Binario 21: la Memoria come vaccino contro l’indifferenza

Oggi, 27 gennaio, si celebra il Giorno della memoria dedicato alle vittime dell’Olocausto. Questa ricorrenza ci chiede di non dimenticare la violenza inutile della Shoah e ci ricorda di mantenere attiva la nostra memoria. Ricordare non è, infatti, così semplice come qualcuno potrebbe pensare, soprattutto in una società come la nostra, focalizzata sul presente. Proprio per questo, oggi è fondamentale fermarsi e soffermarsi sul passato, anche se doloroso e difficile da affrontare.

Come anticipato, ricordare non è semplice. Perché? Perché non si tratta solo di pensare a ciò che è successo ma è necessario anche agire. L’agire concreto può avvenire in diverse forme: leggere, chiedere, conoscere, parlare, approfondire e visitare. Concentrandoci sull’ultima, tra i luoghi da visitare per meglio comprendere la storia della Shoah vi è il Memoriale della Shoah a Milano, sviluppatosi intorno a Binario 21, luogo da cui partirono le deportazioni naziste verso i campi di concentramento e sterminio. Binario 21 era il luogo, sotto la stazione di Milano Centrale, dove arrivavano uomini, donne, bambini e anziani che venivano spinti con violenza e infilati nei vagoni. Caricati come merci, partivano su questi vagoni per una destinazione ignota. Da qui, è iniziato anche il viaggio agghiacciante di Liliana Segre. Le parole della senatrice – che si batte perché non si commettano più atrocità simili e non si dimentichi ciò che è accaduto, – spiegano la relazione tra memoria e indifferenza:

«Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare».

Grazie a questa frase comprendiamo perché, accedendo al memoriale, ci si trova di fronte a un lungo muro in cui è incisa la scritta Indifferenza, scelta proprio da Liliana Segre.

«Ho visto e ho provato quanto l’indifferenza sia molto più grave della violenza stessa. La violenza non ci trova di solito impreparati. Dalla violenza cerchiamo di difenderci, magari nascondendoci, preparandoci a combatterla. Ma combattere l’indifferenza è impossibile, è come una nuvola grigia che incombe e non sai dov’è il tuo nemico. In fondo non è un tuo nemico, non fa nulla. Ma è terribile non fare nulla, voltare la faccia dall’altra parte».

Le sue parole ci ricordano che chi è indifferente non è innocente, ma complice della violenza e, dunque, colpevole. Così come l’indifferenza ha portato allo sterminio durante la Seconda Guerra Mondiale, oggi l’indifferenza contribuisce all’odio e alla violenza che quotidianamente colpisce chi è debole, diverso o considerato estraneo rispetto al concetto di “normalità” che, seppure non dovrebbe esistere, qualcuno ancora oggi sostiene. Il male ci coinvolge, sia direttamente che non, e noi non possiamo e non dobbiamo fare finta che non esista: ciascuno di noi deve impegnarsi a contrastare la violenza, fisica o verbale, che persiste nella nostra società.

Foto verticale

Proprio questo è l’intento del progetto artistico Binario 21, ideato dal coreografo Matteo Mascolo e dalla ricercatrice e scrittrice Bianca Pasquinelli: condannare l’indifferenza e incoraggiare la memoria. Si tratta di un’opera coreografica di danza contemporanea nata da sei giorni di introspezione in cui Matteo, Bianca e sei danzatrici (la sottoscritta, Chiara Riva, Costanza Costantini, Giada Biglieri, Giulia Zandarin e Letizia Ferrario) hanno investigato i temi dell’indifferenza e della memoria. Attraverso il movimento dei loro corpi, le danzatrici hanno voluto dare forma a queste parole del coreografo Matteo: «Ricordare ci permette di combattere l’indifferenza e tentare di non commettere più non solo i gesti atroci che hanno segnato la storia, ma di prevenire anche i gesti di violenza quasi invisibile che possiamo trovare nella quotidianità».

 

Oggi dobbiamo ricordare il passato per capire che la violenza e l’indifferenza sono mali che colpiscono chiunque. Il seme della violenza è, infatti, sempre presente tra noi e basta poco perché dia vita ad atti inaccettabili contro gruppi, ristretti o meno, di uomini. Noi non possiamo e non dobbiamo in alcun modo dare a questo seme terreno fertile in cui vivere. Impegniamoci piuttosto a coltivare e praticare gentilezza, bontà ed empatia, curandoci della nostra coscienza e, soprattutto, della vita altrui.

 

Andreea Elena Gabara

 

[Photo credit dell’autrice]

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Inconscio e arte in Hieronymus Bosch

Hieronymus Bosch, pittore olandese attivo tra fine 1400 e inizio 1500, è noto per la complessità delle sue opere. Il suo linguaggio artistico è sicuramente singolare, caratterizzato da figure oniriche e luoghi curiosi, popolati da creature fantastiche e mostruose. Questo artista eclettico è protagonista di una mostra a Palazzo Reale (Milano) in quanto emblema di un Rinascimento alternativo, contrapposto al Rinascimento che fa perno sul mito della classicità. L’altro Rinascimento di Bosch è composto da mondi onirici, composizioni affollate, in cui loci amoeni, ovvero luoghi incantevoli, sono dipinti vicino a città incendiate e sono popolati da mostriciattoli, uomini con volti spaventosi e ibridi animali. Nonostante ciò, da lontano le sue creazioni possono sembrare ordinari dipinti rinascimentali.

Bosch è un artista davvero enigmatico: la sua vita tranquilla di uomo religioso si contrappone a un’arte in cui vengono alla luce demoni con sembianze di uomini, animali e/o oggetti. Queste figure informi passano dalla mente dell’artista alla tavola, immersi in ambienti fantasiosi e inquietanti, e sono figure che ben si inseriscono nella cultura del tempo di Bosch: rappresentano speranze e timori che si respiravano in un Medioevo agli sgoccioli. Il pittore mette in scena un mondo la cui unica certezza era la miseria di ogni singolo individuo, dovuta a una morale sempre conflittuale. Questo conflitto interno non è, però, legato solamente agli uomini di quel periodo, ma è presente in ciascuno di noi come continua guerra tra bene e male. Quello di Bosch è un monito: il male non è qualcosa di relegato all’aldilà, bensì è presente nella nostra realtà. La follia dell’umanità ci ricorda e il peccato e il male sono abissi in cui chiunque può cadere. Bosch, dunque, rappresenta le conseguenze di una vita totalmente lasciva e dedita al male, come vediamo nel Trittico del Giardino delle delizie (1480-1490).

Al di là delle motivazioni razionali che legano Bosch alla sua arte, non possiamo non pensare che egli sia un perfetto esempio di alcune riflessioni della psicanalisi sull’arte. Freud, per esempio, dedica una serie di saggi all’arte come sublimazione e come terapia. Il processo di sublimazione consiste nel rendere i nostri impulsi, anche quelli più infimi, attraverso un veicolo socialmente accettato. Gli aspetti dei processi creativi non sono mai sotto controllo cosciente dell’artista proprio perché l’arte permette di rappresentare le proprie pulsioni, anche quelle più profonde, come afferma Dalton Peggy, psicoterapeuta contemporanea. L’artista prende sempre ispirazione dal suo inconscio creando un mondo di finzione, quasi fosse un gioco infantile. E quale esempio migliore di mondi di finzione creati dall’arte se non le opere boschiane?

