Una citazione per voi: homo homini lupus di Hobbes

 

• HOMO HOMINI LUPUS •

 

Homo homini lupus è un’espressione latina attribuita al commediografo Plauto e diventata, in età moderna, uno dei pilastri del pensiero etico, giuridico e politico del filosofo britannico Thomas Hobbes (1588-1679). Letteralmente sta a significare che l’uomo è un lupo per il suo simile: nel corso della sua vita, infatti, ciascun uomo non mancherà di ostacolare e prevaricare l’altro da sé, volendo trarre da esso il massimo del vantaggio.

L’analisi antropologica condotta da Hobbes sa essere disarmante, in quanto egli tratteggia i limiti e le debolezze della natura umana con una lucidità che potremmo definire cruda e tagliente. La lettura di Hobbes è sempre stata per me un’esperienza di vita, un modo per riflettere sulle peculiarità della nostra specie e sui rapporti che instauriamo nel corso della nostra esistenza. Hobbes scrive dell’uomo, per l’uomo, da uomo: parla di noi, per noi, come uno di noi. Impossibile dunque non rimanere affascinati dall’obiettività della sua antropologia, presentata per l’appunto con un linguaggio accessibile, elemento da non sottovalutare in materia filosofica!

Nello stato di natura, ovvero in quella particolare situazione che precede l’istituzione di qualsiasi tipo di forma giuridica, ciascun individuo è del tutto uguale ai suoi simili. Va da sé che, se i diritti di cui tutti gli uomini godono si rispecchiano integralmente, e se vi è una totale assenza di leggi, i rapporti tra individui non saranno affatto volti all’amicizia reciproca. Homo homini lupus, per l’appunto, in quanto le forze che alimenteranno i vari rapporti sociali saranno antagonismo, violenza e volontà di sopraffare l’altro.

Hobbes scriveva nel Seicento, ma siamo davvero in grado di smentire, al giorno d’oggi, la sua visione dell’uomo e della vita comunitaria? È sufficiente guardarci attorno e riflettere su alcuni valori propagandati nel complesso dalla comunità mondiale di cui facciamo parte per intuire come antagonismo, violenza e prevaricazione non siano affatto concetti estranei al terzo millennio. Lungi da me il condannare il successo, il benessere economico o la fama, a patto che non li si abbiano raggiunti giocando la parte del lupo. Bisognerebbe davvero rispolverare alcune pagine di Hobbes, per esempio per ripartire dall’uguaglianza di cui tanto ha scritto, per affievolire le discriminazioni e per toglierci di dosso la veste del leone da tastiera. Oppure per fare memoria della vera finalità delle istituzioni politiche, ovvero la realizzazione di una comunità pacifica che consenta lo sviluppo di ogni suo individuo. Ne trarremo sicuramente molti vantaggi!

 

Federica Bonisiol

 

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Una parola per voi: antipatia. Novembre 2019

«Il mese di novembre è il più antipatico che ci sia in tutto l’anno» disse Meg uno scuro dopopranzo, guardando dalla finestra il povero giardino spoglio di tutti i suoi fiori.
«È per questo che io sono nata in quel mese» osservò Jo.
– Louisa May Alcott, Piccole donne

Come dice Meg, la sorella maggiore delle quattro piccole donne protagoniste del celebre romanzo di Louisa May Alcott, il mese di novembre può sembrare antipatico sotto molti punti di vista. L’estate viva, rigogliosa, calda e piene di promesse, è ormai lontanissima. Settembre ha ancora quell’aria frizzante e quel sapore tutto particolare dei nuovi inizi. Ottobre incarna l’autunno, i paesaggi piacevolmente tinti di giallo, arancione e rosso; in ottobre cominciamo a indossare vestiti più pesanti, ma il sole e il calore ci fanno ancora qualche improvvisata ricaricandoci di vitamina D. Novembre, invece, è un mese di passaggio, ci traghetta verso la magia del Natale ma senza prometterci festeggiamenti allettanti o esaltanti (pensiamo a Ognissanti e al giorno che commemora i morti). Quando ci affacciamo alla finestra a novembre, la reazione della maggior parte di noi può essere la stessa di Meg, che osserva un paesaggio freddo, spoglio, spento, desolato. Eppure… Eppure Jo, la seconda nata in casa March, la più forte e coraggiosa, la femminista ante litteram per eccellenza, ricorda a Meg che lei è nata a novembre. È un mese sgradevole, che può far storcere il naso, ma anche riservare delle sorprese piacevoli, proprio come Jo. Il rigido novembre può radunare le persone in casa, al caldo, a godersi una bevanda fumante e il reciproco affetto, per esempio.

