Libri selezionati per voi: maggio 2017!

Con il mese di maggio, la nostra rubrica Selezionati per voi si presenta a voi lettori carica di novità. Ebbene si, complice la primavera (e un sempre più coeso lavoro di squadra) abbiamo deciso di rinnovare questo tassello della nostra attività editoriale, sperando in tal modo di soddisfare al meglio le vostre curiosità sul mondo dei libri e dei film.

Curiosi di scoprire il risultato delle nostre confabulazioni? Abbiamo scelto di ampliare il ventaglio delle nostre recensioni per proporvi un contenuto più curato e più ricco; per questo motivo è stato inevitabile disgiungere le recensioni bibliografiche da quelle cinematografiche. Per quanto riguarda i libri, di mese in mese nel nostro articolo potrete trovare: romanzi contemporanei, classici, saggi libri per bambini e ragazzi

Speriamo che la nuova veste di questa rubrica vi possa piacere! L’appuntamento dunque è sempre qui, vi aspettiamo ogni primo sabato del mese!

 

ROMANZI CONTEMPORANEI

chiave-di-sophiaUn amore di zitella – Andrea Vitali

Nel piccolo comune di Bellano si muove un’umanità ricca di piccoli pregi e di grandi difetti. Vitali è capace di oltrepassare l’apparenza sonnacchiosa e monotona della sua cittadina per scovare una miriade di storie e di piccoli drammi capaci di accontentare il lettore più curioso. Si tratta di un breve romanzo che si legge con divertimento, come quando si ascolta attentamente e malignamente una chiacchiera di paese. Si viene così catapultati in una piccola cittadina degli anni ’60, con le sue maldicenze e le sue piccanti vicende, cui si guarda con una benevola e nostalgica indulgenza.

 

barca_nel_bosco-chiave-di-sophiaUna barca nel bosco – Paola Mastrocola

“Una barca nel bosco” è il soprannome del protagonista Gaspare Torrente, un ragazzo che, traducendo Orazio e leggendo Verlaine a soli tredici anni, non può che ricevere un’istruzione di livello superiore a Torino, dove, tuttavia, le sue aspettative vengono ben presto deluse. Nonostante ciò, egli riesce a riscattarsi rispetto ad una società massificatrice e ad un sistema scolastico incapace di coltivare i veri talenti. Un sistema che viene ben colto dall’autrice, la quale riesce a restituire l’amarezza e lo stupore di uno studente che procede lungo un cammino di “sformazione”.

 

UN CLASSICO

fuoco-la-chiave-di-sophiaIl fuoco – Gabriele d’Annunzio, 1900

Storia di un amore profondo, appassionato ma complicato, Il fuoco di Gabriele D’Annunzio inaugura il nuovo secolo e porta con sé il dramma di una realtà declinante verso la guerra, di un mondo che ben presto mostrerà il proprio disincanto. Ambientato tra le eterne rovine veneziane, Il Vate abruzzese fa della città di Venezia la vera protagonista del romanzo, corredando la narrazione di affascinanti descrizioni che suscitano l’immaginazione del lettore, spingendolo ad immergersi talvolta tra le insenature della laguna, altre volte nei i luoghi limitrofi della provincia, tra i quali spicca la nota Villa Pisani di Stra. Una realtà magica che, come tutte le magie, è destinata a racchiudere una vena fittizia, così come accade per l’amore tra i due protagonisti. Ai limiti dell’autobiografia, Il fuoco è un romanzo adatto a tutti coloro che, con una propensione decadente, amano l’estetica e l’estetismo e apprezzano disquisire sulla bellezza e sull’arte; nonché a chi, con una certa curiosità, vuole vedere luoghi noti e visitati diventare il centro cardine di un classico novecentesco.

 

SAGGISTICA

cop_cosa-fare-delle-nostre-ferite_590-0007-5-chiave-di-sophiaCosa fare delle nostre ferite? La fiducia e l’accettazione dell’altro – Michela Marzano

In occasione del nostro incontro con l’autore previsto per domani pomeriggio a Treviso, proponiamo un testo della nostra ospite, Michela Marzano. Un saggio che indaga il fragile rapporto tra individuo, alterità e società; un saggio per riflettere sulle logiche dei nostri rapporti sociali e sulle tendenze della nostra contemporaneità, che non manca mai all’appello di esibire, giudicare e discriminare le intime e profonde, ma pur sempre naturali, debolezze dei singoli.

 

LIBRI JUNIOR

caccapupu chiave di sophiaCaccapupù – Stephanie Blake, età di lettura dal 1° anno

Un titolo che forse di primo acchito potrebbe non piacere ad alcuni genitori. Quest’album illustrato è invece amatissimo dai più piccoli, che apprezzeranno con folli risate le smorfie del bianco coniglietto protagonista. Il testo breve e le illustrazioni dai toni accesi e dai colori complementari sono particolarmente adatti ai bambini della prima fascia d’età (1-3 anni). Un libro ideale per una lettura animata di gruppo!

