Libertà di espressione in ambito accademico

Il professor Ezra Ovadia dell’Università di Tel Aviv ha redatto nel 2006 un articolo partendo da un dibattito tenutosi all’università ebraica di Gerusalemme. Il dibattito ruotava intorno ad un controverso corso, dal titolo Feminism Rejected, tenuto nel 2000 da Martin Van Creveld, esperto di Storia militare. Il professore aveva espresso le proprie opinioni riguardo la superiorità dell’uomo sulla donna e aveva spiegato le ragioni per cui il movimento femminista non avesse ottenuto risultati significativi e fosse quindi da ritenersi fallimentare. Ovadia ha evidenziato come il contenuto del corso potesse essere considerato fonte di denigrazione e incitamento all’odio. Il corso violava, inoltre, il principio di dignità umana, un principio che per la sua stessa natura deve essere riconosciuto ad ogni uomo in quanto parte costituente dell’umanità a prescindere da ogni differenza. È doveroso a questo punto analizzare l’eventuale legittimità di un corso di questo genere partendo dalla libertà di espressione in ambito accademico: la libertà deve essere assoluta, arrivando a comprendere la possibilità di tenere corsi discriminatori ed offensivi, oppure è opportuno limitarla con accorgimenti e restrizioni nel rispetto della dignità della persona al fine di salvaguardare e garantire la civile convivenza? Nel suo articolo Ovadia riporta opinioni opposte sul tema della libertà di espressione. Da una parte l’opinione del filosofo britannico John Stuart Mill, favorevole ad una totale libertà di espressione poiché le posizioni dominanti al momento o politicamente corrette potrebbero essere errate e l’esclusione di altre teorie potrebbe portarci a non riconoscere l’opinione corretta. Sempre secondo Mill, inoltre, l’opinione comune e quella divergente potrebbero non essere abbastanza persuasive e potrebbe diventare necessario fare una sintesi tra le due posizioni. Inoltre, il dibattito con coloro che sostengono posizioni palesemente sbagliate serve a rafforzare le nostre opinioni: potremmo esserci dimenticati il perché avevamo originariamente sostenuto quella posizione e lo scontro con un’opinione divergente ci aiuterebbe a confermare la nostra scelta.

All’opposto di tale posizione, riporta Ovadia, si schiera la ricercatrice australiana Katherine Gelber, esperta nel campo della libertà di parola e della regolamentazione del discorso pubblico. Secondo la Gelber è necessario limitare la libertà di espressione in ambito universitario dato che lo status di accademico conferisce un prestigio e un’autorevolezza che non possono essere appannaggio di opinioni troppo controverse.

Tenuto conto del dibattito riportato da Ovadia, l’ipotesi di censurare a priori il corso rischierebbe di ledere la libertà di insegnamento e con essa la libertà di espressione. Nell’intento di eliminare dall’approfondimento scientifico ogni argomento considerato scomodo e urticante si correrebbe il rischio di commettere gli stessi errori perpetrati a suo tempo da sistemi dittatoriali, come ad esempio quello dell’Italia fascista quando ai professori universitari fu chiesto di giurare fedeltà al regime.

Una soluzione immediata potrebbe concretizzarsi nella possibilità – da parte dello studente – di rinunciare a priori alla frequenza del corso rivendicando così la propria libertà di scelta e di ascolto. Sarebbe invece più auspicabile considerare la necessità di organizzare corsi accademici sotto forma di lezioni interattive che da un lato contribuirebbero ad impedire intenzioni o azioni propagandistiche a sostegno di una qualche ideologia, dall’altro permetterebbero punti di vista divergenti utili allo studente e al docente per esprimere il proprio pensiero nella più totale sicurezza e nel più indiscusso rispetto.