L’arte è, dunque, una sorta di terapia, sia per l’artista che per noi spettatori, poiché possiamo interfacciarci con il nostro io, toccando corde nascoste ed emozioni spesso messe a tacere. Freud usa il termine perturbante per descrivere ciò che si prova fruendo un’opera d’arte. Si percepisce, cioè, qualcosa di spaventoso e familiare, per usare un ossimoro caro al fondatore della psicoanalisi: si vuole tenere lontana l’opera ma, allo stesso tempo, si è attratti da essa perché rappresenta il nostro io, più nascosto e più vero. Questa contraddizione spiega chiaramente le sensazioni provate di fronte a un’opera boschiana. Bosch, infatti, è – come ciascun artista o ciascuna persona che crei arte, anche solo per piacere – «uomo che si distacca dalla realtà poiché non riesce ad adattarsi alla rinuncia al soddisfacimento pulsionale che la realtà inizialmente esige, e lascia che i suoi desideri di amore e di gloria si realizzino nella vita della fantasia» (S. Freud, Precisazione sui due principi dell’accadere psichico, 1911). L’arte di Bosch ci ha lasciato, dunque, diverse eredità: il legame tra arte e sogno o incubo ha colpito i surrealisti, che si sono ispirati particolarmente alle opere boschiane, tanto che il pittore olandese viene considerato precursore del movimento. Inoltre, grazie al suo rappresentare vizi e conflitti interiori, Bosch ci permette di riflettere sulla funzione dell’arte, soprattutto in stretto legame con le nostre pulsioni.

 

Andreea Elena Gabara

 

[Photo credit Johannes Plenio via Unsplash]

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L’arte non è solo Leonardo

Cosa non è ancora stato detto su Leonardo Da Vinci? O su Michelangelo Buonarroti? Artisti di tale fama rappresentano, almeno per noi italiani, non solo dei punti di riferimento imprescindibili nella storia dell’arte, ma anche dei veri e propri simboli dell’arte medesima, dei paladini della bellezza i cui nomi, tuttavia, sono eccessivamente sfruttati e abusati; sembra quasi che la storia dell’arte ruoti esclusivamente attorno a quei soliti cinque o sei nomi che tu leggi dalle pubblicazioni cartacee di ambito artistico o senti dai programmi televisivi di taglio culturale. In questa prospettiva si conoscono, dimenticando però altre figure chiave che talvolta hanno avuto ancor più peso nella storia rispetto ai “soliti noti”.

E così di libri sul geniale Leonardo, o sull’irruento Caravaggio, o sull’orgoglioso Michelangelo, per non parlare di quel donnaiolo di Picasso o di quell’altro pazzo di Van Gogh, ne escono a ritmi feroci, quasi come se chiunque voglia scrivere di arte si dirigesse a passo sicuro verso quelle mitologiche figure del nostro aureo passato per trovare chi solo possa garantirgli un qualche ritorno economico da una pubblicazione di argomento storico-artistico. Ma se a scrivere di Bernardino Luini non si guadagna nulla, non necessariamente bisogna perdere il proprio tempo a parlare del già abusato e sciupato Leonardo (con il quale comunque non si diventa ricchi, beninteso). Ma ovviamente moltissimi degli autori che pubblicano materiale su Leonardo probabilmente nemmeno sanno chi sia Luini e se lo conoscono, il più delle volte, è perché viene annoverato tra i “discepoli” del grande artista e “scienziato” toscano.

Con questo non si vuole, in questa sede, spronare il lettore ad approfondire artisti poco noti della nostra storia, bensì si intende rimproverare l’aspirante storico dell’arte che, per superficialità o mancanza di idee (e di coraggio), decidesse di pubblicare l’ennesimo capolavoro critico su Leonardo da Vinci o un inedito studio psicologico sul genio di Caravaggio. Mi scuso con il lettore se sto ripetendo all’infinito i nomi di Leonardo e Caravaggio, ma il mio intento è proprio quello di dimostrarvi quanto martellante e fastidioso possa risultare il dover vedere sempre i soliti titoli, sempre le solite immagini, sempre i soliti argomenti, sempre le solite riflessioni.

La storia dell’arte, fortunatamente, è molto più di così: essa è un viaggio infinito, una sorta di miniera inesauribile, composta da migliaia di figure di rilievo, artisti, architetti, artigiani, committenti, collezionisti, galleristi, accademici, letterati e filosofi, tutti tasselli di un enorme mosaico che restituisce un’immagine unica e inalterabile. È palese che, tra tutti i tasselli di questo immaginario mosaico, ve ne sono alcuni più importanti di altri ed è chiaro che Leonardo non è certo una tessera dello sfondo. Tuttavia sono moltissimi i personaggi di primissimo rilievo, e molti di questi, purtroppo, sono già finiti nel dimenticatoio.

Colpa, forse, anche di chi non sa promuovere adeguatamente molti capolavori che andrebbero rivalutati. Perché, per esempio, Alberto Angela continua a fare puntate su monumenti e artisti arcinoti? Con la conoscenza di cui è in possesso, potrebbe dedicarsi a fare degli speciali su opere ugualmente grandiose, ma meno celebri, e sono sicuro che la Rai non glielo negherebbe, perché gli spettatori al suo seguito sono sempre in gran numero. Così, invece, si continuerà all’infinito a lodare Michelangelo e a dimenticare che nella Sistina ci sono pure affreschi di “modesti” pittori di provincia, come Perugino, Botticelli, Ghirlandaio e Pinturicchio. Poi, chissà quali misteri e quanti tesori si nascondono nella Biblioteca Vaticana! Quasi come se non ci fossero altri archivi di massimo rispetto in Italia. Quanti sanno, per esempio, che il Codice Atlantico di Leonardo (giusto per insistere ancora un po’) si trova nella Biblioteca Ambrosiana di Milano? Eh sì, perché Milano, per fortuna, non ha solo il Duomo, lo stadio di San Siro e i negozi di via Montenapoleone.

So di essere stato un po’ acido, e non voglio che mi si fraintenda: non tutti sono storici dell’arte, non tutti sono interessati a diventarlo, ed è giusto così, altrimenti saremmo tutti uguali. Ma quel che è intollerabile è la banalità, perché denota pigrizia e la pigrizia intellettuale conduce inesorabilmente al sonno della mente. Quindi, per prima cosa, se ci si definisce appassionati di arte bisognerebbe non cadere nel facile tranello di individuare nella Gioconda o nella solita ragazza ritratta da Vermeer i punti più elevati della storia dell’arte, perché, per esempio, l’affresco di Correggio sulla cupola del Duomo di Parma lo è ben di più (e non solo in fatto di metri).

Curiosità, questa è la parola chiave: chi ama l’arte va a visitare i musei, entra nelle chiese, cammina tra i saloni dei palazzi storici, e così scopre si arricchisce, e si rende conto di quanto le arti figurative siano state e siano tuttora fondamentali nella storia del nostro Paese. Poi, chi volesse spingersi oltre e scrivere qualcosa per poterlo far leggere ad un pubblico perderebbe solo il proprio tempo se finisse per scrivere di Giotto o di Michelangelo: altri mille l’hanno fatto, e molti di loro l’hanno sicuramente fatto meglio. Trattare o quanto meno promuovere artisti e opere meno popolari, invece, è comunque più appagante, perché la gratitudine proveniente da chi legge un testo originale o non banale dà una soddisfazione di gran lunga maggiore. Purtroppo, però, è più comodo percorrere la strada con le gallerie per risparmiare mezz’ora, rinunciando d’altro canto a vedere il mondo alla luce del sole.

