Un grande periodo per la cultura a Treviso, che ultimamente punta molto su questa. Tre sono le mostre assolutamente da visitare se si è della zona (o se si ha la possibilità di visitare la città).
Riapre, dopo quasi 12 anni e dopo interventi architettonici e museografici che ne hanno completamente cambiato il volto, il Museo civico Luigi Bailo. Nell’ex convento degli Scalzi si potranno ammirare ben trecento opere di artisti trevigiani del ‘900. Filo conduttore del percorso è la collezione civica di Arturo Martini (134 le sue opere), particolare attenzione è data anche ad Alberto Martini e a Gino Rossi, insieme a molti altri artisti.
Il Museo Bailo fa parte del sistema museale cittadino voluto dall’Amministrazione Comunale, insieme al complesso di Santa Caterina, che ospita una mostra dedicata all’incisore olandese Maurits Cornelis Escher. Costruzioni impossibili, esplorazioni infinite, giochi di specchi, motivi e geometrie sono al centro del suo lavoro artistico. Centocinquanta sono le opere che si potranno ammirare nella mostra, organizzata da Arthemisia Group e visitabile fino al 3 aprile.
Ca’ dei Carraresi invece ospita, fino al 10 aprile, la mostra El Greco in Italia – Metamorfosi di un genio. Per la prima volta al mondo un’esposizione dedicata agli anni cruciali della trasformazione del Greco, maestro indiscusso del ‘500, attraverso le tappe che hanno scandito il suo complesso iter artistico e spirituale. È un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso la progressiva trasformazione dell’artista e il percorso che lo porterà alla creazione di un linguaggio che non ha paragoni e alla realizzazione di capolavori assoluti.
Ilaria Berto
[Immagini tratte da Google Immagini]