A prescindere dall’esito della questione trattata, il dibattito è molto attuale in particolare nella società occidentale che ha fatto della tolleranza, almeno formale, la sua cifra distintiva. Ogni giorno i media offrono idee sempre più controverse e politically incorrect da parte di politici e opinionisti desiderosi di imporsi nel saturo mercato dell’informazione. Solo posizioni particolarmente esagerate e caricaturali riescono ad emergere dal continuo flusso informativo indifferenziato. Questi problemi interessavano già l’epistemologo Karl Popper, che nel 1945 proponeva il cosiddetto paradosso della tolleranza: una società estremamente tollerante a tutte le idee è destinata a collassare poiché le idee intolleranti finiranno per trionfare e porre fine alla tolleranza stessa. Per Popper è quindi necessario un certo margine di intolleranza contro coloro che si proclamano apertamente intolleranti e discriminatori. Facile è segnare come intolleranti posizioni esplicitamente eversive o violente, mentre ben più complesso è definire il raffinato e argomentato maschilismo del professor Van Creveld. Come evidenziato da Ezra Ovadia, al docente è offerto un ben remunerato posto in una università pubblica, la più antica dello Stato di Israele. In tal modo lo Stato stesso finisce per legittimare posizioni contrarie alle più elementari norme del diritto contemporaneo. Il problema, quindi, è anche quello di dare una definizione ontologica del concetto di intolleranza, rapportandola al contesto socio-culturale occidentale e vederne i presupposti e gli effetti.

Costruire un mondo dove le differenze biologiche sono fonte di discriminazione è effettivamente pericoloso poiché potrebbe giustificare ogni sorta di discriminazione di qualsiasi tipo, ad esempio nei confronti dei calvi, bassi, sordi, ovvero dell’intero genere umano. Al fine di impedire un simile accadimento è auspicabile un agire collettivo che prenda forma e acquisti progressivamente forza entro la collettività stessa.

 

Ilaria Billeri, Daniela Lucatelli, Pierluigi Bolioli

 

Ilaria Billeri, 22/05/1972 Pontedera, laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Pisa, docente di Lingua e Letteratura Inglese e francese, attualmente allieva magistrale del Corso di Laurea in Filosofia e Forme del Sapere, autrice di componimenti poetici editi in riviste e collane di poesia e narrativa.
 
Daniela Lucatelli, Viareggio. Laurea in Lettere presso l’Università di Pisa. Insegnante di Lettere. Attualmente iscritta al corso di laurea in filosofia e forme del sapere a Pisa.
 
Pierluigi Bolioli, dottore magistrale in storia, studente della laurea magistrale in filosofia.
 
[Photo credits: unsplash.com]
 
Sul tema dell’informazione si è confrontato anche un altro gruppo di studenti dell’Università di Pisa in questo articolo.

Maggio 2017: una fioritura di eventi e festival

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Siamo ormai a primavera inoltrata e le giornate sono piacevolissime da passare all’aperto. Sono molte le città che ci offrono un buon motivo per uscire di casa, anche con iniziative culturali. A maggio fioriscono i festival culturali e letterari da Nord e Sud: l’offerta è varia ma il filo rosso sembra essere solo uno: la necessità di riscoprire il valore di ciò che ci interessa come essere umani. Vediamo insieme ciò che di meglio e di originale ci offre il nostro Paese per il mese di maggio.

 

festival-diritti-umani-2017LOMBARDIA| Festival dei diritti umani | Milano 2-7 Maggio 2017

Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche.
La Triennale di Milano ospita la seconda edizione del Festival dei diritti umani dal 2 al 7 maggio 2017, organizzato da Reset con il patrocino della Presidenza della Camera dei deputati, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Città Metropolitana di Milano, del Comune di Milano, dell’Ordine degli Avvocati di Milano e di Amnesty International.
 
L’attenzione per quest’anno è sulla libertà di espressione, questione sempre più delicata e complessa, come dimostrano i fatti di cronaca internazionale: chiusure di giornali, incarcerazioni di giornalisti, i limiti del web e dei social network, in molte (troppe) nazioni manca ancora totalmente il diritto di liberà di pensiero e di comunicazione.
«La libertà d’espressione non ha frontiere, neppure in quest’epoca in cui la grandezza del mondo può essere rimpicciolita nello schermo del nostro smartphone. La libertà d’espressione è fatta di parole e azioni.» Il festival, articolandosi tra incontri, documentari, mostre, convegni e conferenze con le scuole, vedrà numerosi ospiti, molti dei quali giornalisti e giuristi.
 
Un Festival che sottolinea la necessità di interrogarsi sui confini fragili della libertà di espressione: da un lato il diritto fondamentale da riconoscenza ad ogni uomo e donna del mondo, dall’altro l’abuso di tale di diritto che sfocia in minacce, offese, bullismo e cyberbullismo.
L’ingresso al Festival dei Diritti Umani è libero, fino ad esaurimento posti.