 

Luca Sperandio

 

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Tra illusione e realtà: “I begli occhi di Maya”

«È Maya, il velo ingannatore, che avvolge gli occhi dei mortali e fa loro vedere un mondo del quale non può dirsi né che esista, né che non esista; perché ella rassomiglia al sonno, rassomiglia al riflesso del sole sulla sabbia, che il pellegrino da lontano scambia per acqua»1.

Se Arthur Schopenhauer rendeva la dea dell’abbondanza e dell’illusione la metafora cardine della sua filosofia, di quell’esistenza che è fallace e ingannevole come i sogni, non meno fa Giovanni Pigozzo nel romanzo I begli occhi di Maya, dove Maya e i suoi “occhi” diventano oggetto profondamente concupito e ricercato, elemento cruciale dell’intreccio, che spinge i protagonisti a confrontarsi con mondi tra l’apparenza e il vero.

Tutto ha inizio dalle scoperte di un vecchio professore archeologo, una «brava persona, sulle nuvole», «forse un po’ timido», come viene descritto nel romanzo, che lascia in eredità una complicata serie di enigmi, uniti all’alone di mistero che avvolge la sua morte. A risolverli è chiamato un suo caro studente che, viaggiando per le vie di Milano, dovrà cercare di ricomporre tutti i pezzi del puzzle, rendendo onore al lavoro e nel contempo alla memoria del professore.

Non è facile trovare il filo conduttore, il bandolo della matassa che spieghi la serie intricata di vicende che lega la storia dei due “occhi” e, forse, la risposta si trova più nel passato che nel presente, in quella memoria tanto cara allo studioso di archeologia. «A che può servire vivere, se non puoi ricordare? Perché hai voluto bene, se non puoi ricordare un volto che hai amato? Perché essere felici se una mattina non sai di esserlo stato?»2.

Il presente, in fondo, è soltanto l’ultima estremità di un passato millenario, il risultato delle vicende che hanno interessato persone e popoli appartenenti a realtà altre. Così come ognuno di noi è la somma delle esperienze e delle identità che hanno segnato la sua persona e il luogo in cui vive, anche i due smeraldi verdi sono il frutto del passaggio di epoche diverse, che hanno lasciato i segni della loro presenza.

Ecco dunque che il romanzo arriva ad abbracciare uno spazio di tempo dilatato: dalla Roma classica al medioevo, fino alla Milano contemporanea. Storie antiche, incise su pergamene, prendono magicamente vita e il lettore si trova a camminare prima tra le strade di Aquileia, poi a fianco al Duomo di Milano, trasportato nel tempo e nello spazio assieme ai personaggi.

Ma si tratta di sogno o realtà?

«Qualche volta mi sveglio all’alba e mi chiedo intontito se il mondo non sia solo il sogno di un dio addormentato: un tempo in cui esiste un presente, ma per lui scorre diversamente»3 si interroga una mattina il protagonista, ancora ignaro del ruolo di cui sarà investito. Forse i significati degli oggetti vanno oltre ciò che abbiamo immaginato, può darsi che un codice racchiuda più indicazioni di quelle aspettate, oppure che una poesia avvolga in metafora uno spazio fisico; tutto può nascere come finire nella nostra mente, il confine tra vero e non vero si dispiega nell’intervallo di un velo sottile, indefinibile. La realtà, dunque, deve essere indagata, come ci insegna il nostro caro protagonista; il piacere della scoperta è sempre presente in colui che non si accontenta di frasi fatte, di supposizioni, ma cerca e filtra il mondo con sguardo critico, aperto a nuove soluzioni e prospettive.

«Ti vuoi arrendere? Io non mi fermerò»4 sostiene con fermezza l’io narrante, pronto ad andare fino in fondo ai suoi ragionamenti, senza abbandonare al primo ostacolo.

Un invito a non rimanere nel “sonno della mente”, a lasciarsi illudere solo nella misura in cui l’illusione può farci apprendere qualcosa di utile per il presente, diventando una sorta di sogno rivelatore.

Un romanzo che tocca le radici del nostro passato, facendo percepire quel legame nascosto che sempre permane tra noi e l’antico, ponendoci nell’ottica dell’investigatore o dello scienziato, mai sazio di esperienze.

 

Anna Tieppo

 

L’autore. Giovanni Pigozzo è nato alla fine degli anni Ottanta nella campagna veneta, si è trasferito a Milano vent’anni dopo. Ha esordito come scrittore di racconti brevi confluiti nella raccolta dei Racconti a luce spenta (2014), cui ha fatto seguito un denso racconto (lungo) in edizione singola, Mi fa male il tuo dolore, edito nel 2016. Questo è il suo primo romanzo.

NOTE:
1. A. Schopenhauer in Domenico Massaro, La comunicazione filosofica, Tomo A, 3, Trento, Paravia, 2002, p. 10.
2. G. Pigozzo, I begli occhi di Maya, FdBooks, Bologna, 2016, p. 64.
3. Ivi, p. 50.
4. Ivi, p. 89.

 

[immagine tratta da google immagini]

 

I begli occhidi Maya

 

Giugno di libri, festival ed arte contemporanea

A giugno tra un tuffo al mare e una scorpacciata di ciliegie ci si può far stare qualche stimolante evento culturale. Anche perché questo è uno dei mesi più vivaci da questo punto di vista, e sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire alcune occasioni. Molte città italiane per esempio sono interessate da alcuni giorni di festival: Ragusa, Ivrea, Cagliari, Fano, Gavoi, Napoli, Viterbo Taormina sono solo alcune di esse; Rimini organizza un festival dedicato esclusivamente alla letteratura per ragazzi (Mare di libri), Fano avrà come protagonista la saggistica (Passaggi Festival) e a Lamezia Terme si valorizzano i libri che contribuiscono alla lotta contro le mafie (Trame). Per fortuna poi nel nostro Paese non mancano mai mostre d’arte davvero valide.

Vediamo allora insieme a voi quali sono le attività più interessanti da svolgere in città.

 

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SICILIA + TOSCANA | Festival del viaggio | Palermo 9-15 giugno, Firenze 7-11 giugno

La Società Italiana dei Viaggiatori vi invita a questa doppia immersione nel tema forse più dibattuto del mese di giugno: il viaggio! In questo festival, spiega il suo fondatore Alessandro Agostinelli, da sempre «si è messo il viaggio al centro della vita, cioè una visione plurale dei modi di viaggiare, convinti che tutte le modalità dello spostamento umano, delle civiltà dinamiche, abbiano una loro ragione». Gli eventi organizzati vogliono infatti stimolare non solo al viaggio ma anche alla riflessione sul suo senso, e sul suo essere promotore di condivisione culturale; si raggiungerà lo scopo attraverso gli incontri con grandi e piccoli autori, viaggiatori ma anche organizzatori di viaggi, nonché proiezioni, letture, workshop, visite guidate, mostre ed altre attività da svolgere in collettività. Entrambe le città hanno un interessante calendario, che vi invitiamo a consultare tramite questi link: Palermo e Firenze.

Maggiori informazioni qui.

