Selezionati per voi film: ottobre 2017!

A ottobre l’autunno entra nel vivo e così anche la voglia di tornare al cinema si rinnova, complice un clima più rigido e una proposta cinematografica decisamente più interessante rispetto alla stagione estiva. Ecco i nostri consigli, non perdeteveli!

 

FILM IN USCITA

blade-runner LA CHIAVE DI SOPHIABlade Runner 2049 – Denis Villenueve
“Blade Runner 2049” è uno dei film più attesi di quest’annata cinematografica. Mettere in scena il sequel di una pietra miliare del genere fantascientifico non è stata certo una scommessa facile per il regista Denis Villenueve (autore del recente “Arrival” e di “Sicario”). Dalle prime immagini trapelate dal set possiamo però immaginare che si tratterà di un’opera ad alto tasso spettacolare e con un cast a dir poco strepitoso. Dall’intramontabile Harrison Ford, alla nuova star di Hollywood Ryan Gosling, fino all’attore-cantante Jared Leto visto di recente nel ruolo del Joker in “Suicide Squad”. Se siete amanti del genere è un film a cui non potrete rinunciare. USCITA PREVISTA: 5 OTTOBRE 2017

battaglia-dei-sessi la chiave di sophiaLa battaglia dei sessi  – Jonathan Dayton, Valerie Faris
Dopo l’Oscar conquistato grazie a “La La Land” Emma Stone torna sul grande schermo per impersonare la campionessa di tennis Billie Jean King. Personaggio realmente esistito, che nel 1973 sfidò il tennista Bobby Riggs in un incontro che passò alla storia come una vera e propria “Battaglia dei sessi”. Un inno all’emancipazione femminile, costruito con grande perizia storica e attenzione per i dettagli. Un film di grandi attori e piacevole intrattenimento per riscoprire una delle vicende sportive più appassionanti del secolo scorso. USCITA PREVISTA: 19 OTTOBRE 2017 

finche-ce-prosecco la chiave di sophiaFinché c’è Prosecco c’è speranza – Antonio Padovan
Campagna veneta, colline del Prosecco. L’ispettore Stucky (interpretato da Giuseppe Battiston) è chiamato a investigare su un apparente caso di suicidio: quello del facoltoso conte Desiderio Ancillotto, che si è tolto la vita con un gesto teatrale e improvviso. Tra filari e bollicine, il tenace ispettore si confronterà con bottai, osti, confraternite di saggi bevitori, realizzando che la chiave per risolvere il mistero sta nella peculiare visione della vita che anima la zona. Tratto dal libro omonimo di Fulvio Ervas, il nuovo film del regista Antonio Padovan è un convincente giallo in salsa veneta, sempre in bilico tra il genere crime e la commedia sofisticata. Da non perdere se amate il vino e le storie ambientate nei paesaggi della Marca trevigiana. USCITA PREVISTA: 31 OTTOBRE 2017

 

UN DOCUMENTARIO

una-scomoda-verita-chiave-di-sophiaUna scomoda verità 2 – Al Gore
Undici anni dopo il documentario premio Oscar sul riscaldamento globale, Al Gore torna a parlare della questione ambientale in “Una scomoda verità 2”: primo caso di sequel fatto nel genere documentario che parte dalla politica energetica di Trump e dalla cancellazione degli accordi presi da Obama sull’inquinamento. Un film di estrema attualità che può aiutarci a comprendere in che direzione stia andando il nostro Pianeta, sempre più minacciato dalla mano dell’uomo. Esposizione chiara dei fatti e immagini di grande impatto visivo, rendono il film voluto da Al Gore un ottima cartina di tornasole per comprendere l’attualità e il Mondo in cui viviamo. USCITA PREVISTA: 26 OTTOBRE 2017

 

Alvise Wollner

 

UNA SERIE TV

bojack-horseman_la-chiave-di-sophiaBoJack Horseman
Se un cartone animato diventato serie tv vi fa brillare gli occhi ripensando ai tempi in cui guardavate i classici Disney… beh meglio che stiate lontani da BoJack Horseman. Perché la serie tv di Netflix è in realtà un concentrato di cinismo e malinconia. Protagonista è un cavallo, attore di mezza età che dopo una sitcom di grande successo quando era giovane non ha girato praticamente più nulla e passa il tempo tra rapporti autodistruttivi, sigarette, alcool e chiamate alla sua agente alla ricerca di consolazione.
BoJack Horseman è divertente, acuto, nichilista; fatevi stupire dal cartone meno politically correct mai realizzato.

