Film selezionati per voi: maggio 2017!

Con il mese di maggio, la nostra rubrica Selezionati per voi si presenta a voi lettori carica di novità. Ebbene sì, complice la primavera (e un sempre più coeso lavoro di squadra) abbiamo deciso di rinnovare questo tassello della nostra attività editoriale, sperando in tal modo di soddisfare al meglio le vostre curiosità sul mondo dei libri e dei film.

Curiosi di scoprire il risultato delle nostre confabulazioni? Abbiamo scelto di ampliare il ventaglio delle nostre recensioni per proporvi un contenuto più curato e più ricco; per questo motivo è stato inevitabile disgiungere le recensioni bibliografiche da quelle cinematografiche. Per quanto riguarda i film, di mese in mese nel nostro articolo potrete trovare le consuete prossime uscite, arricchite da documentari, classici del cinema, film d’animazione serie tv. Per quanto riguarda invece i libri, vi rimandiamo all’articolo di questa mattina: eccolo!

Speriamo che la nuova veste di questa rubrica vi possa piacere! L’appuntamento dunque è sempre qui, vi aspettiamo ogni primo sabato del mese!

 

FILM IN USCITA

tanna la chiave di sophiaTanna − Martin Butler, Bentley Dean
Moderna e stravagante rivisitazione dell’intramontabile storia di Romeo e Giulietta, ambientata nei paesaggi incontaminati dell’arcipelago di Vanuatu (nel sud del Pacifico). Con una regia poetica e coinvolgente i registi Butler e Dean seguono le vicende degli innamorati Wawa e Dain senza mai scadere nella stucchevole retorica del mélo hollywoodiano. In quest’ennesima trasposizione cinematografica, la storia di Shakespeare mostra ancora una volta la sua eterna bellezza e adattabilità a ogni situazione temporale e scenografica. Un film di nicchia che vi regalerà emozioni inaspettate. USCITA PREVISTA: 4 MAGGIO 2017
 
la chiave di sophia a-monster-calls-2016-movie-posterSette minuti dopo la mezzanotte − Juan Antonio Bayona
Indiscusso trionfatore all’ultima edizione dei premi Goya, insieme a La vendetta di un uomo tranquillo, il nuovo film di Juan Antonio Bayona è un commovente manifesto della lotta contro il bullismo. Con un cast stellare che include Liam Neeson, Sigourney Weaver e Felicity Jones, il film merita una visione soprattutto per i suoi straordinari effetti visivi, curati da Mariano Alvarado e Eloy Cervera. Ogni giorno, sette minuti dopo la mezzanotte, una creatura gigante prende vita dai sogni del dodicenne Conor, vittima di bullismo a scuola, costretto a vivere con una nonna scontrosa. La Creatura inizierà a raccontare a Conor delle storie che aiuteranno il ragazzo nel suo percorso di crescita verso l’età adulta. USCITA PREVISTA: 18 MAGGIO 2017
 
orecchie la chiave di sophia
 Orecchie – Alessandro Aronadio

Il film italiano più sorprendente di questa stagione (almeno fino ad ora) porta la firma del regista e sceneggiatore Alessandro Aronadio che, al suo secondo lavoro dietro la macchina da presa, è riuscito a confezionare un vero e proprio gioiello di comicità surrealista. Un uomo si sveglia una mattina con un fastidioso fischio alle orecchie. Un biglietto sul suo frigo recita: “È morto il tuo amico Luigi. P.S. Mi sono presa la macchina”. Peccato che lui non si ricordi proprio chi sia questo Luigi e per scoprirlo inizierà un’incredibile viaggio a piedi che lo porterà a incontrare un’incredibile galleria di personaggi indimenticabili. Presentato all’ultima Mostra del cinema di Venezia e finanziato da Biennale College, questo road movie pedestre in bianco e nero è il film da non perdere al cinema questo mese. USCITA PREVISTA: 18 MAGGIO 2017

 

UN DOCUMENTARIO

tutti-a-casa la chiave di sophia

Tutti a casa: Inside Movimento 5 stelle − Lise Birk Pedersen

Come apparirebbe la nostra situazione politica se a raccontarla sul grande schermo fosse un regista europeo? Se almeno una volta, prima d’oggi, vi siete posti questo interrogativo allora Tutti a casa: Inside Movimento 5 stelle è il documentario che fa per voi. Partendo dalle elezioni politiche del 2013 la regista danese Lise Birk Pedersen segue l’ascesa al potere del Movimento di Grillo raccontandone gli aspetti che l’hanno portato alla ribalta e le tantissime contraddizioni interne che lo caratterizzano ancora oggi. Una grande storia d’attualità raccontata in diversi momenti con un montaggio troppo retorico e invasivo ma che nel complesso, superati gli imbarazzanti stereotipi iniziali, ci fornisce un’analisi coerente e lucida di come si sia trasformata in pochi anni una delle realtà politiche più importanti della scena politica italiana.