 

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VENETO | Resistere. Rassegna letteraria di Palazzo Roberti | Bassano del Grappa, 16-18 giugno 2017

Palazzo Roberti, ovvero una delle librerie indipendenti più belle d’Italia, offre una rassegna culturale sotto il segno di grandi autori italiani contemporanei. Siamo solo alla seconda edizione ma molti sono gli incontri di interesse che si apriranno a metà mese nella cittadina del vicentino e che vedranno affiancarsi una coppia di scrittori, professionisti e studiosi tra cui Massimo Cacciari, Dacia Maraini, Luca Bianchini, Oscar Farinetti e Luciana Littizzetto. Un poetico omaggio al mondo dei libri ma anche a quello dei librai, spesso soffocati dalle nuove logiche di mercato: «Resistere, perché noi abbiamo resistito mettendocela proprio tutta, nei recenti anni in cui il libro pareva perduto» spiegano infatti le libraie di Palazzo Roberti, «Resistere, perché la vita prima o poi ti mette alla prova e tu devi resistere: fisicamente, psicologicamente o economicamente che sia. E i libri, e talvolta gli incontri con i loro autori, possono essere di grande aiuto. Resistere, perdurare nel tempo, come la parola scritta».

Maggiori informazioni qui.

 

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MARCHE | Le parole della filosofia. Festival del pensiero plurale | Ancona, marzo-giugno 2017

Per chi è in zona o passerà da quelle parti, vi segnaliamo il Festival del pensiero plurale organizzato annualmente dal comune di Ancona, all’interno del quale prende luogo la rassegna Le parole della filosofia, che raggiunge a giugno il suo ultimo appuntamento. Stando alle parole degli organizzatori, «la rassegna Le parole della filosofia 2017 vuole rispondere a una esigenza che oggi è particolarmente avvertita e che si potrebbe definire “riscoperta dei classici” con l’avvertenza che non si tratta di “ritornare ai classici” quanto di “ripartire dai classici”, facendone propria la lezione e traducendola per il nostro tempo».

L’ultimo appuntamento verterà sul tema della corporeità, insieme a Simona Lisi mercoledì 14 giugno al Teatro Sperimentale. Maggiori informazioni sulla rassegna qui.

 

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VENETO | Attorno a Tiziano. L’annuncio e la luce verso il Contemporaneo. Garofalo, Canova, Fontana, Flavin | Centro Culturale Candiani, Mestre | dal 14 aprile al 02 luglio 2017

La rassegna Cortocircuito porta al Centro Culturale Candiani di Mestre due giganti dell’arte italiana, Tiziano e Fontana. L’anello di congiunzione tra questi due artisti è il tema dell’Annunciazione – intesa come chiamata, illuminazione, ispirazione – soggetto di grande interesse nella storia dell’iconografia antica e nella sua concettualizzazione contemporanea. 

Maggiori informazioni qui

 

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LOMBARDIA | Tv 70: Francesco Vezzoli guarda la Rai | Fondazione Prada, Milano | dal 9 maggio al 24 settembre

Progetto concepito dall’artista Francesco Vezzoli e sviluppato in collaborazione con la Rai. Lo sguardo di Vezzoli esplora la produzione televisiva degli anni Settanta, focalizzandosi sulla forza di cambiamento sociale e politico della tv pubblica italiana, che in questo decennio assume il ruolo di potente macchina di produzione culturale e identitaria.

Maggiori informazioni qui

 

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VENETO | Lost in Arcadia | Museo Luigi Bailo e TRA – Treviso Ricerca Arte, Treviso | fino al 26 giugno 2017

La mostra, a cura di Andrea Bruciati, prevede l’esposizione di una quarantina di opere di importanti artisti della scena internazionale di diverse generazioni, dislocate all’interno di due distinti spazi espositivi: le sale temporanee del Museo Luigi Bailo e Ca’ dei Ricchi.
La mostra si presenta come un omaggio allo scrittore Giovanni Comisso, e ai temi a lui cari della grazia dei sensi, dell’ ossessione per il tempo, della fuggevolezza del momento creativo e della precarietà di ogni valore.

Maggiori informazioni qui.

 

Buon giugno culturale a tutti i lettori!

Claudia Carbonari e Elena Casagrande

[Immagini tratte da Google Immagini]

 

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Maggio 2017: una fioritura di eventi e festival

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Siamo ormai a primavera inoltrata e le giornate sono piacevolissime da passare all’aperto. Sono molte le città che ci offrono un buon motivo per uscire di casa, anche con iniziative culturali. A maggio fioriscono i festival culturali e letterari da Nord e Sud: l’offerta è varia ma il filo rosso sembra essere solo uno: la necessità di riscoprire il valore di ciò che ci interessa come essere umani. Vediamo insieme ciò che di meglio e di originale ci offre il nostro Paese per il mese di maggio.

 

festival-diritti-umani-2017LOMBARDIA| Festival dei diritti umani | Milano 2-7 Maggio 2017

Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche.
La Triennale di Milano ospita la seconda edizione del Festival dei diritti umani dal 2 al 7 maggio 2017, organizzato da Reset con il patrocino della Presidenza della Camera dei deputati, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Città Metropolitana di Milano, del Comune di Milano, dell’Ordine degli Avvocati di Milano e di Amnesty International.
 
L’attenzione per quest’anno è sulla libertà di espressione, questione sempre più delicata e complessa, come dimostrano i fatti di cronaca internazionale: chiusure di giornali, incarcerazioni di giornalisti, i limiti del web e dei social network, in molte (troppe) nazioni manca ancora totalmente il diritto di liberà di pensiero e di comunicazione.
«La libertà d’espressione non ha frontiere, neppure in quest’epoca in cui la grandezza del mondo può essere rimpicciolita nello schermo del nostro smartphone. La libertà d’espressione è fatta di parole e azioni.» Il festival, articolandosi tra incontri, documentari, mostre, convegni e conferenze con le scuole, vedrà numerosi ospiti, molti dei quali giornalisti e giuristi.
 
Un Festival che sottolinea la necessità di interrogarsi sui confini fragili della libertà di espressione: da un lato il diritto fondamentale da riconoscenza ad ogni uomo e donna del mondo, dall’altro l’abuso di tale di diritto che sfocia in minacce, offese, bullismo e cyberbullismo.
L’ingresso al Festival dei Diritti Umani è libero, fino ad esaurimento posti.

Programma completo: qui

home2017_festivalVENETO | Rovigoracconta | Rovigo 4-7 maggio 2017

Da giovedì 4 maggio a domenica 7 maggio, Rovigo si colora di libri e musica, con il festival Rovigoracconta, giunto alla sua quarta edizione, organizzato dall’Associazione Culturale Liquirizia.
 
Cerca la meraviglia è il filo conduttore di questa nuova edizione che porta musicisti, scrittori e teatranti a invadere le piazze e le vie del centro storico di Rovigo. Una quattro giorni che vedrà numerosi ospiti importanti nel panorama culturale nazionale e locale: Andrea Scanzi, Mauro Corona, Luca Bianchini, Red e Chiara Canzian, Nicolò Fabi e molti altri.
 
Progetto inedito, pensato e creato per Rovigoracconta al quale hanno deciso di prendere parte Manuela Dago, Francesca Genti, Francesca Gironi, Alessandra Racca e Silvia Salvagnini, cinque poetesse italiane che hanno accettato la sfida di redigere il nuovo manifesto della poesia femminile italiana.
 
