L’amore e l’uomo: l’ultima lotta tra Nolan e la scienza

Approcciarsi alla filosofia non è impresa facile. Si può facilmente incappare in stati di confusione e perplessità quando si affrontano parole come l’Essere, il Soggetto, l’Ermeneutica, l’Infinito; espressioni nella qualità di Per sé, In sé; oppure contrapposizioni in termini di Realtà/Apparenza, Immaginazione/Meraviglia, Origine/Provenienza, Metafora/Teoria. Per fortuna, però, esistono molteplici strade per impedire qualsivoglia scoraggiamento e il cinema è una di quelle. Molto spesso infatti, e soprattutto negli ultimi decenni, l’arte cinematografica ha cercato l’origine e il senso del tutto tramite immagini e suoni grazie al lavoro di grandi cineasti che hanno offerto un alternativo approccio alla filosofia per il grande pubblico. Pionieri del calibro di Hitchcock, Bergman, Fellini, Kubrick e i più contemporanei da Anderson a Lars Von Trier, da Sorrentino ai Fratelli Coen hanno tentato l’impresa. E forse ci sono anche riusciti, come piccoli filosofi del grande schermo, tratteggiando le loro opere con temi fondativi della vita umana.

Tra i tanti autori che si potrebbero aggiungere alla lista ce n’è uno che ha fatto del proprio lavoro e del cinema un mezzo di riflessione: Christopher Nolan, l’amante del tempo per eccellenza. Infatti l’inesorabilità del passato, il contorcersi degli attimi e l’orologio impazzito e molleggiante sono i suoi cavalli di battaglia e Interstellar (2014) può rappresentare un punto cruciale del suo percorso speculativo.

È innanzitutto un film di fantascienza: un miscuglio tra fisica quantistica e passioni umane, nell’apparente caos di un tempo capriccioso e mutevole; un legame tra soggetto individuale e un’umanità che deve essere salvata; un amore tra un padre e una figlia, forte abbastanza da condurre l’intera trama in una missione quasi senza speranza. Non sorprende, dunque, che Nolan abbia ricevuto molteplici critiche: molti fisici, infatti, hanno storto il naso, soprattutto tenendo presente come dalla nascita della teoria della relatività di Einstein la stessa comunità scientifica viaggi su binari opposti, ma contemporaneamente confermati nella loro veridicità da complesse proporzioni matematiche.

Polemiche scientifiche a parte, non possiamo ignorare il fulcro della trama cioè l’amore. La passione più complessa dell’essere umano, infatti, rappresenta nell’opera il filo conduttore tra tempo e spazio apparentemente infiniti e così strettamente legati. Un amore che cerca di divincolarsi tra l’individuale e l’assoluto e anzi, che si propone esso stesso il collante per entrambe le dimensioni. Un amore come unico mezzo di comunicazione.

Nell’ottica di Nolan quest’idea è possibile e la storia della filosofia, forse, potrebbe dargli ragione. Già agli albori della cultura greca, infatti, l’amore ebbe un forte rilievo poiché assunse la mansione di intermediario tra l’uomo e gli dèi. Una passione non propriamente divina, come invece fu sottolineato dai posteri medievali, ma piuttosto un dono concesso all’uomo dall’Olimpo. Un dono capace di sancire un importante canale di comunicazione. Perché, di partecipazione si parla in Interstellar e di parola come ricerca del sapere nel Simposio. Potremmo interpretarlo in questi termini come una sorta di purgatorio a un passo dall’unità dell’essere, a un passo dal dipanarsi del tutto. Tutto questo però sembra non bastare: il bottino è troppo grande per l’uomo, il suo respiro sembra affannarsi durante il cammino, i sensi si affievoliscono, la ragione via a via leggermente si appanna.

Nolan, infatti, cerca di andare oltre. Vuole che l’amore oltrepassi l’ultimo scoglio, che esso possa, sfruttando l’infinità del tempo e dello spazio, unire la soggettività dei protagonisti al futuro dell’umanità nell’oggettività ancora troppo oscura dello spazio. Continuando nell’itinerario offertoci dalla filosofia, è nell’Ottocento che possiamo intravedere un’alternativa: con il lavoro di Hegel, infatti, il soggetto non è solo in grado di sposarsi con l’Assoluto oggettivo, ma esso stesso nel proprio dipanarsi, si scopre alla base di esso. È questa l’illuminazione che il regista cerca: scoprendosi, scontrandosi, liberandosi, infatti, la soggettività dell’uomo capisce di essere essa stessa il fulcro del tutto. Un soggetto che non si sacrifica per una causa esterna a sé, come vorrebbe la metafisica classica, ma che tramite l’amore sacrifichi sé stesso per sé stesso e per l’altro come Gesù Cristo sulla croce. È in questo modo che il Soggetto si propaga come Amore. Un amore che parte dal limite dell’individuo e che si libera esponenzialmente verso ciò che gli era ignoto.