 

UN CLASSICO

LA CHIAVE DI SOPHIa gioventu_bruciata_locandinaGioventù Bruciata – Nicholas Ray, 1955

Un breve spaccato della vita di Jim Stark, giovane ribelle diciassettenne; cresciuto tra violenza e problemi caratteriali, figlio di genitori privi di stimoli e che non sanno educarlo come dovrebbero. Il film si snoda tra risse e corse in auto, incontri d’amore e amicizia, arrivando ad una fine drammatica, simbolo di un brusco e simbolico passaggio dalla giovinezza all’età adulta. Uno dei film più iconici e mitici del cinema, ha consacrato James Dean nell’immaginario collettivo come ribelle senza tempo, simbolo di libertà emotiva nell’America degli anni ’50. Ancora oggi rappresenta l’inadeguatezza dei giovani, in un mondo che più di allora corre senza fermarsi.

 

UN FILM D’ANIMAZIONE

persepolis la chiave di sophiaPersepolis – Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud

Tratto dall’omonimo fumetto autobiografico scritto dalla Satrapi, Persepolis racconta la storia recente dell’Iran attraverso gli occhi della piccola Marjane, bambina energica e curiosa, cresciuta in una famiglia borghese di Teheran. La sua vita attraversa i periodi più bui del moderno Iran, dalla guerra con l’Iraq, alla fine del regime dello Scià, fino alla rivoluzione islamica che ha portato al potere l’ayatollah Khomeyni. Persepolis si presenta come un film d’animazione diverso: la scelta del bianco e nero sembra richiamare al teatro delle ombre; le figure morbide, disegnate con rotondità, cercano di smorzare la drammaticità della storia narrata, che attraverso lo sguardo vispo ed esuberante della piccola Marjane, diverte e fa sorridere in più di un momento. Ancora una volta l’animazione si rivela la scelta migliore per raccontare eventi di questo genere, riuscendo ad andare in profondità.

 

UNA SERIE TV 

413fcm26gql-_sy300_-chiave-di-sophiaHouse of cards – Stati Uniti d’America, 2013 – in produzione

Seguire le elezioni politiche è sempre avvincente… e da quando esistono le maratone Mentana ancora di più! Le elezioni americane poi hanno un fascino particolare e tutti abbiamo assistito con il fiato sospeso al duello Clinton-Trump. Ma come funziona davvero la politica statunitense? Come si conquistano i voti per far passare le leggi? Se siete pronti ad inoltrarvi nelle regioni più torbide della politica americana, allora abbandonate la vostra idea di american dream e seguite Claire e Frank Underwood nei retroscena del potere.

 
 …preoccupati per la sorte delle nostre selezioni letterarie? Eccole qui!
 
Alvise Wollner, Lorenzo Gardellin, Lorenzo Gineprini
 
 
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Claire Underwood, il femminismo nel cinismo

Un personaggio moralmente disgustoso può essere un simbolo del femminismo? Claire Underwood, protagonista di House of Cards, una delle migliori serie tv degli ultimi anni, è una fredda e cinica manipolatrice. In accordo con il marito, ma talvolta anche contro di lui, Claire non si ferma di fronte a nulla pur di perseguire i propri interessi e accumulare potere, nemmeno di fronte alla madre malata di cancro.

Molti l’hanno paragonata a Lady Macbeth, eppure Claire è una donna molto più indipendente.  Il personaggio di Shakespeare è prima di tutto una moglie. Il nome con cui è passata alla storia non è il suo ma quello del marito. E per quanto perfidamente geniale, Lady Macbeth è solo una consigliera, mai un’esecutrice diretta. I suoi piani servono a sostenere e rafforzare il marito, ma nel corso della tragedia non emerge mai un suo progetto, che si possa sovrapporre o scontrare con quello del marito. Al contrario Claire ha una forte volontà autonoma; se aiuta il marito è perché crede di poter raggiungere più rapidamente i suoi obiettivi restando al suo fianco. Infatti non esita ad abbandonarlo quando inizia a percepirlo come un ostacolo, e gli torna accanto solo dopo aver ricevuto la promessa di diventare Vice Presidente.