Programma completo: qui
 
17991334_1659833024326511_1881037850217348481_oVENETO | Gourmandia, le terra golose del Gastronauta | S. Lucia di Piave TV 13-14-15 Maggio
 
La materia come veicolo del gusto con i tanti artigiani e chef presenti alla seconda edizione di Gourmandia. Dal 13 al 15 maggio 2017 all’Ex Filanda di Santa Lucia di Piave (Treviso) ritorna, per la seconda edizione, Gourmandia – Le Terre Golose del Gastronauta.
 
Una tre giorni che metta a tema la necessità di riscoprire la materia, attraverso il racconto dei tanti artigiani del gusto e degli chef che lavorano ogni giorno per valorizzarla attraverso i loro piatti. 
Oltre duecento gli artigiani che porteranno il meglio dello loro specialità, selezionate da Davide Paolini in tutta Italia. Numerosi gli eventi e gli showcooking che articoleranno il programma. Tra gli ospiti di questa edizione: Antonia Klugmann, Nicola Portinari, Riccardo De Pra, Denis Lovatel, Valeria Mosca, Tino Vettorello e molti altri.
 
L’ingresso è a pagamento.
Programma completo: qui 
 
img042Friulia Venezia Giulia | Festival Vicino/Lontano | Udine 11-14 maggio 2017
 
Utopia il filo conduttore della nuova edizione del Festival Vicino/lontano in programma a Udine dall’11 al 14 maggio 2017. Oltre 200 i protagonisti che saranno ospiti in un centinaio di appuntamenti, tra questi: Giacomo Marramao, Frank Furedi,  Ferruccio De Bortoli, Luciano Floridi, Andrew Spannaus, Gian Antonio Stella, Giovanna Botteri, Alessandro Orsini, Lucio Caracciolo, Pier Aldo Rovatti e Padre Alejandro Solalinde, candidato al Premio Nobel per la Pace 2017. Sabato 13 maggio, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, la consegna del Premio Terzani a Sorj Chalandon con La quarta parete.

Siamo capaci di ripensare il futuro come armonia globale delle differenze e dell’inclusione? Intorno a questa domanda si articoleranno lezione magistrali di grande rilievo culturale e filosofico, mostre e altri spettacoli.Novità di grande rilievo a vicino/lontano 2017 è la collaborazione attivata con un ente prestigioso e autorevole, l’Institute of ideas di Londra, che ha scelto il festival di udine per realizzare il primo evento “satellite” in italia del Festival “Battle of ideas”, ogni anno di scena a Londra al Barbican Centre.
 
Programma completo: qui
 
c43lse2xaaugzbfToscana | Festival Dialoghi sull’uomo | Pistoia 26-28 maggio 2017
 
Giusto all’ottava edizione, Dialoghi sull’uomo, festival dell’antropologia contemporanea, si terrà dal 26 al 28 maggio 2017.

«La cultura ci rende umani. Movimenti, diversità e scambi» è il tema del 2017, che richiama la nomina della città toscana a Capitale Italiana della Cultura.

Per questa edizione 25 incontri di profilo internazionale, rivolti a un pubblico intergenerazionale e eterogeneo.
 
Dialoghi sull’uomo si conferma come un nuovo modo di fare approfondimento culturale, sia per la scelta antropologica che per la produzione dei contenuti culturali. Al centro la declinazione plurale del concetto di cultura che rappresenta una delle grandi rivoluzioni conoscitive del Novecento e che ci ha permesso di relazionarci all’umanità intera con nuovi occhi e con nuove prospettive.
 
«Novità di questa edizione è la nascita del Premio Internazionale Dialoghi sull’uomo, conferito a una figura del mondo culturale che con il proprio pensiero e la propria opera abbia testimoniato la centralità del dialogo per lo sviluppo delle relazioni umane.» Vincitore di questa prima edizione è l’autore israeliano David Grossman, ospite sabato 27 in Piazza del Duomo.
 
Programma completo: qui
 

TRENTINO | Grazia Toderi e Orhan Pamuk. Words and Stars | MART, Rovereto

Il MART di Rovereto presenta il lavoro a quattro mani di Grazia Toderi, artista padovana di fama internazionale, e di Orhan Pamuk, premio Nobel per la letteratura 2006.

L’opera si compone di tre grandi installazioni multi schermo in cui si fondono immagini e testo. L’artista e lo scrittore portano avanti una personale riflessione sull’innata vocazione dell’uomo a interrogare le stelle, sulla sua curiosità cosmologica e sul suo insaziabile desiderio di esplorare lo spazio. Un lavoro che trova un perfetto equilibrio espressivo in un unico corpo visivo e letterario.

Fino al 2 luglio. Maggiori informazioni qui.

VENETO | The Boat is Leaking. The Captain Lied | 13 maggio – 26 novembre 2017 | Fondazione Prada, Venezia

La Fondazione Prada di Venezia inaugura, il 13 maggio, un interessante progetto transmediale curato da Udo Kittelmann. Un lavoro che nasce dal confronto tra lo scrittore e regista Alexander Kluge, l’artista Thomas Demand, la scenografa e costumista Anna Viebrock. La mostra − attraverso diversi linguaggi come il cinema, l’arte e il teatro − esplora le criticità del presente attraverso il lavoro d’indagine e cronaca dei tre autori. Punto di partenza: la citazione della tragedia Giulio Cesare di William Shakespeare: «scatenata è ormai la gran tempesta, e tutto adesso è rischio».

Fino al 26 novembre 2017. Maggiori informazioni qui.

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VENETO | Lost in Arcadia | 6 maggio – 25 giugno 2017 | Museo Bailo, Treviso

Sabato 6 maggio alle ore 18.30 inaugura la mostra Lost in Arcadia, curata da Andrea Bruciati ed allestita nelle sale temporanee del museo Bailo di Treviso. L’intento è quello di suscitare una riflessione leggera e drammatica sulla condizione umana contemporanea, ma vuole anche omaggiare un intellettuale quale Giovanni Comisso che di queste istanze è stato anticipatore sottile e prezioso. Le opere selezionate sono una quarantina (tra gli altri troviamo Arturo Martini, Paolo Gioli, Lucio Fontana, Ernst Ludwig Kirchner e Filippo De Pisis) e possiedono dunque la medesima temperatura dello scrittore, immoralista per vocazione, credente soltanto nei sensi, refrattario alle idee e docile all’istinto, disposto alla letteratura ‘non per pensare, ma solo per seguire gli incanti’.
Le opere invaderanno anche lo spazio di Ca’ Dei Ricchi, con inaugurazione sabato 20 maggio alle ore 18.30, grazie ad una collaborazione del Comune ed i Musei Civici di Treviso con l’associazione TRA – Treviso Ricerca Arte. Anche durante questo mese Ca’ dei Ricchi intende intrattenere il suo pubblico con le sue vulcaniche attività, dalle conferenze sull’arte contemporanea curate da Carlo Sala alla proiezione di film che hanno fatto la storia del cinema della metà del Novecento, mentre il 31 maggio si chiuderà la rassegna musicale TRAcce di Jazz.

Maggiori informazioni sulla mostra qui.
Calendario appuntamenti di TRA qui.

 

Elena Casagrande & Claudia Carbonari

[Immagini tratte da Google Immagini]

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Aprile senza dormire! Un mese di festival letterari e mostre d’arte

Aprile è cominciato portando con sé un caldo quasi estivo e promette una lunga stagione di eventi da trascorrere piacevolmente all’aperto; abbiamo appena cambiato l’ora e le giornate ci sembrano cariche di possibilità − basta solo fare attenzione ai pollini, per tutti coloro che soffrono d’allergia. La stagione dei festival culturali comincia a pieno ritmo e noi non vedevamo l’ora: ne abbiamo selezionato qualcuno per voi.