Questo mese, noi de La Chiave di Sophia, vorremmo farvi riflettere sulla parola antipatia: su come tante situazioni o persone possano di primo acchito sembrarci antipatiche, senza contenuti (o con i contenuti sbagliati), magari cupe e senza fronzoli. Ma, come si suol dire, le apparenze ingannano, e le avversioni possono sciogliersi in simpatie. Riuscite a pensare a un film, a un caso letterario, a una canzone o a un’opera artistica o architettonica, che si concentri su un sentimento di antipatia poi trasformatosi in qualcosa di positivo? Ecco cosa abbiamo selezionato per voi!

 

UN LIBRO

harry-potter-parola-novembre-la-chiave-di-sophiaJ.K. Rowling – Harry Potter saga

Quando si pensa a Hermione Granger si pensa all’eroina che con la sua intelligenza ha salvato più di una volta Harry; e quando si pensa a Severus Piton, viene subito in mente il suo grande amore per Lily e il suo sacrificio. Eppure, non li abbiamo subito amati, anche se in modo diverso. Saccenti, oscuri, “antipatici” perché insuperabili, forse invidiabili; ma è grazie alla loro antipatia, alla loro complessità, che Harry Potter è la grande storia che abbiamo vissuto. Perché essere antipatici significa essere originali, non accettare compromessi, essere se stessi a dispetto di tutti. Se non fossero stati antipatici, fuori dagli schemi, alla fine non li avremmo amati così tanti.

UN LIBRO JUNIOR

nella-rete-georgia-manzi-chiave-di-sophiaGeorgia Manzi – #NellaRete

Ti chiami Fulvio, frequenti la scuola primaria e ti piacciono i video games. Il tuo preferito? Nessun dubbio: Puckish Game; per lo meno fino a quando un hacker misterioso non si è introdotto nella tua partita, facendoti rinnegare addirittura la connessione internet! Da qui ti immergerai in una serie di indagini assieme ai tuoi “amici” Dino e Amelia, perché le grandi avventure si possono condividere anche con quelle persone che ti stanno meno simpatiche. Cosa aspetti? Non perdere questa lettura misteriosa!

 

UNA CANZONE

cesare-cremonini-dicono-di-me-la-chiave-di-sophiaCesare Cremonini – Dicono di me

L’antipatia a volte la si prova verso personaggi apparentemente troppo sicuri di sé; persone che manifestano superiorità e distacco per non lasciarsi avvicinare. Di persone del genere poi, si sa, è un piacere sparlare con amici e parenti. Questo è il profilo che si può immaginare per il protagonista della canzone di Cremonini, che sa di essere bersaglio di molti giudizi piccati come “un serpente con ali da diavolo e un cuore da re“, “un bastardo e un bugiardo“, “una stupida frase da dire davanti a un caffè“. Un personaggio antipatico dunque, o comunque da evitare. “E invece no“, dice e ripete cantando il protagonista della canzone, “nessuno sa“. Una considerazione non banale da portarci sempre con noi quando abbiamo voglia di dare giudizi gratuiti, perché spesso davvero non conosciamo la persona di cui stiamo parlando e, in molti casi, è meglio lasciare il beneficio del dubbio.

UN FILM

harry-ti-presento-sally_la-chiave-di-sophiaRob Reiner – Harry ti presento Sally

Avete mai conosciuto qualcuno così antipatico da diventare la vostra anima gemella? Harry ti presento Sally parte da un interrogativo a dir poco paradossale per costruire una delle commedie romantiche più riuscite della storia del cinema. Possiamo innamorarci di qualcuno che, per una vita, ci è sempre sembrato antipatico e pieno di difetti se alla fine scopriamo che non è poi tanto diverso da noi? L’antipatia si trasforma in un pregio se riusciamo a capire che spesso è solo una corazza per nascondere i sentimenti più veri a chi non conosciamo. Riscoprire il film di Rob Reiner a 30 anni esatti dall’uscita nei cinema è necessario non solo per la meravigliosa sceneggiatura di Nora Ephron e le straordinarie interpretazioni di Meg Ryan e Billy Crystal, ma anche per capire come un pizzico di antipatia possa spesso trasformarsi nel sale della vita.