Basta avere il coraggio di prenderlo, il bisogno di possederlo, l’affetto nel sacrificarlo. Insomma, un amore che si fa Uomo, che si scopre come tale nel momento in cui ottiene la responsabilità della libertà, il rischio della perdita, la consapevolezza di non potersi più tirare indietro davanti sé stesso e all’Assoluto che rappresenta.

 

Simone Pederzolli

 

[Photo credit space.com]

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Film selezionati per voi: agosto 2017!

Agosto è agosto. È torrido, quasi infiammato. È il mese delle ferie ma quasi quasi è meglio stare a casa, che almeno lì c’è un ventilatore o magari il condizionatore. E allora, se volete intrattenervi in un pomeriggio o in una serata tranquilla in compagnia di film di qualità, segnatevi questi titoli!

 

FILM IN USCITA

la chiave di sophia monolith-poster-locandina-2017Monolith – Ivan Silvestrini
Nel desolato panorama delle sale cinematografiche estive sono diversi i film che questo mese meritano almeno una visione in sala. Tra questi c’è un’interessante esperimento italiano che unisce tra loro thriller e dramma ispirandosi al cinema americano senza scimmiottarlo malamente. La protagonista Sandra resta chiusa fuori dalla sua Monolith, la macchina più sicura al mondo, costruita per proteggere i propri cari da qualsiasi minaccia. Suo figlio David è rimasto al suo interno, ha solo due anni e non può liberarsi da solo. Intorno a loro il deserto, per miglia e miglia. Riuscirà la donna a salvare il proprio piccolo dai pericoli di questa temibile intelligenza artificiale? Tesissimo e coinvolgente, Monolith è una riuscita sorpresa per il nostro cinema di genere. USCITA PREVISTA: 12 AGOSTO 2017

a-ciambra la chiave di sophiaA ciambra – Jonas Carpignano
Ancora cinema italiano grazie all’uscita nelle sale del bellissimo “A ciambra”, la pellicola che ha conquistato il premio come miglior film europeo alla Quinzaine des Réalisateurs nell’ultimo festival di Cannes. La storia segue la vita del quattordicenne Pio Amato, nato e cresciuto nella piccola comunità Rom nei pressi di Gioia Tauro, e del suo rapporto con il fratello Cosimo. Quando un evento tragico li dividerà, per il giovane protagonista le cose inizieranno a farsi molto complicate. Un esempio di cinema iperrealista da non perdere per scoprire le grandi potenzialità autoriali del cinema italiano d’oggi. USCITA PREVISTA: 31 AGOSTO 2017

dunkirk la chiave di sophiaDunkirk – Christopher Nolan
Inutile negarlo: il ritorno dietro alla macchina da presa del regista di “Inception” e “Intersellar” è atteso come l’evento cinematografico dell’anno. Un grandissimo film di guerra su una delle operazioni militari più incredibili della Seconda Guerra Mondiale. Una storia di coraggio e determinazione, priva di sangue e retorica. Un piacere per gli occhi da ammirare tassativamente in una sala cinematografica. Con questo film Nolan non si limita a mostrare allo spettatore le sue straordinarie conoscenze tecniche del mezzo cinematografico, ma carica la Storia di un’emozionante componente umana che rende tutto ancora più spettacolare. In una parola: imperdibile. USCITA PREVISTA: 31 AGOSTO 2017

 

UN DOCUMENTARIO

la-principessa-e-laquila la chiave di sophiaLa principessa e l’aquila – Otto Bell
La vera storia di Aisholpan, tredicenne mongola che ha il sogno di diventare la prima cacciatrice di aquile donna nella Storia, una professione che in genere, è riservata solo agli uomini del suo Paese. Il film annovera tra i suoi protagonisti anche la giovane star di “Guerre Stellari” Dasy Ridley. Bellissima storia di passaggio generazionale e affermazione del sé, “La principessa e l’aquila” sarà disponibile in dvd a partire proprio dal mese di agosto. Una pellicola da non perdere, da far vedere specialmente ai più piccoli.

 

UNA SERIE TV

Boris – boris-la-chiave-di-sophiaItalia, 2007-2010
Anche voi talvolta trovate ridicole le fiction di Rai 1 con preti investigatori, ragazze belle ma incapaci di recitare, luci sparate e una trama strappalacrime? Allora Boris è la serie tv che fa per voi. Boris mette in scena le disavventure di un regista e della sua squadra di attori e tecnici, impegnati a realizzare la fiction Gli occhi del cuore. Pur essendo ormai un po’ datata, Boris rimane una riflessione attuale e divertente sulla televisione italiana e, in fondo, sull’intero Paese.

 

Alvise Wollner & Lorenzo Gineprini

 

 

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