15 giugno 2014 Ospite

Dov’è finita la nostra individualità? -Pascal

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Al giorno d’oggi sempre  più ragazzi cercano continuamente di attorniarsi di persone, che possono venire da relazioni effimere che nascono e restano nei social network, oppure da una cerchia di conoscenti  che si allarga progressivamente ma in cui non conosciamo nessuno davvero.

Un desiderio, quello di essere parte della “società”, che nasce da una condizione di solitudine interiore e di incapacità di restare in silenzio per porci domande di valore esistenziale. Questa paura di se stessi è ciò che Pascal chiama “divertissement” e che resta qualcosa di molto attuale; una paura dell’ignoto che da secoli non abbandona l’uomo e che nemmeno la tecnologia risolve data la sua incapacità di rispondere ai nostri problemi esistenziali, ma anzi nasconde sotto una patina di felicità superficiale.

Il vero problema di fondo è che siamo sempre impegnati in qualcosa: non solo a livello di relazioni interpersonali ,ma anche tramite internet che ci permette non solo di sapere tutto di tutti ma anche di far sapere tutto a tutti. Le situazioni interiori e private diventano di dominio pubblico con un clic, la musica ci riempie le orecchie quando siamo soli e i messaggi ci distraggono dalla solitudine.

Non siamo più capaci di guardarci dentro, di cercare il silenzio. L’uomo è diventato un animale sociale a tutti gli effetti, ma come tale ha perso la sua individualità, e ogni giorno cammina verso l’omologazione abbandonando se stesso e diventando una proiezione della società che lo circonda e non più di ciò che ha dentro.

Camilla Mariani
Frequento il Liceo classico e ho 18 anni.
Mi piacciono molto storia e filosofia. Ho una passione per le foto, la scrittura, e i libri sul genere thriller.

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