Per soddisfare la vostra sete d’arte abbiamo anche scelto alcune mostre ed eventi che possano darvi soddisfazione, beando la vostra vista e le vostre orecchie di bellezza.

international-journalism-festival-perugia_la-chiave-di-sophia-01UMBRIA | International Journalism Festival | Perugia 5-9 Aprile

Cinque giorni, circa 250 eventi, oltre 600 speaker da 44 paesi diversi, il Festival internazionale del giornalismo di Perugia apre la stagione culturale dei Festival con una grande newsroom mondiale che richiama nella città di Perugia giornalisti, professionisti e non per fare giornalismo e informazione, delineando lo scenario attuale mondiale: dall’America di Trump alle Filippine di Duterte, passando per l’Africa e il Medio Oriente e ovviamente l’Europa.

Come sempre un appuntamento che ha al centro la riflessione sul giornalismo attuale, nazionale e internazionale e sui cambiamenti in atto della professione. 

L’International Journalism Festival, ad accesso gratuito, è un punto di riferimento per confrontarsi sullo scenario sociale e politico attuale di tutto il mondo: quest’anno si parlerà della Turchia di Erdogan e della libertà di informazione sotto attacco in tutto il mondo, dell’Europa al bivio con Brexit e la spinta dei movimenti populisti, e la pericolosa tentazione di legiferare sulla verità per contrastare le fake news, in una presunta era della post-verità.

Si parlerà inoltre di Siria, di Yemen e di Africa. L’attivismo, i diritti umani, le cyberguerre, la guerra ai signori del narcotraffico, la crisi di fiducia nei media che mette a rischio le nostre democrazie, il cambiamento climatico, la necessità di un giornalismo capace di parlare alle nuove generazioni “digitali”, il ruolo, i rischi e l’etica dei leak e del whistleblowing per il giornalismo. E ancora: modelli di business e ruolo della filantropia nel presente e futuro dei media, disabilità e sport, ISIS e il ruolo delle donne nel terrorismo islamico, ricerca e università, la sfida degli algoritmi per il giornalismo e la democrazia, vaccini e la necessità di saper comunicare la scienza.

Grazie al contributo dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti sono stati organizzati diversi workshop validi per il riconoscimento dei crediti formativi.

Per consultare il programma completo: qui

Sito web: qui

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LAZIO | DieciLune Festival dell’Autore | Roma 7-9 Aprile 2017

Inaugura il 7 Aprile il DieciLune – Festival dell’autore al Millepiani a Roma, ideato e organizzato dal Circolo Bell’Ami con l’obiettivo di valorizzare e formare talenti artistici nel campo letterario, musicale, cinematografico, teatrale e delle arti visive. Giunti alla VII edizione, il Festival si è arricchito di nuovi e sempre più interessanti approfondimenti, ampliando così il pubblico partecipante. Ad arricchire il programma ci saranno workshop, laboratori, conferenze e incontri appartenenti alle cinque macro aree di riferimento: Letteratura, Cinema, Teatro, Arti visive e Musica.

Il Festival si svolgerà dal 7 al 9 aprile presso il Millepiani, via Nicolò Odero 13, Roma (zona Garbatella). L’ingresso a tutti gli appuntamenti del Festival è libero e gratuito.

Per maggiori informazioni: qui

Per consultare il programma completo: qui

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LOMBARDIA | Tempo di libri | Milano 19-23 Aprile 2017

A Milano debutta la prima edizione di Tempo di Libri, la nuova fiera milanese dell’editoria, nata dal contrasto con il Salone del Libro di Torino e fortemente voluta da alcuni editore dell’Aie, che per tal motivo hanno anche fondato una nuova società insieme a Fiera Milano e La Fabbrica del Libro. 

Tempo di libri, dal 19 al 23 Aprile 2017, si svolgerà proprio in due padiglioni del polo espositivo di Rho con un ricco calendario di incontri, eventi speciali e un fuorisalone. Tra l’elenco degli ospiti, grandi nomi della letteratura italiana e internazionale: Gianrico Carofiglio, Sveva Casati Modignani, David Grossman, Francois Jullien, Sophie Kinsella, Valerio Massimo Manfredi, Melania Mazzucco, Edna O’Brien, Francesco Piccolo, Massimo Recalcati, Clara Sanchez, Roberto Saviano, Luis Sepulveda, Walter Siti, Licia Troisi, Andrea Vitali. Ci saranno inoltre personalità di spicco del mondo dello spettacolo, della cultura, del giornalismo, della politica, dello sport e della ricerca.
 
Presente anche una sezione dedicata ai ragazzi, alla cucina, al fumetto e ai libri antichi. All’interno del Milan International Right center, dal 19 al 21 aprile, si incontreranno in un’area di 3mila metri quadri 350 editori provenienti da 32 paesi diversi, 201 italiani e 132 stranieri. Letture al buio e ad alta voce, audiolibri, videogiochi: insomma, non solo ‘lettura tradizionale’.

Sul modello del Salone del Mobile, nasce inoltre il ‘Fuori Tempo di Libri’: un palinsesto complementare alla fiera che accenderà la città di Milano tutte le sere con maratone di lettura, cocktail letterari, una gigantesca installazione in piazza Duomo dove si potranno leggere i nomi di tutti i 2000 scrittori partecipanti, bookcrossing per la prima volta all’aeroporto di Linate e Malpensa e molte altre iniziative.

Per maggiori informazioni: qui

Programma completo: qui

 

EMILIA ROMAGNA| Miró! Sogno e colore | Bologna 11 Aprile – 17 Settembre
Fino al 17 settembre Palazzo Albergati a Bologna ospita una ricca collezione di opere provenienti dalla Fondazione Pilar i Joan Miró di Palma di Maiorca.

Esponente di rilievo del dadaismo e del surrealismo, Mirò è uno dei più importanti rappresentanti dell’arte del secolo scorso: il carattere essenziale e colorista della sua pittura si muove tra visioni oniriche personali e archetipi collettivi.

Per informazioni: qui

LOMBARDIA | Keith Haring. About Art | Milano 21 febbraio – 18 Giugno

Fino al 18 giugno, a Palazzo Reale, Milano.

L’opera di Keith Haring è espressione di una controcultura socialmente e politicamente impegnata su temi che risultano tuttora attuali: droga, razzismo, Aids, minaccia nucleare, alienazione giovanile, discriminazione delle minoranze, arroganza del potere. L’intenzione di questa mostra è tuttavia quella di indagare la capacita dell’artista di ricomporre e di rielaborare i linguaggi dell’arte  e della cultura pop, creando un proprio immaginario simbolico riconoscibile universalmente.