 

5661767_310921 chiave sophiaAdesso scappa – Patrizia Rinaldi, Marta Baroni, età di lettura dai 12 anni

Una graphic novel che si legge in una mezz’oretta, ideale per quei ragazzi che non amano trascorrere troppo tempo con un libro in mano o che affermano svogliati che leggere è noioso. L’avete mai provato un fumetto? In questo racconto, dopo una serie di derisioni e maltrattamenti, la protagonista Maddalena troverà la forza di sfidare la temuta Zago e la banda di ragazzine che pende dai suoi perfidi comportamenti. Una storia che parla di bullismo, educazione, coraggio e affetti, consigliata ai ragazzi della fascia d’età della scuola media, ma anche ai loro insegnanti, che tra le pagine di questo fumetto troveranno una figura a loro familiare.

 

…preoccupati per la sorte delle nostre selezioni cinematografiche? Eccole qui!

 

Sonia Cominassi, Anna Tieppo, Federica Bonisiol

 

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La verità della suora storta – Andrea Vitali

Andrea Vitali è sempre sinonimo di storie semplici, schiette, che offrono al lettore genuini scorci di vita di paese. E ancora una volta l’autore non delude le aspettative, regalandoci tutti gli ingredienti che siamo avvezzi a pregustare all’uscita di un suo nuovo romanzo: sorrisi, evasione, aneddoti popolari, quella piacevole sensazione di familiarità alla quale la sua penna ci ha abituati. Con La verità della suora storta il prolifico Andrea ci conduce a Bellano agli inizi degli anni settanta, gli anni delle prime auto diesel che scorrazzano per il paese, non a caso uno dei protagonisti del libro è per l’appunto meccanico. Per la precisione ex-meccanico e attuale tassista, perché alla morte del titolare dell’officina – il Scatòn – il Sisto decide di cambiare mestiere.

E mentre in una pigra domenica pomeriggio, si abbandona ad una pennichella davanti alla stazione, una donna si avvicina riscuotendolo. Ha bisogno di essere condotta al cimitero. Il problema è che la signora non arriverà viva a destinazione, sarà vittima di un infarto durante la corsa. Morte naturale, quindi. Per il Sisto è una vera sventura, un cadavere sul sedile posteriore non è esattamente la pubblicità che ogni tassista si augura. Proprio a questo punto entrerà in scena il maresciallo Riversi, al quale spetterà il compito di scoprire l’identità della defunta, che viaggiava senza borsa né documenti. Ma non è tutto. Il maresciallo, spinto da un sentore personale, deciderà di andare a fondo nella vita della defunta, apparentemente sola al mondo. Proprio le sue ostinate ricerche porteranno alla luce verità dimenticate e coinvolgeranno quella che tutti in paese chiamano la suora storta, a causa di una forma di artrite che negli anni ha deformato la sua schiena. La religiosa sembra nascondere un segreto inconfessabile.

Il Sisto non aveva la minima idea di come si chiamasse quella suora. L’aveva descritta cercando di non insistere sulla deformità della sua schiena ma quello, staccando con un morso un bel tocco di pane e salame, gli aveva risposto senza alcun ritegno.

«La suora storta».

Bene, a quell’ora, se non aveva niente da fare in reparto, se ne andava in lavanderia a dare una mano oppure filava nella cappelletta a pregare.

«Forse spera in un miracolo che le raddrizzi la schiena». Oppure, aveva aggiunto, aveva qualche peccato grosso da farsi perdonare.

Ancora una volta Andrea Vitali ci conduce a spasso nel tempo, ma non nello spazio. Lo sfondo rimane invariato: l’ameno paesino adagiato sulle sponde del Lago di Como. Ritroviamo le viuzze, la chiesa, personaggi meravigliosamente caratterizzati, termini dialettali che arricchiscono la narrazione rendendo tutto più reale. E poi l’ironia di Andrea Vitali, la sua arguzia, quella vena umoristica che regala sorrisi e strizza l’occhio al lettore.

Impossibile non percepire il potere rasserenante della scrittura del Vitali, le sue vicende appartenenti ad un passato  accogliente, ad un mondo piccolo e popolare, fatto di cose semplici ed essenziali. Come semplice ed essenziale è il suo stile, capitoli lapidari che scivolano uno dopo l’altro. E, come valore aggiunto, in questo libro troviamo un accenno più accurato ai sentimenti dei protagonisti. A differenza di altri romanzi, abbiamo un minor numero di personaggi, come se l’autore avesse voluto concentrarsi con maggiore attenzione sulle loro emozioni.

Con Vitali si sorride, si ride di gusto, e a volte inaspettatamente ci si commuove, in ascolto di parole che sembrano pronunciate nell’intimità di un focolare domestico.

Stefania Mangiardi

[immagine tratta da Google immagini]