Programma completo: qui

home2017_festivalVENETO | Rovigoracconta | Rovigo 4-7 maggio 2017

Da giovedì 4 maggio a domenica 7 maggio, Rovigo si colora di libri e musica, con il festival Rovigoracconta, giunto alla sua quarta edizione, organizzato dall’Associazione Culturale Liquirizia.
 
Cerca la meraviglia è il filo conduttore di questa nuova edizione che porta musicisti, scrittori e teatranti a invadere le piazze e le vie del centro storico di Rovigo. Una quattro giorni che vedrà numerosi ospiti importanti nel panorama culturale nazionale e locale: Andrea Scanzi, Mauro Corona, Luca Bianchini, Red e Chiara Canzian, Nicolò Fabi e molti altri.
 
Progetto inedito, pensato e creato per Rovigoracconta al quale hanno deciso di prendere parte Manuela Dago, Francesca Genti, Francesca Gironi, Alessandra Racca e Silvia Salvagnini, cinque poetesse italiane che hanno accettato la sfida di redigere il nuovo manifesto della poesia femminile italiana.
 
Programma completo: qui
 
17991334_1659833024326511_1881037850217348481_oVENETO | Gourmandia, le terra golose del Gastronauta | S. Lucia di Piave TV 13-14-15 Maggio
 
La materia come veicolo del gusto con i tanti artigiani e chef presenti alla seconda edizione di Gourmandia. Dal 13 al 15 maggio 2017 all’Ex Filanda di Santa Lucia di Piave (Treviso) ritorna, per la seconda edizione, Gourmandia – Le Terre Golose del Gastronauta.
 
Una tre giorni che metta a tema la necessità di riscoprire la materia, attraverso il racconto dei tanti artigiani del gusto e degli chef che lavorano ogni giorno per valorizzarla attraverso i loro piatti. 
Oltre duecento gli artigiani che porteranno il meglio dello loro specialità, selezionate da Davide Paolini in tutta Italia. Numerosi gli eventi e gli showcooking che articoleranno il programma. Tra gli ospiti di questa edizione: Antonia Klugmann, Nicola Portinari, Riccardo De Pra, Denis Lovatel, Valeria Mosca, Tino Vettorello e molti altri.
 
L’ingresso è a pagamento.
Programma completo: qui 
 
img042Friulia Venezia Giulia | Festival Vicino/Lontano | Udine 11-14 maggio 2017
 
Utopia il filo conduttore della nuova edizione del Festival Vicino/lontano in programma a Udine dall’11 al 14 maggio 2017. Oltre 200 i protagonisti che saranno ospiti in un centinaio di appuntamenti, tra questi: Giacomo Marramao, Frank Furedi,  Ferruccio De Bortoli, Luciano Floridi, Andrew Spannaus, Gian Antonio Stella, Giovanna Botteri, Alessandro Orsini, Lucio Caracciolo, Pier Aldo Rovatti e Padre Alejandro Solalinde, candidato al Premio Nobel per la Pace 2017. Sabato 13 maggio, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, la consegna del Premio Terzani a Sorj Chalandon con La quarta parete.

Siamo capaci di ripensare il futuro come armonia globale delle differenze e dell’inclusione? Intorno a questa domanda si articoleranno lezione magistrali di grande rilievo culturale e filosofico, mostre e altri spettacoli.Novità di grande rilievo a vicino/lontano 2017 è la collaborazione attivata con un ente prestigioso e autorevole, l’Institute of ideas di Londra, che ha scelto il festival di udine per realizzare il primo evento “satellite” in italia del Festival “Battle of ideas”, ogni anno di scena a Londra al Barbican Centre.
 
Programma completo: qui
 
c43lse2xaaugzbfToscana | Festival Dialoghi sull’uomo | Pistoia 26-28 maggio 2017
 
Giusto all’ottava edizione, Dialoghi sull’uomo, festival dell’antropologia contemporanea, si terrà dal 26 al 28 maggio 2017.

«La cultura ci rende umani. Movimenti, diversità e scambi» è il tema del 2017, che richiama la nomina della città toscana a Capitale Italiana della Cultura.