 

Francesca Plesnizer, Fabiana Castellino, Federica Bonisiol, Giorgia Favero, Alvise Wollner

 

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Una parola per voi: governare. Giugno 2019

«[…] se per chi dovrà governare troverai un modo di vita migliore del governare, ottima potrà essere l’amministrazione del tuo stato, perché sarà il solo in cui governeranno le persone realmente ricche, non di oro, ma di quella ricchezza che rende l’uomo felice, la vita onesta e fondata sull’intelligenza. Se invece vanno al potere dei pezzenti, avidi di beni personali e convinti di dover ricavare il loro bene di lì, dal governo, non è possibile una buona amministrazione: perché il governo è oggetto di contesa e una simile guerra  civile e intestina rovina con loro tutto il resto dello stato».

Da La Repubblica di Platone

 

Il 2 giugno è la Festa della Repubblica Italiana. Si ricorda il referendum istituzionale indetto nel 1946, occasione in cui il popolo italiano fu chiamato a decidere in merito alla forma di stato dello stivale. Dopo la dittatura fascista e l’orrore della Seconda Guerra Mondiale, l’Italia cambiò faccia e ripartì da ideali quali la libertà, l’onestà e l’intelligenza. Come scrive Platone ne La Repubblica, ogni governo, per essere definito buono, dovrebbe avere a capo un uomo (o una donna, aggiungo) che possieda questi ideali e non cerchi di trarre il proprio bene personale dal ruolo di governante. Un concetto giusto ma anche, purtroppo, ormai desueto.

Per celebrare la Repubblica Italiana e quella platonica, questo mese la parola per voi è: governare. Il cinema, la letteratura, la musica e l’arte presentano tanti esempi di buono e cattivo governo. Storie di personaggi che hanno governato solo per accrescere il loro prestigio e la loro ricchezza, dando vita a rivolte e guerre sanguinose; di individui che, al contrario, hanno messo da parte le velleità personali per dedicarsi anima e corpo a un governo retto e intelligente.

 

UN LIBRO

massa-e-potere-chiave-di-sophiaMassa e potere – Elias Canetti

Prima di diventare un elemento peculiare delle società moderne, la massa è stata molte cose. Nelle sue memorie Canetti scrive: “È un enigma che mi ha perseguitato per tutta la parte migliore della mia vita e, seppure sono arrivato a qualcosa, l’enigma nondimeno è restato tale”. Ciò che prende forma è un sentimento di astio verso un potere imprendibile e verso gli esseri umani che decidono di incarnarlo. Un potere che non può essere giusto perché è il volto di quella fragilità umana che ha sempre bisogno d’incattivirsi per confermarsi potere e che trova le masse ancora più irrisolte, forti e numerose nel loro resistere sotto il cielo.

UN LIBRO JUNIOR

il-re-che-non-voleva-fare-la-guerra-chiave-di-sophiaIl re che non voleva fare la guerra – Lucia Giustini, Sandro Natalini

La storia ci insegna che i più grandi re di ogni tempo hanno avuto grandi eserciti con i quali affrontare il nemico e conquistare nuovi territori per allargare i confini dei loro regni. Raramente viene ricordato Re Fiorenzo, sovrano decisamente atipico, perché non voleva eserciti, né guerre né nemici. Un album illustrato da leggere ai bambini dai 3 ai 6 anni. 

 

UNA CANZONE

civil-war-chiave-di-sophiaCivil War – Guns N’ Roses

Una canzone di condanna verso tutti i soprusi dello stato, in questo caso quello americano, che attraverso diritti negati, false promesse e guerre ingiustificate, tende ad arricchire quanti governano e ad impoverire e danneggiare la popolazione (“And I don’t need your civil war, it feeds the rich while it buries the poor. Your power hungry sellin’ soldiers, in a human grocery store“). Chiaro l’intento del testo, che entra inevitabilmente in testa grazie ad assoli spettacolari: la canzone mira ad infondere consapevolezza e volontà di riscatto (“Look at the shoes your filling
Look at the blood we’re spilling. Look at the world we’re killing. The way we’ve always done before. Look in the doubt we’ve wallowed. Look at the leaders we’ve followed. Look at the lies we’ve swallowed. And I don’t want to hear no more“).

UN’OPERA D’ARTE

george_grosz eclissi di sole chiave di sophiaEclissi di sole – George Grosz (1926)
 
Il celebre dipinto Eclissi di sole, realizzato dal grande artista tedesco George Grosz in un’epoca di grandi difficoltà finanziarie per la Germania, si presenta come una perfetta allegoria di un governo corrotto, guidato da una élite militare sanguinaria controllata astutamente da una classe dirigente senza scrupoli, fatta di ricchi banchieri e grandi industriali. La scena è eloquente: un uomo dell’alta società sta in piedi e suggerisce all’orecchio di un generale le decisioni da prendere al tavolo del governo, al quale sono sedute figure di uomini senza testa, che simboleggiano la totale passività di ministri e consiglieri, burattini nelle mani della classe dirigente. Sopra il tavolo è ben visibile un coltello dalla lama insanguinata, chiaro riferimento alla violenza attuata dai governi di regime guidati dai capi militari. L’eclissi di sole, titolo dell’opera, è visibile sullo sfondo: il simbolo del dollaro, emblema del capitalismo, oscura il sole che dovrebbe illuminare la tetra città raffigurata alle spalle del generale. Governare sotto l’egida del denaro significa, dunque, fare gli interessi di pochi potenti e soffocare i cittadini con la violenza e l’illiberalità.
 
