- C’è sempre un inizio. Ma inizio come? Come incomincio a fare cose?
- Sì c’è un cuore. Il simbolo dell’amore e l’amore in un simbolo: si può? Perché chiudere?
- Apertura di strade. Varie. Eventuali. E poi le direzioni. Le linee prendono direzione. In quale direzione sto andando?
- È tutto sempre molto complicato. Il fiore è un groviglio concentrico di linee. Perchè perdersi? Chi ha detto che bisogna farlo per forza?
Il principio di tutte le cose è nell’acqua. L’acqua che dà vita e cresce inesorabilmente le cose. L’acqua consuma e corrode e poi è inizio. Sì, inizio di tutte le cose.
C’è sempre un inizio da qualche parte. Va visto. Il principio è tutto quello che c’è eppure non si vede perché è troppo facile dire l’inizio è la nascita. Ma quando inizio a fare cose esattamente come le voglio fare? Non è il luogo delle domande. Eppure le risposte non si trovano in luoghi stabiliti.
L’acqua è principio di tutte le cose ma non per tutti. L’aria, gli elementi, i numeri. L’ordine stabilito perché un inizio ci deve pure essere. Essere e stare nell’inizio di qualcosa.
E SE LA VITA FOSSE INIZIO?
Se l’inizio è la vita allora la vita è un continuo insieme di aperture in ogni direzioni, contrarie e limitrofe. Che direzione dare alla propria vita che è principio di tutte le cose.
Credo ci sia una differenza tra direzione e direttiva. La direzione è quella che diamo, alla vita ad esempio: è la parte o il punto verso cui siamo diretti verso cui qualcosa di muove. La direttiva è l’indicazione, la norma su cui basare la decisione. La differenza sta nell’atto di volontà che dare una direzione impone mentre ascoltare o meno una direttiva, no!
Forse è qualcosa che verrà naturale così come disegnare su un foglio le linee che da una linea passano e dall’altra no; forse sarà qualcosa di scontato perché, appunto, naturalmente avverrà e come tutte le cose che si comportano così, naturalmente sarà.
Ma ho la netta sensazione che la vita non sia poi così diversa e che gli inizi abbiano del naturale ma anche le direzioni non scherzano.
NATURALMENTE INIZIA E NATURALMENTE FINISCE?
No. Riappare.
La linea naturalmente nasce e naturalmente si perde e scompare. Così un inizio. Naturalmente inizia e naturalmente scompare per riapparire nelle direzioni che ha deciso di prendere. Poche certezza l’inizio porta dove inizio vuole; è per questo che appare sempre tutto molto complicato. Perché il fiore è un groviglio di cerchi concentrici che si incontrano in armonia e si conoscono perché fanno parte tutti degli stessi inizii ed in esso si perdono per poi ritrovarsi.
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Quello che avete appena letto è un esercizio su base filosofica. Il disegno ha rappresentato lo stimolo mediante cui ho verbalizzato i miei pensieri. Li ho elencati e li ho elaborati in forma scritta. Ho provato a dare forma e dimensione agli spunti che ho tratto dalla visione del disegno. Il risultato vuole essere un tentativo di calare la riflessione filosofica nel quotidiano, affrontando uno o più temi senza dare una giusta direzione perché il pensiero unidirezionale non è il pensiero personale. Scaricate il disegno e provate a fare l’esercizio! I pensieri in movimento sono l’unica cosa che non possiamo trascurare.
La tavola è di Daniela Lambiase, pedagogista ed illustratrice per popfilosofia.it, con cui ho condiviso la costruzione dell’esercizio.
Anita Santalucia e Daniela Lambiase