Per questa edizione 25 incontri di profilo internazionale, rivolti a un pubblico intergenerazionale e eterogeneo.
 
Dialoghi sull’uomo si conferma come un nuovo modo di fare approfondimento culturale, sia per la scelta antropologica che per la produzione dei contenuti culturali. Al centro la declinazione plurale del concetto di cultura che rappresenta una delle grandi rivoluzioni conoscitive del Novecento e che ci ha permesso di relazionarci all’umanità intera con nuovi occhi e con nuove prospettive.
 
«Novità di questa edizione è la nascita del Premio Internazionale Dialoghi sull’uomo, conferito a una figura del mondo culturale che con il proprio pensiero e la propria opera abbia testimoniato la centralità del dialogo per lo sviluppo delle relazioni umane.» Vincitore di questa prima edizione è l’autore israeliano David Grossman, ospite sabato 27 in Piazza del Duomo.
 
Programma completo: qui
 

TRENTINO | Grazia Toderi e Orhan Pamuk. Words and Stars | MART, Rovereto

Il MART di Rovereto presenta il lavoro a quattro mani di Grazia Toderi, artista padovana di fama internazionale, e di Orhan Pamuk, premio Nobel per la letteratura 2006.

L’opera si compone di tre grandi installazioni multi schermo in cui si fondono immagini e testo. L’artista e lo scrittore portano avanti una personale riflessione sull’innata vocazione dell’uomo a interrogare le stelle, sulla sua curiosità cosmologica e sul suo insaziabile desiderio di esplorare lo spazio. Un lavoro che trova un perfetto equilibrio espressivo in un unico corpo visivo e letterario.

Fino al 2 luglio. Maggiori informazioni qui.

VENETO | The Boat is Leaking. The Captain Lied | 13 maggio – 26 novembre 2017 | Fondazione Prada, Venezia

La Fondazione Prada di Venezia inaugura, il 13 maggio, un interessante progetto transmediale curato da Udo Kittelmann. Un lavoro che nasce dal confronto tra lo scrittore e regista Alexander Kluge, l’artista Thomas Demand, la scenografa e costumista Anna Viebrock. La mostra − attraverso diversi linguaggi come il cinema, l’arte e il teatro − esplora le criticità del presente attraverso il lavoro d’indagine e cronaca dei tre autori. Punto di partenza: la citazione della tragedia Giulio Cesare di William Shakespeare: «scatenata è ormai la gran tempesta, e tutto adesso è rischio».

Fino al 26 novembre 2017. Maggiori informazioni qui.

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VENETO | Lost in Arcadia | 6 maggio – 25 giugno 2017 | Museo Bailo, Treviso

Sabato 6 maggio alle ore 18.30 inaugura la mostra Lost in Arcadia, curata da Andrea Bruciati ed allestita nelle sale temporanee del museo Bailo di Treviso. L’intento è quello di suscitare una riflessione leggera e drammatica sulla condizione umana contemporanea, ma vuole anche omaggiare un intellettuale quale Giovanni Comisso che di queste istanze è stato anticipatore sottile e prezioso. Le opere selezionate sono una quarantina (tra gli altri troviamo Arturo Martini, Paolo Gioli, Lucio Fontana, Ernst Ludwig Kirchner e Filippo De Pisis) e possiedono dunque la medesima temperatura dello scrittore, immoralista per vocazione, credente soltanto nei sensi, refrattario alle idee e docile all’istinto, disposto alla letteratura ‘non per pensare, ma solo per seguire gli incanti’.
Le opere invaderanno anche lo spazio di Ca’ Dei Ricchi, con inaugurazione sabato 20 maggio alle ore 18.30, grazie ad una collaborazione del Comune ed i Musei Civici di Treviso con l’associazione TRA – Treviso Ricerca Arte. Anche durante questo mese Ca’ dei Ricchi intende intrattenere il suo pubblico con le sue vulcaniche attività, dalle conferenze sull’arte contemporanea curate da Carlo Sala alla proiezione di film che hanno fatto la storia del cinema della metà del Novecento, mentre il 31 maggio si chiuderà la rassegna musicale TRAcce di Jazz.

Maggiori informazioni sulla mostra qui.
Calendario appuntamenti di TRA qui.

 

Elena Casagrande & Claudia Carbonari

[Immagini tratte da Google Immagini]

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