 
 

Francesca Plesnizer, Sonia Cominassi, Federica Bonisiol, Luca Sperandio

 

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“Ma tu sei arrivato con il barcone?”

Nessuno avrebbe il fegato per porla; nessuno avrebbe la faccia tosta per pronunciare davvero quelle parole. Eppure, ad un certo punto, quella domanda squarcia (sì, squarcia, letteralmente) l’aria. “Ma tu sei arrivato con il barcone?”. E dopo un breve, addirittura troppo breve, momento di silenzio (perché in fin dei conti non richiede mica pause di riflessione una domanda del genere: o è si o è no) segue la risposta di Malick… affermativa.

A pronunciare la fatidica ma pur sempre legittima domanda, un bambino. Già, perché un bambino non si chiede, e in effetti non si deve chiedere se una domanda sia lecita o meno; non si chiede se una parola di troppo può essere inopportuna. Un bambino chiede e basta, come è giusto che sia. La sua curiosità è del tutto naturale, spontanea, innocente e per tale motivo esige di essere soddisfatta.

I bambini lo vedono alla tivù che alcuni uomini color cioccolato attraversano il mare e, qualche volta, arrivano in Italia con un barcone o con dei gommoni di fortuna. Lo vedono sul maxischermo rettangolare del salotto di casa, per loro è qualcosa di oggettivo, sanno che succede; ma sebbene siano molto più svegli di quanto molti adulti possano pensare, forse non riescono a percepire la portata del fenomeno. Alcuni di loro, senza dubbio, si porranno qualche domanda da grande: “Sarà brutto, sarà bello, sarà buono quel viaggio per mare?”. Ma ciò che conta per loro, alla fine, è la praticità dei fatti: tu quel barcone l’hai preso o no? E che c’è di male nel chiederlo?

Un modo di pensare e agire opposto a quello di noi adulti, che probabilmente riflettiamo di più e cerchiamo di ponderare al meglio le nostre parole, ma che di conseguenza abbiamo finito per accantonare quella spontaneità tipica dell’infanzia, rischiando di cristallizzare lo specchio delle nostre emozioni. Nascosti dietro ai sospetti, alle preoccupazioni e alle incertezze, mettiamo in gabbia la nostra capacità di provare ogni giorno quelle sensazioni che ci farebbero vivere più serenamente, e più vicini gli uni agli altri.

Perché quella domanda avremmo voluto farla anche noi, perché anche noi vogliamo conoscere e capire; ma per fortuna c’era Leonardo, nove anni, che la mano l’ha alzata subito, e senza nessun timore.

Avremmo voluto sapere la risposta a quella domanda per cercare di conoscere un po’ di più la persona che avevamo di fronte, per intuire dal suo modo di rispondere qualcosa di più del suo vissuto. Così come vorremo delle risposte a molti altri interrogativi che la nostra mente formula, ma che la nostra voce non sempre riesce ad esternare. Eppure domandare è così facile: non prende molto tempo e non costa fatica. Il difficile viene poi, ed è l’ascoltare; il mettersi a disposizione dell’altro e il lasciarsi andare alle sue parole. Il lasciarsi andare che è lasciarsi influenzare. Perché ascoltare equivale talvolta a prendere in considerazione un nuovo e diverso punto di vista. E questo difficilmente noi lo vogliamo fare.

 

Federica Bonisiol

 

[Immagine di Adolfo Felix da Unsplash]

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Libri selezionati per voi: aprile 2018!

Finalmente la primavera è arrivata: il sole comincia ad alzarsi deciso, la natura si risveglia e i nostri occhi si riempiono di mille colori. Se state programmando le pulizie di primavera non dimenticate di spolverare i libri che decorano il vostro salotto… E concedetevi una pausa letteraria con uno di loro, o con una della nostre proposte.

