Profili di vite: la “finta realtà” dei Social Network

“Mi racconti ancora di quel giorno in cui tu e papà vi siete conosciuti, mamma?”

Ho posto in moltissime occasioni questa domanda. Non mi stancavo mai di riascoltare la loro storia d’amore; l’inizio, le sensazioni, le incertezze, il suo crescere. Certo, in quei lontani anni ’80 era tutto diverso, sicuramente più suggestiva la storia da raccontare.

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Francisco Goya (Fuendetodos, 30 marzo 1746 – Bordeaux, 16 aprile 1828)

Darò una prova per dimostrare coi fatti che non ci sono regole in pittura.

Francisco Goya

Uomo colto e artista originale, Francisco Goya con le sue opere e il suo stile anticipò molte tendenze artistiche di fine Ottocento. Fu pittore di corte, favorito del re Carlo III, e successivamente pittore di camera di Carlo IV. Frequentava nobili e autorevoli committenti, molti dei quali animati da idee politiche liberali e aderenti ai principi del movimento Illuminista. Autore di celebri ritratti di gusto già realista, della produzione di Goya fanno parte anche scene fantastiche, ispirate ai sogni e al mondo soprannaturale. Fu, inoltre, un abile incisore: proprio la produzione grafica, con la sua ampia circolazione, contribuì a diffonderne la fama. È considerato il più grande pittore spagnolo dell’Illuminismo, la sua arte infatti costituisce il superamento dello stile neoclassico e propone un’originale apertura verso il Romanticismo e il Realismo.

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Il tempo per i giovani

Passo tratto dalla tesi Il tempo nella sofferenza di Valeria Genova, relatore Fabrizio Turoldo

(riferimenti a Galimberti Umberto, L’ospite inquietante – Crespi Franco, Tempo vola)

L’uomo spesso si è illuso di poter dominare il tempo misurandolo, ma questa strategia non ha fatto altro che scandire maggiormente i limiti dell’essere umano dinanzi all’eternità: non è più sereno perché tutto ha cominciato a velocizzarsi, il tempo non ha più l’ambito del vissuto, ovvero non è più un tempo soggettivo che accompagna la vita di ogni individuo ma è l’uomo che deve stargli dietro perché oramai il tempo è diventato indifferente verso tutto e tutti.

Quelli che ne pagano maggiormente le conseguenze sono i giovani, a causa dell’accelerazione del mutamento sociale e dei processi di forte differenziazione propri della modernità che li portano a celare una fragilità ed una vulnerabilità emotiva pesanti. Questa sofferenza profonda, diffusa tra le giovani generazioni, è causata principalmente dal nichilismo valoriale che porta ad un senso di insicurezza e precarietà.

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