Per informazioni: qui

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VENETO | TRA – Treviso Ricerca Arte | Ca’ dei Ricchi, Treviso

L’inizio di aprile porta al piano nobile di Ca’ dei Ricchi una nuova mostra, intitolata 1KM e che verrà inaugurata sabato 8 aprile alle 18.30. Essa è scaturita da un progetto culturale collaborativo che ha coinvolto per un anno un’agenzia di comunicazione (Vulcano), una società che lavora nel campo dell’Information Technology (Altevie Technologies), uno dei più importanti magazine di fotografia contemporanea (Landscape Stories Magazine) e tre fotografi internazionali quali Raimond Wouda, Céline Clanet e Jan Stradtmann.
L’idea era quella di raccontare l’azienda coinvolta nel progetto in modo del tutto nuovo ed anche giocoso: da qui la scelta di fotografare l’Italia di Altevie inquadrando lo spazio pubblico dedicato allo svago che fosse il più possibile vicino alla sede di uno dei clienti di Altevie, e comunque nel raggio di un chilometro. I tre fotografi hanno raccontato così lo spazio del gioco e i luoghi della socialità con testimonianze capaci di generare nuove visioni, prospettive e ipotesi. Si tratta di un racconto con modalità impreviste attraverso la varietà del Belpaese tra storia, innovazione e mediocrità, un viaggio ideale e metaforico tra tensione e distrazione, un resoconto antropologico e sociale costituito da ipotesi e percorsi attraverso i quali leggere i cambiamenti della società e provare a comprendere le trasformazioni future.  
La mostra, visitabile gratuitamente sino a domenica 7 maggio, raccoglie alcune delle più significative fotografie realizzate per questo progetto.

TRA continua però a regalarci degli appuntamenti fissi con altre forme di arte contemporanea quali cinema e documentari. Dalla collaborazione con Sole Luna Festival nasce infatti un nuovo appuntamento con il documentario: mercoledì 26 aprile alle 20.45 ci propongono Sponde. Nel sicuro sole del nord di Irene Dioniso, che ritrae due persone su due sponde opposte del Mediterraneo ma mosse dalla medesima sensibilità che possiamo chiamare umanità. Continuano anche gli appuntamenti con il mondo della bicicletta, organizzati in collaborazione con la Fiab di Treviso (Contromano, di Stefano Gabbani, verrà proiettato mercoledì 19 alle ore 20.45) e con Cineforum Labirinto, che aprono il cinema di aprile con Susanna! di Howard Hawks, a continuazione della rassegna Che cos’è l’amor?: in questo appuntamento di venerdì 7 aprile alle 21 conosceremo la storia di una cerimonia di nozze che rischia di essere mandata a monte dalla comparsa in scena di una donna molto speciale.

Parallele continuano a svilupparsi anche altre attività come un photowalk nel parco del Sile (sabato 22 aprile) ed un workshop per bambini. Il ciclo di conferenze sull’arte contemporanea (Incontrart) tenuto dal dinamico Carlo Sala prosegue invece ad aprile con l’artista concettuale Joseph Beuys, il quale verrà approfondito in una serata a lui dedicata mercoledì 12 aprile alle 20.45.

Per tutte le informazioni legate alle loro attività vi rimandiamo al sito ufficiale di TRA.

 

Claudia Carbonari, Elena Casagrande e Giorgia Favero

[Immagini tratte da Google Immagini]

Marzo in cultura! Un mese di filosofia, arte e letteratura

Mentre la stagione delle gelate scivola via, anche le attività culturali cominciano a risvegliarsi dal torpore invernale, aprendo la strada ad un nuovo periodo denso di eventi da inseguire e di cui godere.

Ecco allora la nostra selezione di eventi e mostre d’arte per un nuovo mese ricco di stimoli e di cultura.

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VENETO | Pensare il presente festival | dal 7 al 30 marzo 2017 | TREVISO

Dopo il grande successo delle scorse edizioni, ritorna nel mese di marzo a Treviso l’appuntamento con il Festival filosofico «Pensare il presente», con il quale quest’anno collaboreremo attivamente.

La rassegna – organizzata dall’Associazione Pensare il presente e dalla Società Filosofica Trevigiana con il patrocinio del Comune di Treviso e l’Università Ca’ Foscari di Venezia – è in programma dal 7 al 30 marzo e si articolerà in una serie di conferenze e di “serate a più voci”, con la partecipazione di importanti esponenti del panorama filosofico contemporaneo e non solo.

Tra gli ospiti internazionali, spiccano i nomi di Peter Singer, il maggiore teorico dei diritti animali, e Serge Latouche, fondatore della decrescita; mentre tra i relatori italiani si segnala quest’anno la presenza dell’ex Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che affronterà il delicato problema del rapporto tra finanza internazionale e sovranità, accanto ai contributi più strettamente filosofici, psicologici e sociologici che saranno offerti da Umberto Curi, Umberto Galimberti, Iside Gjergji e molti altri ospiti.

«Anche in questa nuova edizione» – spiega il Prof. Damiano Cavallin, Direttore del Festival – «intendiamo affrontare, con il contributo di figure importanti, temi di estrema attualità: dagli equilibri ambientali alla proposta della decrescita, dalla questione dell’informazione e della sua manipolazione ai diritti degli animali, dal disagio interiore al conflitto tra Stati e finanza internazionale, dagli stranieri che giungono in Italia all’emigrazione dei giovani che lasciano il nostro paese. Abbiamo scelto di dare voce, poi, ad opinioni divergenti, da Latouche a Tremonti, da Galimberti a Curi, da Singer ad Iside Gjergji e molti altri, arricchendo il Festival con tanti appuntamenti in cui la filosofia si intreccia con l’economia, il diritto, il marketing, la psicologia, la storia, la sociologia e l’arte».

Oltre alle conferenze, sono previste numerose serate a più voci, per affrontare a partire da prospettive diverse i nodi chiave del presente.

La Conferenza di apertura è fissata per martedì 7 marzo alle ore 20.30, presso l’Istituto Fermi di Treviso, con una relazione di Serge Latouche (Professore emerito di Scienze economiche all’Università di Parigi) sul tema “Decrescita e futuro”.

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L’evento sarà presentato anche come anteprima della Fiera 4 passi. Già a partire da questo primo incontro, il pubblico avrà un’occasione speciale per essere protagonista ed intervenire direttamente nel dibattito: è possibile infatti chiedere di salire sul palco e dialogare con i relatori, compilando l’apposito form alla pagina: www.pensareilpresente.it.

Sito Web: qui
Facebook: qui
Email: info@pensareilpresente.it

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VENETO | Intenzionalità e mercato | sabato 11 marzo 2017 | Auditorium Stefanini, TREVISO

In occasione del Festival Pensare il Presente, organizzato dalla SFI trevigiana, sabato 11 marzo 2017 a Treviso presso l’Auditorium Stefanini, dalle 17:30 alle 19:30 si terrà una conferenza che vedrà come ospite di spicco Sebastiano Zanolli, manager e consulente di Direzione del Gruppo OTB per le strategie di Employer Branding. OTB è il gruppo a cui fanno capo marchi di moda come Diesel, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf, e aziende come Staff International e brave Kid; ha ricoperto il ruolo di direttore marketing Adidas in Germania, ed è stato General Manager per la filiale italiana Diesel.

In dialogo con Giacomo Dall’Ava, formatore aziendale e personale e redattore La Chiave di Sophia.

Quando possiamo dire che un’azione è intenzionale? Per sviscerare il tema del libero arbitrio e per affrontarlo da un punto di vista più specifico, possiamo addentrarci nel mondo delle azioni intenzionali. Quali sono le condizioni per cui un’azione è stata compiuta con la piena intenzione del soggetto? La filosofia e le neuroscienze collaborano per dare risposta a questo dubbio.
L’intenzionalità fa da garante per le nostre azioni e per le nostre scelte.
Le neuroscienze sostengono le riflessioni filosofiche anche per quanto riguarda gli studi di neuromarketing, che cercano di dare una spiegazione alle nostre scelte in ambito commerciale. Ma se la nostra intenzionalità viene veicolata o influenzata dagli altri, ancor prima che venga prodotta da noi, è ancora effettivamente intenzionale?