 

ROMANZI CONTEMPORANEI

sveva-casati-modignani_la-chiave-di-sophiaVaniglia e cioccolato – Sveva Casati Modignani (2013)

Due gusti diversi che si legano bene insieme. Così anche Penelope e Andrea, sposati da diciotto anni e con tre figli. Tuttavia, la magica alchimia si spezza e lei, delusa e umiliata dalle scappatelle del marito, decide di andarsene con una lettera volta a spiegare il suo desiderio di fuga. Penelope dà così inizio ad un cambiamento esistenziale che lascia Andrea ad occuparsi della famiglia e ad affrontare le sue inadempienze coniugali. Per entrambi diviene l’occasione di scavare profondamente dentro loro stessi, con spietata sincerità.

 

a-parigi-con-colette_la-chiave-di-sophiaA Parigi con Colette – Angelo Molica Franco (2018)

Come ogni persona che dalla provincia si trasferisce in città, anche il rapporto di Sidonie-Gabrielle Colette con Parigi è profondo, quasi viscerale. La ville Lumière, insieme con la scrittrice Colette, è la protagonista del romanzo stesso. Una città affascinante in un periodo, quello della Belle Époque, in cui tutto sembrava possibile da realizzare. Una città in cui tutto inizia e tutto si compie. Qui Colette diverrà la scrittrice più apprezzata del suo tempo, amante della libertà e dei salotti della capitale.

 

UN CLASSICO

Schiave-di-sophia-sei-personaggi-in-cerca-dautore-pirandelloei personaggi in cerca d’autore – Luigi Pirandello (1921)

Chi ama le pièce teatrali ricche di ironia, morale e riflessione non può dimenticare di leggere i Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, un racconto che coniuga gli elementi linguistici di carattere dialogico ad una narrazione vivace e sbarazzina. In un’ambientazione che ha il sapore dell’indeterminato sei personaggi rifiutati cercano disperatamente un capocomico che voglia inscenare la loro vicenda: una storia ricca di drammi, amore, dolore, come potrebbe essere quella vissuta da ognuno di noi. Un’opera che sperimenta la tecnica del teatro nel teatro e che mette a nudo l’essenza della vita quotidiana secondo l’autore: un’inspiegabile commedia nel quale il singolo è chiamato a recitare una parte.

SAGGISTICA

chiave-di-sophia-misure-dellanima-perche-disuguaglianze-rendono-societa-infeliciLa misura dell’anima. Perché le diseguaglianze rendono le società più infelici – Kate Pickett, Richard Wilkinson

Una ricerca complessa e profonda di Kate Pickett e Richard Wilkinson in merito alle diseguaglianze. Il testo è frutto di studi condotti attraverso gli anni riguardo le cause e le implicazioni che la sperequazione dei redditi porta alle varie società. Il dato di diseguaglianza, in particolare quella economica, si riscopre essere alla base di molteplici disagi sociali quali stress, obesità, devianza riproponendo il binomio weberiano di economia e società secondo una stretta relazione dialettica. Un saggio prezioso, ricco di riferimenti e dati che possono far risvegliare la coscienza collettiva.

JUNIOR

chiave-di-sophia-consigli-alle-bambineConsigli alle bambine – Mark Twain, Vladimir Radunsky

Il titolo parla da solo: all’interno di questo libro veloce da leggere troverete una serie di consigli per ottenere delle ragazze a modo. E che modo! Scritto dal conosciutissimo Mark Twain più di un secolo fa, il testo è spassoso e talvolta irriverente. Ideale per un momento di lettura animata, quest’album illustrato è adatto a tutti, maschietti e femminucce, dai tre ai cinque anni. Se ben interpretato, il divertimento è assicurato!

chiave-di-sophia-topo-uccello-serpente-lupoTopo uccello serpente lupo – David Almond, Dave McKean

Un fumetto per i ragazzi della seconda fascia d’età della scuola primaria. In questa storia troverete degli Dei fannulloni che non creano più nulla poiché sono troppo impegnati a banchettare e a contemplare ciò a cui hanno già dato vita. E conoscerete tre ragazzi, che invece considerano il mondo incompleto e che auspicano l’esistenza di nuove forme di vita, come un topo, un uccello, un serpente e un lupo.

 

Sonia Cominassi, Anna Tieppo, Alvise Gasparini, Federica Bonisiol

 

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Libri selezionati per voi: febbraio 2018!

