanno un fascino particolare e tutti abbiamo assistito con il fiato sospeso al duello Clinton-Trump. Ma come funziona davvero la politica statunitense? Come si conquistano i voti per far passare le leggi? Se siete pronti ad inoltrarvi nelle regioni più torbide della politica americana, allora abbandonate la vostra idea di american dream e seguite Claire e Frank Underwood nei retroscena del potere.

 
 …preoccupati per la sorte delle nostre selezioni letterarie? Eccole qui!
 
Alvise Wollner, Lorenzo Gardellin, Lorenzo Gineprini
 
 
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