Inoltre Lady Macbeth è una madre mancata. Per garantire il successo dell’omicidio del re Duncan ella prega così:

«venite, o voi spiriti che vegliate sui pensieri di morte, in quest’istante medesimo snaturate in me il sesso […]
Venite alle mie poppe di donna, e prendetevi il mio latte in cambio del vostro fiele, o voi ministri dell’assassinio!
»1

Come in un patto con il diavolo, in cambio della riuscita del suo piano Lady Macbeth rinuncia alla possibilità di avere figli, all’aspetto più importante della sua femminilità. E proprio questo, secondo Freud, che la porta ad impazzire, infrangendo una determinazione «che sembrava tratta dal più duro metallo»2. Si può «facilmente capire la malattia della donna, la trasformazione della crudeltà in rimorso, come reazione all’impossibilità di avere figli»3. Ella si rende conto che il prezzo pagato è stato troppo alto, che il potere non ha senso poiché in cambio ha rinunciato alla sua essenza di donna, al compito più prezioso che aveva come essere umano.

Claire Underwood ha un rapporto ben diverso con la maternità. Ha avuto 3 aborti, due quando era troppo giovane per crescere un bambino, uno durante la campagna elettorale del marito Frank, quando i due non avevano né il tempo né la disponibilità emotiva per avere un figlio. Al contrario di Lady Macbeth, schiacciata dal rimorso, Claire non accetta che qualcuno la faccia vergognare o sentire in colpa per le sue decisioni.  Quando una collega le chiede con malizia “Ma non hai dei rimpianti a non aver avuto figli?”, lei gelida risponde “E tu non rimpiangi mai di averne avuti?”. La maternità non è la cosa più preziosa che una donna possa avere, rinunciarci non la priva delle sue potenzialità o della sua umanità, si possono scegliere altri modi per realizzarsi.

Tracie Egan Morrisey probabilmente esagera quando definisce su jezebel il personaggio interpretato da Robin Wright Penn «un’antieroina e guerriera femminista»4. Claire lotta per i suoi obiettivi, non certo per i diritti di tutte le donne nella società. Eppure così facendo offre senza dubbio un modello femminile fortemente indipendente. Claire persegue con determinazione i suoi (pur discutibili) obiettivi,  non si sottomette di fronte a nessuno, rifiuta le norme sociali sul ruolo della donna che la vincolerebbero ad una posizione secondaria. Anche come first lady Claire non si accontenta di essere solo una comparsa sorridente, ma interviene direttamente nella vita politica; come quando denuncia l’oppressione degli omosessuali in Russia, malgrado il marito le abbia detto di tacere per evitare problemi diplomatici.

Se la descrizione di Claire vi ha ricordato Hillary Clinton, non siete i soli. Anche Michael Dobbs, creatore dei libri da cui è stato tratto House fo Cards, ritiene che la Clinton sia il personaggio politico che oggi più si avvicina a Claire Underwood. «She is a political figure in her own right – behind the scenes, but now increasingly in front of the scenes»5. Dobbs, assistente di Margaret Tatcher negli anni Ottanta, se ne intende di donne forti al potere.

Può darsi che queste signore non ci piacciano, che riteniamo eccessivi i compromessi a cui sono scese per ottenere la loro attuale posizione. Eppure è forse inevitabile che per creare una figura femminile che prima non esisteva si debba avere una determinazione che può sfociare nel freddo cinismo.

Per quanto Claire Underwood non sia certo un modello da imitare per le donne di oggi, con la sua ricerca di indipendenza tesa fino all’estremo, fino a sfilacciarsi e diventare solitudine nell’egoismo, apre una strada. Che forse le donne del futuro potranno percorrere senza bisogno di vendere l’anima al diavolo.

Lorenzo Gineprini

Lorenzo Gineprini: nato nel 1994 a Torino, dove studia Filosofia. Redattore del Brockford Post, collabora anche con altre riviste. Appassionato della Germania e della filosofia tedesca, che ama far dialogare con fenomeni pop contemporanei: dal cinema alla moda, dalla musica alle serie tv.

NOTE:
1. William Shakespeare, Macbeth, Sansoni, Firenze, 1950
2. Sigmund Freud, Saggi sull’arte, la letteratura, il linguaggio, Bollati Boringhieri, Torino, 2015
3. Idem
4. http://jezebel.com/house-of-cards-claire-underwood-is-a-feminist-warrior-1524425272
5. https://www.buzzfeed.com/jimwaterson/you-might-think-that-but-we-couldnt-possibly-comment?utm_term=.mjWL4Z2nb#.ttrBX3GE9

[Immagine tratta da Google Immagini]