Siamo monotoni e pedanti, avete ragione! Ogni mese la nostra selezione bibliografica vuole ricordarvi il piacere della lettura. Ebbene, questa volta vogliamo proporvi un altro punto di vista sulla questione. Leggere, infatti, non è soltanto un piacere. Leggere aiuta.. Aiuta a rilassarsi e a prendere distanza dalle preoccupazioni quotidiane; favorisce le più diverse riflessioni sulla vita e sul mondo grazie ai personaggi con cui, attraverso la lettura, facciamo conoscenza. La lettura è quel piccolo ritaglio di tempo, non importa se di soli dieci minuti o ben tre quarti d’ora, che ci ritagliamo per stare in silenzio, dando forma, colore e dimensione alle parole che, nero su bianco, viaggiano di fronte ai nostri occhi. E allora, avete capito bene: cambino i modi per dirlo, ma la sostanza resta sempre la stessa.. Fatevi compagnia con un buon libro!

 

ROMANZI CONTEMPORANEI

qualcuno-con-cui-correre-grossman-la-chiave-di-sophia Qualcuno con cui correre – David Grossman

In questo suo libro l’israeliano Grossman indaga il mistero dell’adolescenza, superando gli aspetti più capricciosi e meschini per mostrarci la generosità di cui i giovani sono capaci. Il fil rouge è rappresentato dalla cagna Dinka, la quale porta i personaggi a trovarsi e scoprirsi. È Dinka che guida il giovane Assaf in una folle corsa per le brulicanti strade di Gerusalemme, ai cui angoli incontrerà strani ed inquietanti personaggi. Fino all’incontro con una giovane, Tamar.

 

il-valzer-degli-addii-la-chiave-di-sophiaIl valzer degli addii – Milan Kundera

Uno dei romanzi più scorrevoli e semplici di Kundera. La struttura è composta di cinque atti, come del resto l’intera vicenda narrata è suddivisa in sole cinque giornate. Il tempo di un valzer, uno scambio di movimenti, di gesti del corpo in relazione all’altro da sé. L’infermiera Ruzena e il trombettista Klima si propongono come protagonisti ma saranno solo una parte di tale composizione. La staticità è rotta, impedita dalle coppie danzanti, dagli spettatori in sala fino al termine della rappresentazione, fino all’esaurimento di tutti gli atti volti ad un’unica necessaria conclusione degna delle più grandi tragedie greche.

 

UN CLASSICO

se-questo-e-un-uomo-la-chiave-di-sophiaSe questo è un uomo – Primo Levi

Da poco è trascorsa la giornata della memoria, cogliamo l’occasione per consigliarvi la lettura di un classico che molti conoscono ma non tutti hanno letto: Se questo è un uomo di Primo Levi. L’esperienza del lager, narrata in prima persona dal protagonista, coglie la drammaticità della vita precaria di chi è sottoposto ad atroci pene e si intreccia a profonde riflessioni umane. Un percorso che, dagli albori dell’esperienza leviana, attraversa l’intera vicenda storica, non risparmiando le narrazioni più crude, fatti che solo chi ha vissuto in prima persona non riesce a dimenticare. Con grande maestria Levi è in grado di raggiungere il lettore, lasciando una nota a dir poco amara, che segna le coscienze. Un romanzo adatto a tutti coloro che amano lo sguardo storico, la narrazione nuda, efficace che, senza tanti orpelli retorici, racconta la realtà dei fatti, facendo riflettere sui veri valori e sul buio profondo che talvolta riempie l’animo umano.

 

SAGGISTICA

il-ramo-doro-la-chiave-di-sophiaIl ramo d’oro – James G. Frazer

Una grande raccolta in tredici volumi di credenze e tradizioni popolari sulla magia e la religione dei popoli di tutto il mondo, pubblicata tra il 1911 e il 1936. Partendo dal culto di Nemi e distinguendo tra magia e religione, Frazer si sofferma sui riti praticati dai più diversi popoli e tribù. Li spiega in modo coerente, facendo un parallelismo fra la nascita, la morte e la rinascita della vegetazione e la nascita, morte e resurrezione del dio, che viene visto come personificazione della natura, come «dio arboreo».

 

JUNIOR

da-uno-a-infinito-la-chiave-di-sophiaDa uno a infinito – Donata Turlo

Se ai vostri bambini piacciono la matematica, gli indovinelli e gli enigmi questo è il libro adatto a loro. Protagonisti due piccoli-grandi amici, Marcy e Leo, che passano tutti i pomeriggi studiare (e fare merenda) insieme. Dopo lo strano ritrovamento di una chiavetta USB conficcata nel divano di casa di Marcy, i due intraprenderanno un misterioso viaggio davanti allo schermo del vecchio computer del papà di Leo. Un viaggio fatto di enigmi che di volta in volta li porteranno ad un livello di gioco superiore. Chi mai avrà nascosto la chiavetta? Cosa avrà voluto far sapere ai due amici? A voi la lettura per scoprirlo!