Lorenzo Gineprini

 

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Vendesi followers. Comprasi fiducia. Cedesi reputazione.

Quando un essere umano non sa come comportarsi, si adegua al comportamento di chi lo circonda.

Il cosiddetto principio della “riprova sociale”, se applicato al mondo del web, comporta che un basso numero di seguaci influenzi negativamente gli altri potenziali followers.
Su Facebook non metteremmo mai il decimo like, ma il millesimo si.
Su Twitter è difficile che si segua qualcuno con 30 followers. Per quante cose interessanti possa scrivere. Quasi automatico seguirne uno con almeno 4000. E appena andiamo su Twitter, ancora prima della bio, della foto, del primo tweet, l’occhio cade inevitabilmente sul numero di followers.

E come spesso accade nella vita reale, nell’arco temporale di un battito di ciglia elaboriamo un giudizio che in realtà è un pregiudizio.

Se lo seguono in pochi, non è interessante.

Con la pagina de la Chiave di Sophia ho avuto modo di osservare come seguaci di fatto, che mettevano anche like ai singoli post, sono diventati seguaci per così dire “dichiarati” solo quando la pagina ha raggiunto un considerevole numero di “ mi piace.”

believeeeee

Da qui la fortuna di agenzie specializzate in vendita  di followers, like, visualizzazioni, recensioni.

Qualche esempio:

http://www.comprafollowers.net/

http://www.magicviral.com/

http://www.recensionitripadvisor.it/

Tutti servizi nati per accrescere la reputazione on line di aziende, istituzioni, personaggi pubblici, politici, strutture alberghiere. Qualsiasi cosa e chiunque.

Il paradosso? E’ che l’effetto, se di reputazione parliamo, è esattamente l’opposto. Una volta scoperto il trucco, la reputazione è persa per sempre. La memoria del web, oblio o non oblio, non perdona.

Gli addetti ai lavori o i semplici “smanettoni” hanno sviluppato negli anni una certa sensibilità, diffidenza e soprattutto consapevolezza nei confronti del mondo che esiste alla base di un post, di una recensione, di un fashion blog, di una pagina Facebook, di milioni di visualizzazioni e migliaia di follower in 5 giorni.Una volta scoperto, è un po’ come quando ti dicono che Babbo Natale non esiste. Scopri l’inganno. E la magia finisce.
Per quanto riguarda Twitter, anche un non addetto ai lavori può agevolmente rendersi conto se i followers sono “fake” o meno. In genere i follower falsi:
a) non hanno una foto del profilo
b) non hanno una bio
c) hanno molti più following che follower e questi ultimi spesso non arrivano a 5

d)sono inattivi o i loro tweet sono standard e pubblicitari

Oppure ci si può affidare anche a servizi come  Twitter Audits e Status People per avere in pochi minuti la percentuale dei follower falsi, di quelli inattivi e di quelli reali.

Prendete un paio di politici a campione e vi renderete conto coi vostri occhi.

Le problematiche che scaturiscono dalla compravendita di consenso, non sono da sottovalutare. Basti pensare che una  recente inchiesta condotta da Nielsen afferma che il 64% degli italiani basa il proprio comportamento d’acquisto sul passaparola on line, e quindi sulle opinioni e recensioni postate sui vari social. Per non parlare dell’influenza che hanno i blogger in questo senso, soprattutto nel settore della moda, argomento che approfondiremo nelle prossime settimane.

Dove inizia e dove finisce il confine tra pubblicità ingannevole ed ordinari strumenti persuasivi del marketing? E sopratutto, come facciamo quando il finto consenso non è acquistato per l’ultimo profumo di Dior ma per un politico? O addirittura per un partito?

Abbiamo una legge sulla par condicio che cronometra minuti, secondi e nanosecondi televisivi. E nel frattempo c’è un mondo parallelo il cui consenso si forma davanti ad una tastiera. Non davanti a Porta a Porta.

 

Donatella Di Lieto

[Le opinioni espresse sono a carattere strettamente personale/ Views are my own]

[Immagini tratte da Google Immagini]