William Turner (Londra, 23 aprile 1775 – Chelsea, 19 dicembre 1851)

Sublime, dal latino Sublimis, è la manifestazione del bello e del grande, nel loro più alto grado.

Il Sublime trascina gli ascoltatori non alla persuasione, ma all’estasi: perché ciò che è meraviglioso s’accompagna sempre a un senso di smarrimento, e prevale su ciò che è solo convincente o grazioso, dato che la persuasione in genere è alla nostra portata, mentre esso, conferendo al discorso un potere e una forza invincibile, sovrasta qualunque ascoltatore.

Pseudo Longino, Trattato del sublime

 

Bello e sublime sono entrambi oggetti di un giudizio estetico e quindi hanno alcuni aspetti in comune; ma, più che questi aspetti, saltano agli occhi le differenze considerevoli: il bello è legato alla forma e alla qualità, il sublime alla mancanza di forma e quantità.

Immanuel Kant, Critica del giudizio

L’artista che più rappresenta l’estetica del Sublime è William Turner.

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