 

Sonia Cominassi, Alvise Gasparini, Anna Tieppo, Federica Bonisiol

 

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Libri selezionati per voi: dicembre 2017!

Dicembre è arrivato e con lui il conto alla rovescia per il Natale. Il periodo più magico e più luccicante dell’anno sta iniziando; d’altro canto le pubblicità in tv, gli addobbi lungo le vie del centro, i richiami dei centri commerciali non fanno altro che ricordarcelo. Non lasciamoci sopraffare dalla frenesia della corsa ai regali, ma cerchiamo di vivere questo mese con tutta la serenità che gli si addice, meglio se con un libro in mano tra una pausa e l’altra!

Ecco a voi tanti consigli di lettura, che possono essere anche un suggerimento per le vostre idee regalo. Sì, a Natale quest’anno prendetevela comoda e regalate un libro… leggere piace a tutti!

 

ROMANZI CONTEMPORANEI

piccoli-equivoci-senza-importanza-la-chiave-di-sophiaPiccoli equivoci senza importanza – Antonio Tabucchi

Si tratta di undici racconti, poco più di un centinaio di pagine. Si ha l’impressione di leggere dei ritratti postmoderni, con personaggi dubbiosi, timorosi e nostalgici. Ogni personaggio, di estrazione sociale, età e cultura differenti, viene colto dall’equivoco e dal casuale. Ciò che non avrebbe dovuto rappresentare più di un imprevisto diviene, invece, fonte di turbamento e di sconcerto. Voilà: le storie diventano racconti esistenziali solcati da salti temporali che confondono memorie e vissuto.

la-figlia-della-fortuna-la-chiave-di-sophiaLa figlia della fortuna – Isabel Allende

Nel paese natio dell’autrice una neonata, sul far dei primi decenni dell’Ottocento, viene abbandonata sulla soglia di casa di tre fratelli inglesi, i Sommers, i quali decidono di prendersene cura. Questi impartiscono alla trovatella Eliza un’educazione rigida, la quale non riesce tuttavia a sopprimerne l’animo sentimentale e passionale. La giovane, rifiutando il futuro prescelto per ogni damigella di buona famiglia, intraprende un viaggio alla ricerca dell’amato passando da una parte dell’America all’altra.

UN CLASSICO

teresa-neera-la-chiave-di-sophiaTeresa – Neera (1886)

Teresa è una giovane donna di fine Ottocento, una ragazza vivace, solare, ma allo stesso tempo segnata dalle convenzioni sociali, che la spingono a vivere con devozione e senso del dovere il ruolo che ricopre all’interno del nucleo familiare. La sua esistenza prosegue tranquilla, scandita da un ritmo stagionale, tipico del mondo rurale, fino a quando non conosce la luce e la passione del vero amore. Purtroppo però le sue ambizioni si scontreranno con ciò che il padre ha immaginato per lei, dando vita ad una serie di contrasti fisici ed interiori. Un romanzo ricco di spunti riflessivi, consigliato a tutte le donne che, con grande coraggio, sanno rispettare le proprie origini, senza tuttavia rinunciare ai più profondi, intimi desideri.

SAGGISTICA

la-democrazia-in-trenta-lezioni-la-chiave-di-sophiaLa democrazia in trenta lezioni – Giovanni Sartori

Si tratta di un saggio di trenta brevi lezioni, da circa tre pagine ciascuna, volte a fornire delle risposte ad alcune tra le più impellenti domande politiche e filosofico-politiche dell’uomo contemporaneo. Con il suo consueto linguaggio cristallino ma non semplificatore, Sartori approfondisce interrogativi come la natura della democrazia, le condizioni che la rendono possibile, le sue debolezze, il perché si deve preferire un sistema democratico, la sua potenziale esportabilità e molti altri ancora.

JUNIOR

il-merlo-e-il-pappagallo-la-chiave-di-sophiaIl merlo e il pappagallo – Antonie Schneider, Jozef Wilkon

C’era una volta un merlo nero che appollaiato nel suo comodo e caldo nido.. non riusciva a cantare. Il povero merlo non riusciva a fare amicizia con gli uccelli del vicinato, finché un giorno conobbe un bellissimo uccello colorato.. Grazie all’amico pappagallo, il merlo riuscì a prendere fiducia in se stesso, imparando ad apprezzare anche il mondo che lo circonda. Una storia per tutti i bambini della scuola primaria!

coccodrilli-a-colazione-la-chiave-di-sophiaCoccodrilli a colazione – Emanuela Nava