Evento completo: qui

Per maggiori informazioni: info@lachiavedisophia.com

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VENETO | Zona Franca | MOTTA DI LIVENZA

// TRA REALTA’ E ILLUSIONE – 5 INCONTRI //

 Con Marzo ripartono le attività dell’Associazione Zona Franca di Motta di Livenza, che per quest’anno ha pensato una rassegna densa di significato e di Filosofia. 

Punto di forza è il ciclo di cinque  laboratori artistico-creativi di apprendimento esperienziale per la promozione della comunicazione attiva, dedicato a giovani e adulti, da cui l’attività dell’associazione ha preso a funzionare. Un percorso affascinante segnato da parole. Parole normali viste da angolazioni speciali e parole speciali trattate come tali. Da un progetto dedicato alle parole, al loro significato, uso e alla loro forza creativa ed evocativa. L’unione di creatività, fantasia e voglia di mettersi in gioco faranno da ponte tra l’ascolto di sé e il dialogo con gli altri. L’insieme di emozioni, riflessioni e risorse potrà dare impulso a rinnovate prospettive personali e sociali. Un progetto a cura del “Comitato creativo Zona Franca”, con il contributo dello psicologo Franco Tramarin e dell’artista Lavinia Longhetto. Facilitazione del gruppo a cura di Barbara Turcolin.

I temi interessati sono molteplici e ricchi di moltissimi spunti di riflessione:

07.03.2017: CASO // MERITO

Scintille in fusione tra loro. Occasioni per dare voce alla propria bellezza creativa (colori a tempera)

14.03.2017: CONFUSIONE // ANARCHIA (lavoro di gruppo)

SINTESI: Macchie a dar forma al nuovo. Dal caos alla libertà di essere il cambiamento (lavoro di gruppo // colori a tempera)

21.03.2017: PRESENZA // ASSENZA

Taglia e incolla di realtà in divenire. Forme nuove e capienze libere vanno in scena (collage)

28.03.2017: LUCE // ABISSO

Cromie accese e toni cupi per illuminare emozioni e strategie di vita quotidiana. (colori acrilici)

04.04.2017: SIMILE // OPPOSTO (lavoro di gruppo)

Ognuno come qualcuno, uguale a nessuno. Tracce di dialogo fra persone uniche. (lavoro di gruppo // colori a tempera)

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// CONCORSO ARTISTICO ‘RIDERE SUL SERIO’ //

Fino al 30 giugno 2017 sono aperte le iscrizioni online al concorso artistico “RIDERE SUL SERIO Di.segno In.forma – 2^ ed.”, a cura di Associazione Zona Franca. L’iniziativa a premi è rivolta a bambini e ragazzi 5-17 anni (dal 18° anno c’è la categoria “fuori concorso” con segnalazioni per merito).

É un’esperienza di comunicazione grafico-artistica, il cui obiettivo principale è far ridere veramente, a promozione degli aspetti positivi del ridere e per la comprensione del linguaggio dei giovani.

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti: es. studenti, genitori, educatori, ricercatori, istituzioni ed enti pubblici e privati, associazioni, imprenditori ecc..

Sito web: qui
Per maggior info: qui
Locandina evento: qui
Pagina FB: qui

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LOMBARDIA | Bookpride. Fiera nazionale dell’editoria indipendente | dal 24 al 26 marzo 2017 | MILANO

La fiera dell’editoria promossa dall’ODEI (Osservatorio Degli Editori Indipendenti) arriva alla sua terza edizione e questa volta intende indagare il tema dello straniero, quell’étranger di Albert Camus che osserva il mondo di oggi con meraviglia ma anche inquietudine dal proprio isolamento.
Suddivisa in macro aree tematiche (letteratura, attualità, idee) che convocano grandi personalità e protagonisti emergenti, questa edizione prevede confronti, dibattiti ed incontri a due, perché la diversità si faccia dialettica e il breve tratto di un palco sia già di per sé segno di coesistenza e pluralismo.

Maggiori informazioni qui

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VENETO | TRA – Treviso Ricerca Arte | Ca’ dei Ricchi, TREVISO

Anche per questo mese da TRA gli amanti e i curiosi dell’arte contemporanea possono trovare pane per i propri denti. Il calendario di eventi è infatti ricco come sempre, a partire dalla mostra From Object To Exposure, che rimarrà aperta fino al 2 aprile; si tratta di una mostra collettiva che vuole indagare l’immagine contemporanea nella sua complessità, giocando anche sull’ambiguità degli oggetti tra realtà e rappresentazione.

Il curatore della mostra, Carlo Sala, continua anche i suoi incontri sull’arte contemporanea: IncontrART vi aspetta mercoledì 8 con Francis Bacon e mercoledì 22 con Andy Warhol, entrambi alle 20.45.

Con il medesimo orario, mercoledì 15 e giovedì 30 Giovanni Carli, ricercatore dello IUAV, presenta invece una nuova rassegna, Contemporaneamente – Lost in Architecture, che vuole raccontare l’architettura ed il design del Novecento a partire dalla vivacità creativa del Bauhaus.

Anche gli affamati di cinema e di musica saranno soddisfatti: continuano la proiezione di documentari in collaborazione con il Sole Luna Festival e gli appuntamenti con la musica di TRAcce di jazz.

Per tutte le informazioni ed il calendario completo degli eventi, vi invitiamo a fare un salto sul sito di TRA.

 

EMILIA ROMAGNA | Liberty in Italia | 5 novembre 2016 – 2 aprile 2017 | Palazzo Magnani, REGGIO EMILIA

C’è ancora tempo per visitare la mostra Liberty in Italia di Palazzo Magnani a Reggio Emilia, prorogata fino al 2 aprile. Un’indagine sulle due anime del liberty italiano: quella più decorativa e floreale e quella modernista, più inquieta. Interessante il confronto che mette in luce anche il lato più secessionista e d’avanguardia di una corrente artistica spesso apprezzata quasi esclusivamente per il suo decorativismo, risaltandone il valore di ricerca verso un linguaggio essenziale e stilizzato.

Maggior informazioni qui

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LOMBARDIA | Kandinskij, il cavaliere errante. In viaggio verso l’astrazione | 15 marzo – 9 luglio 2017 | MUDEC, MILANO

Dal 15 marzo il MUDEC di Milano rende omaggio a Vasilj Kandinskij. Interessante il punto di vista dell’esposizione, che si concentra sul metodo quasi scientifico dell’artista nell’elaborare il suo codice simbolico di lettura del reale. In particolare emerge il tema del viaggio come metafora di avventura cognitiva e di esplorazione della realtà, che diventa la cifra riassuntiva della sua stessa esistenza.

Maggiori informazioni qui

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LIGURIA | Modigliani | 16 marzo – 16 luglio 2017 | Palazzo Ducale, GENOVA

Dal 16 marzo al 16 luglio il Palazzo Ducale di Genova ospita la mostra monografica di Amedeo Modigliani, protagonista del fermento culturale della Parigi del primo Novecento e attento osservatore dei caratteri umani, che emergono nei suoi ritratti, introspettivi e sensuali. Il suo studio sulla figura tende all’essenzialità della forma, all’eleganza della stilizzazione e nasce dal profondo interesse dell’artista verso l’arte primitiva, etrusca e greca.

Maggiori informazioni qui

Elena Casagrande & Claudia Carbonari

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