Eugenia e Chariza sono amici di penna. Lei abita in Italia, ha 9 anni e adora i pasticcini. Lui ha 14 anni, vive in Zimbabwe, mangia i coccodrilli e ha la faccia nera come un budino al cioccolato. Chariza è il principe nero di Eugenia, anche se non conosce la storia di Cappuccetto Rosso. Chariza promette che se Eugenia lo sposerà le racconterà una storia diversa ogni sera, una per ogni animale che conosce! Questo libro è la raccolta delle divertenti e tenere lettere che Eugenia e Chariza si inviano da un continente all’altro. Se avete 8 anni tuffatevi in questa storia di vera amicizia che unisce profondamente due bambini tanto lontani.. Sono sicura che vi piacerà!

Sonia Cominassi, Anna Tieppo, Federica Bonisiol

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Selezionati per voi libri: ottobre 2017!

L’autunno è arrivato: le foglie iniziano a ingiallirsi e a cadere dai rami e la nebbiolina serale comincia ad appannare i vetri delle nostre auto. Torniamo a ripararci tra le calde mura delle nostre case, magari con mestoli e mixer alla mano per preparare qualche bel dolce che possa profumare l’aria. Durante la cottura fatevi tentare dal vostro soffice divano e prendete in mano il libro che più preferite! Magari uno di questi..

 

UN ROMANZO CONTEMPORANEO

allende_il-piano-infinito_recensione_la-chiave-di-sophiaIl piano infinito – Isabel Allende

Con Il piano infinito la Allende dimostra senza dubbio alcuno di appartenere alla categoria degli scrittori e delle scrittrici che fanno dell’esistenza lo spirito del proprio romanzo. L’esistenza di cui si parla qui è quella del gringo Gregory Reeves, il quale incarna l’aspirazione umana al raggiungimento di una felicità che sembra sfuggire ad ogni passo. La sua avventura si intreccia all’eterna ricerca dell’uomo, inserendosi nei luoghi della storia del mondo, delle sue contraddizioni, dei suoi problemi sociali e della sua miseria.

UN CLASSICO

marcovaldo-la-chiave-di-sophiaMarcovaldo – Italo Calvino (1963)

Marcovaldo è una raccolta di racconti che narra le avventure dell’omonimo protagonista che dalla vita rurale si trasferisce in una città industriale, faticando ad adattarsi alla nuova realtà. Dimostrandosi ingenuo e credulone, Marcovaldo crede di poter assaporare la natura così come era propria abitudine in campagna, ma si ritrova invece a dover fare i conti con un ambiente molto diverso. Scritto con note fortemente parodiche e critiche, il libro di Calvino si fa portavoce di un’epoca in cui il rispetto per il territorio risulta carente, manchevole dei dovuti riguardi. Consigliato a tutti coloro che amano la satira dolceamara e le riflessioni sul mondo circostante, espresse in un linguaggio molto semplice, vivace e per nulla pedante.

 

SAGGISTICA

carlo-rovelli_sette-brevi-lezioni-di-fisica_recensione_la-chiave-di-sophiaSette brevi lezioni di fisica – Carlo Rovelli

Spesso e volentieri l’ambito scientifico è considerato un circolo privato accessibile a pochi. I vari fenomeni che si compiono ogni giorno, che ci circondano e ci investono costituiscono il dispiegarsi delle nostre azioni, del nostro stare al mondo. Eppure la maggior parte delle persone è esclusa dalla discussione, anzi addirittura dalla comprensione stessa. In sette lezioni su quanti, teoria della relatività, sulla probabilità e il cosmo Carlo Rovelli ci dona libertà, ci permette di accedere con leggerezza e semplicità – non ingenuità – all’informazione scientifica in tempi in cui la disinformazione è ormai una costante del quotidiano.

JUNIOR

la_mia_resistenza_182-la-chiave-di-sophiaLa mia resistenza – Roberto Denti

Un racconto autobiografico che ci riporta negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Roberto Denti, famoso libraio e scrittore, in queste pagine offre a tutti i suoi amati lettori i suoi ricordi di giovane partigiano. Il testo, al contempo semplice e profondo, è adatto a tutti: ideale tanto per una lettura in classe quanto per una lettura integrale durante le vacanze. La lettura è consigliata a tutti i ragazzi a partire dall’età della scuola media, desiderosi di conoscere il passato del nostro paese e il vissuto di tanti ragazzi che, come l’autore, dovettero confrontarsi con il peso della guerra.

 

Sonia Cominassi, Anna Tieppo, Alvise Gasparini, Federica Bonisiol

 

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